Buon giorno tristezza ?! O un sigillo di qualità turistica ? O un rosicone ? Non molti anni fa nello staff di Berlusconi che sovrintendeva alle candidature per le elezioni, la visibilità mediatica (numero di citazioni, apparizione in Tv, dichiarazioni e articoli stampa) costituiva motivo ‘meritocratico’. Da qui le fatiche di Sisifo per apparire. Tra i ‘maestri’ della comunicazione un posto d’onore merita Angelo Vaccarezza, brillante carriera da professionista della politica al servizio dei cittadini e scalate al potere. Il dr. Eraldo Ciangherotti, dentista affermato, se le nostre semplici ricerche sono esatte, negli anni di vita pubblica, ha superato già quota 5 mila, dieci più o meno. Qualche volta (pacco di sterco al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris) ha raggiunto le vette nazionali. E’ capogruppo di minoranza ad Albenga e consigliere provinciale con deleghe a Edilizia Scolastica, Pubblica Istruzione, Partecipate. Un combattente prossimo candidato sindaco ? Il Pd ingauno, intanto, esulta dopo la decisione di Facebook di ‘bloccare’ per un giorno le Ciangherotti news.
L’ultimo o penultimo duello, ne seguiranno altri, vede duellare Ciangherotti, primattore, con l’assessore Alberto Passino (Turismo, Cultura e Protezione Civile). Casus Belli: premio 1° edizione di Emys Award assegnato ad un big eccellente, albenganese – alassino quale è, a pieno titolo, Antonio Ricci. Non è lui, però, a dividere, il pomo della discordia, bensì l’emblema- marchio della ‘tartaruga‘ anzichè le storiche torri della città. E la strategia ‘troppo casalinga‘ che avrebbe contraddistinto l’iter della manifestazione, trasformata secondo l’accusa ciangherottiana, in ‘spot elettorale’, spreco di soldi pubblici, persino semi ‘familismo’ (?) in quel di Campochiesa, frazione di Passino.
Con Antonio Ricci, apprezzatissimo, che con collaudata umiltà, può calamitare la folla: dal cittadino semplice, all’imprenditore, all’intellettuale studioso, al pensionato, al mondo dei giovani impegnati nel volontariato. E si trova ‘tirato per la giacca’. Insomma, non sia all’Isola dei Famosi.
Ricci che può inoltre vantare trasversalità di apprezzamenti in ciò che resta della politica, anche se lui ha un passato nella sinistra, da tifoso progressista, ambientalista non talebano. Il personaggio savonese più popolare dentro ed oltre i confini cittadini, seguito da Fabio Fazio (Celle Ligure) che, contrariamente a
Ricci, non ‘lavora’ dietro le quinte. Si esibisce e produce sui canali televisivi della Rai da quando era un giovanotto.
Il ‘papà di Striscia la Notizia’ salito sul palco di Albenga per un’onorificenza nell’ambito di un premio sul quale la giunta del sindaco Giorgio Cangiano si è molto impegnata e vede un orizzonte di successo e qualità promozionale. E’ su quest’ultimo aspetto che entra a gamba tesa, forse con qualche osservazione azzeccata, Eraldo Ciangherotti, attivissimo sul ‘palconoscenico’ e sui media (Ivg.it in primis) con la maglia di Forza Italia e da berlusconismo ortodosso. Abbastanza in sintonia con la Lega, tra le persone care e stimate dalla compianta Rosy Guarnieri, al punto che si ipotizzava, sbagliando, il ‘salto della quaglia’. Assumerne l’eredità. Forse più di un pensierino c’era stato….
Cosa contesta il dentista Ciangherotti, collaboratore della pagina dell’Avvenire (quotidiano della Cei, vescovi italiani), della diocesi di Albenga – Imperia, ‘guerriero’ con curriculum ‘immacolato’ (mai mani nella ‘marmellata’). Per par condicio, lo stesso giudizio, da osservatori esterni, lo meritano fino a prova contraria Cangiano e Passino. Un sindaco che molti vedono ricandidarsi e con buone chanches del bis.
Ciangherotti, capogruppo consiliare e consigliere provinciale sostiene che si è sbagliato nello scegliere il ‘marchio’ (tartaruga Emys anzichè le torri), neppure registrato e promozionato. Con un passaggio, nel comunicato di Ciangherotti, dove si potrebbe intravvedere ‘farina del sacco’ dell’esperta – tecnica (ora pensionata) dell’Ufficio Turistico del Comune, Piera Olivieri. Già in forza al Comune di Alassio, emigrata ad Albenga con Rosy Guarnieri sindaco, da candidata ed esponente della sinistra moderata, battagliera capogruppo di minoranza, con Canepa sindaco, è poi finita sua alleata in lista, non eletta, sostenuta, come aveva scritto trucioli.it, anche da Ciangherotti. Questo il testo del sms ricevuto da elettori alassini: “….votate Piera Olivieri e Paolo Stalla …. mi aiuteranno nella scalata …. sono convinti cattolici come me, Eraldo Ciangherotti.” Sul premio Emys si contesta di ” aver fatto le cose alla carlona, senza strategia, senza professionalità, senza nessun rispetto del denaro pubblico”. Per concludere: “quando saremo al governo di Albenga, se manterremo il marchio o meno, di certo, se si deciderà di tenerlo, lo si valorizzerà a dovere, chiedendo pareri e progetti a chi sa di turismo e comunicazione, non prendendo decisioni al bar”. E avrebbe potuto aggiungere: il nostro professionista è Piera Olivieri che ha le carte in regola.
Replica dell’assessore Passino: ” Il marchio è stato scelto da una giuria indipendente tra le 19 proposte pervenute nei termini, il 2 agosto scorso. Tentare, come scientemente il consigliere Ciangherotti fa, di infangare iniziative meritevoli che hanno una visione a lungo termine e un grande riscontro di pubblico, solo per invidia, è purtroppo una strategia miope e dannosa”. Resta da capire se siano stati consultati esperti di marketing quantomeno a livello regionale. Se esista una relazione, le linee guida e le prospettive su cui puntare in futuro. O invece sia stata una scelta, pur discussa e ragionata, programmata, in chiave locale. O ancora, magari lo stesso Ricci al quale è difficile negare un baglio di esperienza e professionalità ‘promozionale’ abbia dato consigli.
Che dire, la lotta politica ormai è fatta soprattutto nell’apparire, nell’assenza di approfondimenti, con la costante collaborazione di quel giornalismo che si traduce in ‘copia e incolla’, da lavoro notarile. Non sappiamo ad esempio quale sia stato, ad oggi, il ritorno dell’evento non tanto sui mass media locali, quanto nella diffusione a livello regionale, nazionale e perchè no, importante ormai coinvolgere, se possibile, la platea internazionale. Certo è la prima tappa e 21 mila € spesi per la manifestazione possono essere tanti o pochi, semmai con quali linee guida si intende sviluppare il progetto e con quali potenzialità per il futuro. Senza andare lontano, Albenga per alcuni anni si era distinta nell’organizzazione di una gara ciclistica che aveva un ritorno di immagine e non solo. Fu lasciata cadere perchè gli organizzatori si trovarono orfani di un concreto ed adeguato sostegno dell’Amministrazione comunale di allora.
COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI ALBENGA – Il premio della 1° Edizione di “Emys Award” è andato ad Antonio Ricci, consegnato dal Sindaco, dall’assessore al turismo e da Gino Rapa leader dei Fieui de caruggi che vanta un sodalizio e una grande amicizia con il famoso patron di trasmissioni televisive tra cui l’intramontabile Striscia la Notizia, nel corso di una divertente serata presentata da Maria Chiara Oberti, manifestazione che si è aperta con lo show musicale e le imitazioni di Igor Minerva e con personaggi del cabaret che hanno divertito il pubblico , gli artisti Antonio Ornano e Enzo Paci. Ha affermato il sindaco Giorgio Cangiano: “abbiamo voluto consegnare il premio di questa prima edizione ad Antonio Ricci perchè la città è orgogliosa dei suoi straordinari successi professionali e riconoscente per l’aiuto che fornisce nell’organizzazione di eventi di grande richiamo con i Fieui dei caruggi”.
Visibilmente contento per il riconoscimento da parte della sua città natale Antonio Ricci che nell’accettare il premio raccontando alcuni aneddoti della sua infanzia incentrati su alcune zone della città ha detto: “Solo alcuni anni fa sarebbe stata impensabile una serata così, visto che Albenga era una città vocata soprattutto all’agricoltura, ed è bello vedere che oggi ha invece un grande sviluppo turistico e sapere che Costa Crociere l’ ha scelta come tappa turistica. Il mio rapporto con Albenga non è da tartaruga: sono difatti sempre stato piuttosto veloce, – ha scherzato interagendo con il pubblico Antonio Ricci, ma battute a parte, è bello che Albenga abbia scelto proprio la tartaruga Emys come simbolo: la tartaruga rappresenta intelligenza e solidità e si sa difendere anche con mezzi inusuali. Una bella scelta, ad Albenga mi trovo sempre d’incanto e vedo che anche gli altri si trovano bene con me: quindi è un affetto reciproco. Desidero ringraziare la mia città per i numerosi premi che mi hanno conferito e ormai mi manca solo la ‘zucchina trombetta di bronzo’ per averli tutti”, ha concluso Ricci.
Presentato, in una piazza affollata da cittadini e turisti, il nuovo marchio della città, rappresentato dalla tartaruga Emys, e consegnato l’assegno di 1000 euro – messo a disposizione dall’amministrazione comunale – al vincitore Loris Bottello che se lo è aggiudicato dopo essere stato selezionato tra le 19 proposte giunte in comune. Il componente tecnico esperto di arti grafiche Lorenzo Rossi, membro della commissione composta da 7 giurati, salito sul palco come rappresentante della giuria ha dichiarato di non aver avuto alcun dubbio nell’assegnare il premio “per le potenzialità intraviste nel marchio turistico che si predispone ad essere utilizzato per gadget , quale logo su magliette e su oggettistica” . Il premio è stato consegnato a Loris Bottello per mano del sindaco Giorgio Cangiano e dell’assessore Alberto Passino.
“Sono soddisfatto, questa è la prima edizione, – ha spiegato l’assessore al turismo Alberto Passino, ma continueremo nei prossimi anni con gli Emys Awards, riconoscimento delle eccellenze nel turismo e ci è sembrato giusto premiare Antonio Ricci che ci ha sempre aiutato a diffondere il buon nome di Albenga e a portare grandi nomi di artisti e personalità di caratura nazionale nella sua e nostra città. Emys è un sigillo di qualità turistica, per il quale sarà redatto un suo disciplinare e costituita una commissione tecnica che vaglierà in prima battuta le istanze di concessione a chi chiederà l’utilizzo. La procedura prevederà che dopo questa prima fase istruttoria le domande idonee e meritevoli vengano sottoposte all’attenzione della giunta per il loro accoglimento.
Il vincitore Loris Bottello siederà di diritto in questa commissione tecnica, di cui presto si conosceranno i nomi ”. Nel corso della serata è stato consegnato anche un riconoscimento “a sorpresa”, alla moglie di Ricci, Silvia Arnaud, per aver valorizzato, salvaguardato e impreziosito Villa Pergola, ad Alassio. A conclusione della manifestazione i presenti si sono spostati in massa alla foce del Centa per assistere allo spettacolo pirotecnico curato dalla ditta Valfontanabuona di Giampiero Leverone.
CIANGHEROTTI: LE TORRI SI LA TARTARUGA NO
Albenga. “Mi sarebbe piaciuto trascorrere un fine settimana tranquillo, con la mia famiglia, senza dover sempre intervenire sui danni di questa amministrazione comunale, ma ancora una volta le scelte della giunta Cangiano mi obbligano a fare gli straordinari. Questa volta la colpa è degli Emys Award, 21 mila euro buttati in una serata spot per l’assessore Passino”. L’attacco arriva dal consigliere comunale di minoranza di Albenga, Eraldo Ciangherotti.
Il forzista riassume: “Il Comune ha deciso, la scorsa primavera, di indire un concorso di idee per creare un marchio turistico con protagonista la tartaruga Emys, varietà tipica dell’Albenganese. Credo che un marchio turistico dovrebbe far riconoscere quel che si vuole pubblicizzare, e Albenga sarebbe sicuramente riconoscibile dallo skyline delle sue torri, non da una tartaruga che ben pochi conoscono, anche perchè non mi sembra che sino ad oggi il Comune si sia distinto per valorizzarla. Il fatto che a vincere sia stato un bravo grafico, Loris Bottello, di Campochiesa come l’assessore Passino, è solo una coincidenza. Quel che non mi è piaciuto è che un marchio, tra l’altro ancora non registrato, non sia stato spiegato a nessuno, tanto meno agli operatori turistici”.
Manca, insomma, un progetto di marketing e promozione – denuncia Ciangherotti – La tartaruga, al momento, è servita solamente per premiare Antonio Ricci, indubbiamente una eccellenza ingauna, e organizzare una serata molto costosa, tra comici, fuochi d’artificio (tra l’altro, lo spettacolo pirotecnico ha spaventato centinaia di cani di residenti e campeggiatori, una barbarie), passerelle per sindaco e assessore. Vogliamo scommettere che già dal prossimo anno l’Emys Award cadrà nel dimenticatoio? E il marchio, bello, niente da dire, dovrebbe andare su magliette e felpe fatte da chi? Distribuite come ? Come sempre, insomma, si sono fatte le cose alla carlona, senza strategia, senza professionalità, senza nessun rispetto per i denari pubblici”.
“Non so se, il prossimo anno, quando saremo al governo di Albenga, manterremo il marchio o meno. Di certo, se si deciderà di tenerlo, lo si valorizzerà a dovere, chiedendo pareri e progetti a chi sa di turismo e comunicazione, non prendendo decisioni al bar” conclude il capogruppo di Forza Italia.
REPLICA DI PASSINO: QUEL ROSICONE DI CIANGHEROTTI
“Ci aspettavamo le polemiche del rosicone Ciangherotti che ogni volta che vi è un evento di grande successo non resiste e deve provare a rovinarlo non pensando che così danneggia la città. La scontata polemica del consigliere Ciangherotti in realtà non fa che rimarcare la riuscita di una manifestazione che ha visto la partecipazione di migliaia di cittadini e turisti”. E’ la secca replica dell’assessore Alberto Passino al consigliere di minoranza Eraldo Ciangherotti che nel primo pomeriggio aveva critica l’Emys Award definendolo “solo uno spot”, “fatto alla carlona” e “senza alcun progetto di marketing e promozione”.
Di tutt’altro avviso Passino: “L’Emys Award è stato l’evento straordinario durante il quale è stato premiato Antonio Ricci, che ha partecipato in modo entusiasta alla serata, e dove è stato presentato il marchio Emys per la prima volta. Il marchio è stato scelto da una giuria indipendente tra le 19 proposte pervenute nei termini, il 2 agosto scorso. Tentare, come scientemente il consigliere Ciangherotti fa, di infangare iniziative meritevoli che hanno una visione a lungo termine e un grande riscontro di pubblico, solo per invidia, è purtroppo una strategia miope e dannosa”.
“Le eccellenze ingaune sono tante per questo il premio Emys Award avrà vita lunga, dovremmo lavorare tutti insieme con lo scopo di valorizzarle senza farle divenire contenzioso politico e invece grazie a Eraldo non è così – tuona Passino – La campagna di marketing è iniziata ieri sera con la presentazione al pubblico del logo vincitore, ora serve un disciplinare per il suo utilizzo, la sua concessione e valorizzazione. Lavoreremo per questo, perché Albenga sia sempre più turistica come le altre città costiere, che hanno spettacoli di cabaret di alto livello e fuochi artificiali durante l’estate, ma dove nessuno si lamenta per questo… anzi ne vanno orgogliosi”.
CONTROREPLICA DI CIANGHEROTTI
Albenga. “Però, che strano. Io pensavo, per quel poco che so di comunicazione, che un marchio di promozione turistica fosse il risultato finale di uno studio serio, attento, multidisciplinare (inteso come storia, prodotto, marketing e in ultimo la grafica, importantissima) e non un semplice disegno, bello sin che si vuole, ma fine a se stesso. L’assessore Passino, invece, mi dà del rosicone, spiegandomi che per prima cosa viene il disegnino e poi si devono chiamare a raccolta le intelligenze cittadine e no per riempire il disegno di contenuti. Nel frattempo si sono spesi 21 mila euro per una serata di grande successo, ci mancherebbe, per premiare Antonio Ricci, benemerito albenganese, e pagare una compagnia di giro e venti minuti di fuochi d’artificio”.
Ecco la nuova puntata della querelle sugli Emys Award innescata ieri da Eraldo Ciangherotti, consigliere di minoranza ad Albenga. Dopo il suo attacco (“solo uno spot fatto alla carlona”) e la replica dell’assessore Alberto Passino (“Ciangherotti è un rosicone, per invidia danneggia la città”), non si è fatta attendere la controreplica del forzista.
Ciangherotti fa notare come venerdì sera, in prima fila, ci fossero, “come si vede chiaramente dalle foto distribuite dall’ufficio stampa del Comune”, l’onorevole Franco Vazio, assessori e consiglieri comunali. “Se i contenuti fossero stati messi prima e il marchio fosse stato presentato in tempi utili agli operatori turistici non sarebbe stato meglio? – si chiede il consigliere di minoranza – Il marketing, territoriale, emozionale, chiamatelo come volete, si fa con idee e serietà, non con gli spot elettorali. Se l’assessore Passino avesse dato un contributo minimo ai Fieui di Caruggi avrebbe organizzato una serata migliore. Ma non avrebbe avuto lo spot elettorale che pensa di avere avuto”.
IL PD ESULTA: CHI DI FACEBOOK FERISCE DI FACEBOOK PERISCE
“Chi di Facebook ferisce di Facebook perisce, anche se per poco. Al consigliere Ciangherotti è stato bloccato il profilo. Potrebbe essere un problema serio per chi, come lui, sembra non poter stare senza postare ogni giorno di tutto e di più”. Il partito Democratico albenganese, suonato alle elezioni politiche di giugno, va all’attacco dell’esponente forzista dopo il caso che era stato sollevato dallo stesso Ciangherotti (nella foto), con il profilo Facebook bloccato dopo aver usato la parola “zingari”.
“Il blocco però riguarda un solo giorno, quindi il sacrificio alla visibilità non è così grave. D’altronde la non facile impresa di farsi bloccare da Facebook è notizia così ghiotta che è stata ripresa dai quotidiani: quindi, anche per Ferragosto, la visibilità è riuscito, in qualche modo, a garantirsela”. “Ma quale è il nodo del contendere? Pare che il blocco sia derivato dall’utilizzo di termini razzisti o discriminatori: “zingari” che Ciangherotti in futuro, se sarà eletto, (faremo “pulizia”) caccerà da Albenga, sostiene nel comunicare il blocco”.
E il Pd inaguno a ribattere: “E già che c’è invita Mark Zuckerberg a fare un giro per Albenga, ovviamente accompagnato da lui e dal “gruppo comunale di Forza Italia”, cioè la signora Perrone, per verificare l’esistenza e la fastidiosità del fenomeno. A questo ragionamento avremmo tre piccole obiezioni da fare. La prima è che qualsiasi consigliere comunale, ma anche qualsiasi cittadino, che ami Albenga dovrebbe mostrare prima di tutte le tante bellezze di Albenga, i suoi tesori artistici, ma anche la sua capacità di accoglienza e la sua pulizia. La seconda obiezione è che non pensiamo che il fondatore di Facebook abbia nei suoi programmi a breve l’intenzione di venire ad Albenga (e ci spiace) tanto più in compagnia di Ciangherotti & Perrone (e lo capiamo). La terza obiezione è anche la più importante: Ciangherotti proclama cosa farà “se sarà eletto”. Intanto gli ricordiamo che è eletto, anche se come consigliere di minoranza”.
“Se poi voleva dire “se sarò eletto in maggioranza” gli ricordiamo che lo è stato, lo scorso mandato, ed è stato assessore e non ci pare abbia risolto molti problemi. Tanto per fare un esempio, uno lo ha senz’altro aggravato: il disastroso contratto fatto per la raccolta dei rifiuti ci ha consegnato una città incredibilmente sporca, fino a quando non è stato possibile cambiare ditta”. “Ma forse di essere stato assessore lui non lo ricorda, o preferisce non ricordare. E i cittadini non se ne erano accorti” conclude il Pd albenganese.