Ettore Gambaretto conclude in bellezza a Corte di Mare di Varazze. “«Il Cenacolo degli Artisti» ? Ma non lo avevamo costituito già noi ? “Cronache artistiche e nuovi progetti”. Con il programma, illustrato nella locandina, è terminata con significativa affluenza di pubblico e soprattutto con largo riscontro di consensi, la mostra diretta dal maestro Gambaretto, titolare dell’Atelier d’Arte Gambaretto, di Albisola Capo, Via dei Conradi.
L’evento è stato reso possibile anche grazie agli auspici del patron, l’ing. Simone Perata, dello staff dirigenziale del grande Centro Commerciale Varazzino, e alla collaborazione sinergica con il critico d’arte Marco Pennone ed il fotografo Giuseppe Di Terlizzi.
Lasciandosi alle spalle i destini attualmente alquanto incerti della “Casa delle Arti“, di cui è stato presidente sino alla primavera scorsa, Ettore Gambaretto con la sua esperienza e la sua capacità di adattamento, in un campo spesso inflazionato, ha condotto diversi artisti affermati o debuttanti ad esporre nella prestigiosa sede di Corte di Mare.
Particolarmente apprezzate le performance pittoriche dal vivo di Carlo Calvi, con cromaticità dei colori, profondità di campo che rendono un quadro o un disegno veritiero e l’amore per gli scenari naturali, di varia ambientazione, hanno catturato l’interesse dei numerosi visitatori della mostra che hanno dimostrato di apprezzare le opere del noto autore.
Si è inoltre tenuto un laboratorio di ceramica, in cui sotto la guida del Maestro, modellare la materia oltre ad essere piacevole e divertente ha insegna a bambini e ragazzi ad acquisire sicurezza nelle loro capacità di intervenire in prima persona.
Presenti inoltre alcune promesse che, ci auguriamo, nella maturità artistica ci faranno conoscere e apprezzare nuovi orizzonti della pittura nelle sue variegate tecniche e che presto potremo ammirare in nuovi incontri pittorici organizzati dal vulcanico Gambaretto, che ancora a Varazze, per il prossimo novembre, sta meditando con la sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di mettere in cantiere una mostra collettiva dedicata all’iconografia tradizionale dell’Arma. A tempo debito saranno anticipati i particolari.
Riguardo alle iniziative associative che contemporaneamente stanno fiorendo sul territorio, la notizia è riportata sull’articolo separato della corrente edizione, il recente debutto del Centro Culturale «Il Cenacolo degli Artisti», in cui, attorno figura di prestigio della scrittrice e film-maker Maria Scarfì Cirone, si è aggregata una compagine in gran parte composta da personalità già facenti parte, come lei, essendone vicepresidente, de «La Casa delle Arti», non coglie certo di sorpresa Ettore Gambaretto, buon conoscitore e protagonista delle vicende dell’ambiente artistico locale.
Le attività del «Il Cenacolo degli Artisti» furono animate da Fausto Benvenuto, esperto di arte e di storia, in veste di direttore, dalla fondazione, avvenuta nell’agosto del 2006, fino almeno alle annate 2010-2011, in coincidenza con l’inizio del quinquennio di mandato di consigliere dell’amministrazione comunale di Savona da parte dello stesso. Non esiste evidenza di iniziative successive. Dal 2011, di conseguenza la vena prolifica del “Cenacolo” di Benvenuto pare di conseguenza essersi esaurita.
Le summenzionate vicende sono altrettanto ampiamente riportate su ulteriore pubblicistica ancora reperibile.
Emerge che all’epoca gli artisti del “Cenacolo” erano: Allemanni Walter – Baldelli Elena – Balloni Marinella – “Cino”- De Maurizi Angela – Delfino Teresa – Galleano A.Maria – Gambaretto Ettore – Garofaro Roberto – Gattuso Afra – Lammardo Simone – Mantero Fabio – Mantisi Cristina – Martinesi Claudio – Oliveri Piero – Paravidino Marco – Preve M. Teresa – Rabino Iole – Ravera Gianni -Relini Mariella – Scaramozzino Roberto – Vangelista – Venier Emy – Venturi Joe – Zunino Leopoldo.
Quindi anche il sopracitato titolare dell’Atelier d’Arte Gambaretto.
Viene da domandarsi, a questo punto, se i promotori del neonato Centro Culturale «Il Cenacolo degli Artisti», nella scelta del nome dello stesso, abbiano considerato o meno la preesistenza di un così eclatante caso di omonimia, proprio a Savona. Oppure se ne siano stati completamente ignari, confidando ingenuamente nell’esclusività derivante dal titolo: «Il Cenacolo degli Artisti» di un filmato: di Pino Cirone e Maria Scarfì, che è proprio l’ispiratrice del nuovo sodalizio, in questo caso un’apparente mancanza di avvedutezza non compatibile con la lunga militanza nella società civile locale da parte della stessa. E’ comunque certo che un’identica denominazione venne in mente anche ad altri, nella stessa zona, all’atto di fondare un’altra associazione, di simile stampo, probabilmente prendendo spunto dal titolo da un grande dipinto a olio di Virio da Savona (pseudonimo di Vittorio Agamennone): Il Cenacolo degli Artisti, del 1970.
Al di là di ogni possibile polemica e sterile disputa, trattandosi di propositi entrambi legittimi e differiti nel tempo nel campo ampio e libero dell’Arte, i retroscena che si sono disvelati non possono però non gettare un alone d’ombra sull’originalità di un’idea.