Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Varazze si ribella: l’autostrada sfalcia l’erba.
E la Torino – Savona vietata per sicurezza, scarica sulle statali. E il domani con Maersk ?


Una energica ripulita del versante su via Pizzorno, a Varzze, che poteva rappresentare una piccola svolta nei rapporti con gli abitanti della zona, è stato ancora una volta il simbolo delle incapacità, mancanza di volontà e arroganza della Concessionaria. Un altro lavoro lasciato volutamente a metà e per la gente un’altra occasione persa. Leggi anche un articolo dell’ing. Forzano sulla Torino – Savona (società Verdemare del Gruppo Gavio) che vieta il transito ai mezzi con portata superiore a 44 ton. ingolfando le ‘statali’ e non solo. Cosa accadrà  quando entrerà a regime il porto commerciale della Maersk ?

Lo sfalcio  della vegetazione sul difficile versante autostradale che gravita su via Pizzorno.

Dopo tre anni dall’ultimo intervento, le Autostrade hanno inviato una squadra per lo sfalcio della vegetazione sul versante di loro competenza in fregio a via Pizzorno. Un’azione che non è sfuggita ai molti abitanti della zona i quali l’hanno subito accolta con grande entusiasmo. Rapidamente smorzato quando la responsabile dei giardini del Comune di Varazze, inviata espressamente dal sindaco Bozzano, ha preso contatti con il responsabile della squadra già sul posto, assieme a un rappresentante del comitato civico viadotto Teiro.

Il dialogo è stato un elenco delle cose che gli operai non dovevano o potevano fare. Non sarebbero state potate le piante di alto e medio fusto a rischio di cedimenti improvvisi, non sarebbero stati rimossi i resti dello sfalcio, non sarebbero stati impegnati gli addetti alla pulizia anche sul versante est di via Pizzorno. Quest’ultimo sito insiste su un passaggio pedonale sottostante sempre molto affollato di persone. Del dialogo – tra sordi – sul posto è stato subito informato il sindaco il quale si è messo subito in contatto con i funzionari e dirigenti della Concessionaria per chiedere con forza un intervento di ripulitura più deciso e risolutivo. Non c’è stato nulla da fare. Autostrade sono state irremovibili sulle proprie posizioni.

Il risultato, dopo una giornata e mezzo di lavoro dei pochi addetti, è stato a dir poco disarmante. Un autentico ‘sgarbo’ agli abitanti del popoloso quartiere.

Il versante è ora interamente ricoperto da un denso strato di sfalcio di vegetazione che, una volta rinsecchito, sarà facile preda di incendi anche solo dal lancio di una sigaretta accesa. Tra l’altro è venuta alla luce anche una preoccupante presenza di rifiuti vari, tra cui plastica e oggetti evidentemente caduti dal soprastante viadotto. Tutto lì, in bella vista. Inoltre, le piante ad alto e medio fusto, tra cui grandi eucaliptus, pini marittimi e larici, non sono stati potati, con gravi rischi di cedimenti improvvisi dei rami più lunghi. Il lato est della strada, poi, non è stato neppure guardato dagli addetti.

Seppur con queste gravi carenze, sono riapparsi da sotto la vegetazione i gradi vasconi di raccolta delle acque piovane, peraltro mai spurgate dalla Concessionaria, con grave pregiudizio della stabilità di parte del versante a lato del viadotto. Di queste sarà a breve divulgato un documento fotografico per chiedere ancora una volta interventi incisivi a tutela dell’incolumità delle persone.

Le trattative infruttuose con il funzionario di Autostrade per far eseguire lavori più accurati sul sito

Il Comitato viadotto Teiro di Varazze denuncia ancora una volta l’arroganza, trasandatezza e incapacità di una società ‘indegna’ del vivere civile. E denuncia all’opinione pubblica la mancanza di volontà di affrontare anche i più piccoli problemi di coesistenza con i cittadini, trattandoli sempre come sudditi di un potere forte che non intende dialogare con nessuno.

Il Comitato punta l’indice su una vicenda apparentemente minima come lo sfalcio della vegetazione eseguita in modo insufficiente, per sollevare prossimamente le questioni ben più consistenti della staticità e criticità del viadotto, temendo di dover affrontare lo stesso atteggiamento carente e allarmante.

Noi non siamo sudditi delle Autostrade. Chiediamo che a questa società sia revocata definitivamente la concessione della A10. La nostra comunità vuole essere ascoltata assieme al Comune di Varazze che appoggia le legittime istanze sulle criticità del viadotto Teiro e vogliamo un’indagine tecnica indipendente, escludendo le Autostrade. Basta incapacità e mancanza di volontà di fronte a precise richieste dei cittadini per la prevenzione e la sicurezza di tutti.

LA A6, VERDEMARE, VIETA IL TRANSITO SOPRA LE 44 TONNELLATE

E METTE A REPENTAGLIO LA STATALE. A QUANDO IL NUOVO TRACCIATO ?

Sono “anni” che sul ramo di autostrada A6 a scendere su Savona la società Verdemare vieta il transito ai mezzi al di sopra delle 44 tonnellate: per sicurezza! Sicurezza? 

Evidentemente lo stato di salute dei viadotti è talmente malconcio che la società Verdemare per evitare “problemi” di crolli devia il traffico pesante sulle statali, che non sono assolutamente in grado di sostituire decorosamente un’autostrada. 

E’ assurdo che si consenta a questa società di gestire ancora questa struttura fatiscente in questo modo e facendosi “pagare” il pedaggio. Ma ancora più assurdo riversare proprio quel traffico pesante, che sarebbe logico scorrere in autostrada, su strade statali poco adatte a questa tipologia ed a questa mole di traffico. 

L’autostrada A6 verso Savona risale alla costruzione Fiat, fatta al risparmio sia come tracciato che come costruzione. Il percorso è molto tortuoso, con limiti assurdi di 70 km/h, e nonostante lo stato di “pericolo” i lavori di adeguamento vanno avanti col contagocce. 

A Ferrania ho messo recentemente in evidenza un ponte molto ammalorato, e la società di gestione dell’autostrada si è attivata molto velocemente ad apprestare un cantiere per coprire con la modalità “stucco e pittura” le colonne con ferri in bando. 

Non un lavoro per ripristinare correttamente la resistenza dei piloni, ma solo per coprire agli occhi della gente lo stato gravemente ammalorato dell’infrastruttura. Sono stato a verificare che cosa stesse facendo questo cantiere, e successivamente sono andato fino a Millesimo. 

Sono passato a Cosseria dove era da poco successo l’incidente mortale a quell’operaio che sostituiva una lampadina al passaggio pedonale, ed è stato investito da un TIR. Il Sindaco di Cosseria ha giustamente puntato il dito contro la società autostrade che vieta il passaggio dei veicoli oltre 44 tonnellate e riversa tale traffico sulle statali. 

Ma oltre a puntare il dito bisogna fare di più: non possiamo farci devastare la vivibilità del territorio e sfondare le strade statali. Dobbiamo pretendere di costruire un nuovo tratto autostradale realizzato in sicurezza. Pensiamo anche a “domani” quando questa strada sarà chiamata a sopportare il traffico Maersk!

Comitato Casello Albamare, il Presidente, Paolo Forzano



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