Prendiamo spunto dalla lettera di Roberto Nicolick (già esponente leghista a Savona) sul tema bus-lumaca per aggiungere: a parte i ritardi, a parte la maleducazione di certi conducenti, a parte il non “savoir faire” di alcuni controllori, quello che non va sono le fermate, capolinea compreso, utilizzate da molti utenti, molti dei quali sono muniti dell’abbonamento mensile che hanno acquistato dal TPL pagando 42 euro e fidando in un servizio pubblico all’altezza di un paese civile. Invece costellato da un forte disagio. Spesso taciuto.
TPL Savona, e fotografando giorno per giorno, corsa per corsa, ci si accorge che il materiale rotabile non è mai lo stesso; bus di vari tipi, medi di colore blu, grigi i piccoli, tutti quasi sempre di “anzianotti” anche se revisionati (?) da poco.
Ai malcapitati viaggiatori della linea Tpl Sassello-Savona è accaduto l’ennesimo guaio. Il racconto di un testimone: “Il pullman perdeva acqua durante il tragitto e l’autista è stato costretto a fare due tappe (o tappi, a seconda, ndr) per mettere acqua nel radiatore con una bottiglia di plastica rifornita alle fontanine di due diversi paesi. Poi ad Albisola-Pace i passeggeri sono stati trasferiti su un autobus della linea 7.
Linea 40 – Savona Finalborgo, domenica 11 febbraio, l’autobus perde gasolio al Malpasso. Non fa più notizia l’ultima “avventura” di un autobus della Tpl: ha perso le ruote mentre viaggiava.
Potenzialmente il serbatoio di utenza è pari al numero della popolazione residente più turisti e vu-cumprà, in maggioranza sono persone di mezza età, in prevalenza di sesso femminile. Dalla tabella TPL, che utilizza, per distinguere le corse, vari colori come se fosse una tavolozza, si legge che il colore viola è riferito alle corse invernali e quello giallo alle corse estive.
Analizzando le fermate dei “percorsi” bus, partendo dal capolinea. Dal sito TPL Savona si legge: “Con le sue 15 linee urbane e i numerosi collegamenti extraurbani, garantisce la mobilità via bus di Savona città e della sua provincia. Di recente Capolinea e Biglietteria hanno trovato nuova sede in piazza Aldo Moro, appena usciti dalla stazione ferroviaria di Savona. Vi rimandiamo al sito per l’elenco delle corse disponibili e gli orari corrispondenti. A disposizione anche un servizio costante di collegamento tra Palacrociere e Stazione ferroviaria con la linea 62 ” . Una vera Goduria ! Non solo d’estate, ma anche d’inverno, perché ? Dalla foto qui sotto, ci accorgiamo del perché.
Mercoledì 3 febbraio 2016, il bus della TPL, in servizio nella tratta Savona – Vezzi Portio, delle ore 18, prima del tornante che porta all’ingresso al casello autostradale dell’A10, si fermò, con grande gaudio dei pochi passeggeri, per mancanza di carburante. Di per se è una notizia che non fa scalpore, può succedere, ma che ci sia sempre qualche cosa che non va, è preoccupante. Anni addietro, il bus si fermò, inclinato, ad un lato della provinciale, meno male che c’era un terrapieno. Ed ancora: “la corriera è rotta; la corriera non ha le catene; occorre che arrivi un bus suppletivo; occorre …” A dir si voglia c’è sempre qualche imprevisto.
La direzione della TPL che aveva l’intenzione di sopprimere il servizio per mancanza si utenti, ora, che gli utenti [migranti soprattutto] ci sono, dovrebbero aumentare le corse; non di rado vedi per la provinciale persone che salgono a piedi, verso mezzogiorno, a Tosse. Da notare che sono tutti utenti paganti. Vediamo ora le offerte che la TPL, a fronte costo biglietto, propone agli Utenti, e le mettiamo a confronto con altre due realtà di trasporto urbano: Nice Coté Azur e Bardonecchia [Italia]
La rete “Lignes d’ Azur” offre una tariffazione unica su tutte la Comunità Urbana Nizza Costa Azzurra. (NCA).
Un centinaio di linee circolano durante il giorno e cinque di notte: Noctambus servizio notturno (linee):
– N1 (Nice / Trinité)
– N2 ( Nice / Rimiez)
– N3 ( Nice / Las Planas)
– N4 (Nice / St-Laurent du Var)
– N5 ( Nice / La Madeleine)
Servizio assicurato fino alla 01h10ad eccezione della N4 (ultima partenza 22:10). Partenze ogni 30 minuti o ora dalle 9:10. Partenza dalla fermata-stazione JC Bermond (difronte al 10 di av Félix Faure). I titoli di trasporto sono venduti sul bus.
• Linea 98: Aeroporto / Stazione sncf Nice Riquier e ritorno. Da entrambi i terminal ogni 20 min. Lunedi – Domenica 6:00-11:50 (4,00 € prezzo speciale, il biglietto è valido anche in tutta la rete urbana, lo stesso giorno della timbratura).
• Linea 99: Aeroporto / Stazione ferroviaria di Nice Ville e ritorno (linea diretta) Da entrambi i terminal ogni 30 min. Ogni giorno partenze tra le 8 e 21h. (€ 4,00 prezzo speciali, il biglietto è valido anche in tutta la rete urbana nel medesimo giorno).
La rete di Nizza (“Linee Azur”http://www.lignesdazur.com/) quindi collega perfettamente tutte le parti della città. Dove i biglietti sono in vendita ? Nelle fermate del tram: Ogni stazione/fermata è dotata di distributore di tickets. Nel “Parcazur”: lì 5 distributori automatici sono a vostra disposizione:
• 3 a Las Planas nel Parcazur
• 1 nel Parcazur Saint-Jean d’Angely
• 1 nel Parcazur a Pont-Michel
Sui bus stessi ma non in tram. I distributori possono vendere i seguenti biglietti:
• “Solo” a 1.00 €
• € 4,00 pass “1 giorno”
• “Pass 7 giorni» 15,00 €
• “Multi 10” “10 € (questo è l’equivalente di 10 biglietti” Solo “).
Per tutti gli altri biglietti, occorre recarsi in una delle agenzie commerciali “Lignes d’azur”. Di recente “Lignes d’azur” ha aperto una nuova filiale, 4 boulevard Jean Jaurès (dal Lunedi a Venerdì dalle 8:00 alle 19:00, chiuso il sabato, domenica e festivi) 10 minuti a piedi dall’appartamento. L’Agenzia è in aggiunta alle due già in servizio (3, Place Massena e 29 Avenue Malausséna).
Il biglietto più utilizzato é “SOLO” al prezzo di € 1,00. È possibile usufruire di questa tariffa solo nei comuni serviti dalla rete dei trasporti della Comunità Urbana di Nizza Côte d’Azur (NCA). • La rete di “Lignes d’azur” quindi lanciato una politica di prezzo unico per tutta la NCA, che comprende 46 città e paesi. Questa tariffa è valida anche per il TAM (la rete intercity – 100, 200, 400, 500, 112, 116, 217, 510, 701A, 701B, 702, 705, 707, 730 – ma solo per i viaggi che si svolgono all’interno della NCA.
“SOLO” è valido per tutte le modalità di trasporto proposte da Lignes d’Azur: Tram, Bus, Créabus, Noctambus e questo nell’insieme della rete. (Colline alle spalle di Nizza, sponda sinistra e destra del Var, e Secteur Cap et Corniche, Valli del Paillon e de la Banquière). E ‘valido per una durata di 74 minuti dal momento della convalida. Consente un numero illimitato di connessioni e passare da una modalità di trasporto ad un altro senza restrizioni, ma non può essere un andata-ritorno o un prolungamento di percorso sulla stessa linea. Prezzo del biglietto “solo”utilizzabile su tutta la rete Lignes d’Azur , eccetto le linee aeroportuali 98 e 99. La convalida dei biglietti avviene all’interno dei mezzi. Deve essere eseguita ad ogni risalita su un mezzo della rete Lignes d’Azur.
Il servizio di solito inizia verso le 6:00, ma attenzione, la più parte delle linee cessa il servizio prima delle 19:00 ed altre che servono alcune aree periferiche fanno solo quattro viaggi al giorno, e altre ancora nessun viaggio di Domenica. Uno dei più diffusi bus è la linea 23, che collega il centro con l’aeroporto di Nizza. (Da non confondere con le linee express 98 e 99). Il Biglietto € 4.00 (è in realtà un pacchetto forfait) permette di viaggiare attraverso l’intera rete per un giorno, senza alcuna restrizione (linee 98 e 99 inclusi) simile al titolo che permette a € 15,00 di viaggiare su tutta la rete per una settimana senza alcuna restrizione (linee 98 e 99 inclusi). Per pianificare al meglio il vostro viaggio, in ogni caso, grazie alla connessione Wi-Fi disponibile nell’appartamento, si può facilmente scegliere il tuo viaggio: clicca qui e inserisci il tuo punto di partenza e il punto di arrivo nella zona urbana (urbana) ! http://www.lignesdazur.com/ri/?rub_code=4 Provalo, è molto facile e soprattutto comodo! In conclusione, ricordiamo che ad oggi la NCA comprende:
Aspremont, Beaulieu-sur-Mer Cagnes-sur-Mer, Cap d’Ail, Carros, Castagniers Coaraze, Colomars, Duranus, Eze, Falicon, La Gaude, Lantosque, Levens, NICE, La Roquette-sur-Var, Saint-André -de-la-Roche, Saint-Blaise, Saint-Jean-Cap-Ferrat Saint-Jeannet Saint-Laurent-du-Var, Saint-Martin-du-Var, Tourrette, La Trinité, Utelle, Vence,Villefranche-sur-Mer. Cannes e Monaco (Beausoleil incluso) non fanno parte della NCA. In questo caso si consiglia vivamente il treno.
Bardonecchia linee urbane, stagione turistica:
Ritardi e cattiva informazione, che vanno a sommarsi con i paradossi del servizio offerto ai savonesi e ai tanti turisti che hanno affollato le città della riviera per il fine settimana. A cominciare proprio dall’impianto di Mongrifone, e dalla nuova biglietteria situata nella struttura della stazione ferroviaria. Buona la scelta della posizione, non altrettanto quella degli orari di apertura: dal lunedì al venerdì, dalle 7.15 alle 17.30. Il sabato e i giorni festivi invece, la biglietteria Tpl di piazza Aldo Moro è chiusa, chi vuole partire in autobus deve arrivare alla pensilina già munito di biglietto.
L’alternativa? Recarsi da un rivenditore, magari all’interno della stazione. Una scelta accessibile per i savonesi, ma non certo comoda per un turista, che non sa dove andare e rischia di perdere la propria corsa. E così, non essendoci una biglietteria automatica al capolinea, non resta che fare il biglietto sull’autobus. Costo dell’operazione: un euro in più, con la sorpresa di tutti. E il conseguente grazie dell’azienda, che ne ricava un maggiore guadagno, tanto che è uno stesso addetto della Tpl a consigliare a savonesi e turisti di fare il biglietto a bordo.
I pochi punti di attesa esistenti il più delle volte non hanno un sedile e sono alla mercé degli agenti atmosferici che flagellano i poveri utenti in quanto le “cabine” mancano di tutte o in parte delle pareti laterali, pur avendo la copertura, ma a volte manca anche quella.
Piazza Mameli – Savona – tratto centrale di via Paleocapa, chiuso al traffico veicolare ma aperto per le fermate di diverse corse della TPL tra cui l’ormai famoso [in quanto ai ritardi] 40. La palina posta a lato strada, sul marciapiede che funziona da separatore tra il selciato stradale ed il parcheggio attiguo, informa quali linee fanno la fermata.
Gli utenti, diretti verso il ponente ligure, hanno solo l’imbarazzo della scelta in attesa dell’arrivo del bus-lumaca. In piedi con ombrello nei giorni di pioggia o parasole nelle giornate di sole, non un sedile per le persone anziane o claudicanti, l’unica alternativa, simile a quella del capolinea [il bell’arco] di piazza Aldo Moro, sono i portici di coronamento alla piazza. All’arrivo del mezzo o dei mezzi, partenza sprint per “prenderlo/i”, attraversando le non sicure strisce pedonali, dove pochi automobilisti si fermano, e ….”pensare” che dalla parte opposta alla fermata, staziona, quasi in pianta stabile un’auto della Polizia Urbana la cui attività principale consiste nello sanzionare le auto parcheggiate davanti allo stabile dell’ex Banca d’Italia, ma per gli utenti beh ! È: affare loro.
Stessa musica per altre fermate della Città e dei Comuni che il 40 – 6 – 6/b attraversano; e poi hanno il coraggio di dire: “non ci sono utenti” ; il capolinea del 6 a Porto Vado confida che se piove ci sono gli alberi del giardinetto attiguo che riparano la misera tettoia che funge da cabina di attesa bus, ove facendo il “calcolo della serva” serve solo per tre o quattro utenti [se sono magri], e gli altri …………
Per i piccoli Comuni, beh, soprassediamo. Comuni come Bergeggi e Noli, dispongono di servizi navetta gratuiti solo nei mesi estivi a servizio dei parcheggi fuori mano e per i turisti; ma via i turisti, scompaiono pure le navette; e si ritorna agli orari invernali, naturalmente a pagamento !
Alesben B.
Lettera analisi dell’ ex consigliere comunale di Savona Roberto Nicolick
“Da Savona a Carcare: per percorrere una ventina di chilometri i passeggeri di un bus della Tpl ci hanno impiegato due ore. Un’odissea, considerato anche il fatto che hanno dovuto cambiare, durante il tragitto, tre mezzi. A raccontarlo è Roberto Nicolick, ex consigliere provinciale e comunale”.
«Oggi alle ore 12,19 – spiega -. salgo sul bus TPL diretto a Cairo Montenotte, siamo una trentina di passeggeri, il mezzo evidenzia uno stato di vetustà e diversi rumori che mi impensieriscono, infatti poco prima dell’abitato di Cadibona si arresta e nonostante i tentativi dell’autista non prosegue. Passano una decina di minuti e il conducente riesce a farlo ripartire ma il bus prosegue quasi a passo d’uomo e si arresta definitivamente al bivio per Altare, qui scendiamo sotto il caldo afoso e raggiungiamo la fermata a richiesta posta in direzione di Altare».
Prosegue Nicolick: «Precedentemente l’autista ha chiamato via cellulare l’azienda per comunicare il problema e chiedere un mezzo alternativo. Dopo una decina di minuti arriva un bus, funzionante, e ci carica tutti ma , sorpresa!, qualcuno chiama sul cellulare chi guida, dandogli indicazione di fermarsi poco prima di Vispa e di fare scendere i passeggeri che troveranno un altro mezzo diretto a Cairo Montenotte, sembra di vivere al tempo delle diligenze. Io arrivo a Carcare con quel bus, poco prima delle ore 14. Per coprire 25 chilometri ho impiegato quasi due ore, cambiando tre mezzi».
Conclude Nicolick: «Questa situazione ridicola ma non troppo, ha creato un forte disagio per molti utenti, molti dei quali sono muniti dell’abbonamento mensile che hanno acquistato dal TPL pagando 42 euro e fidando in un servizio pubblico alla altezza di un paese civile. Alcuni dei passeggeri hanno delle situazioni di disagio sanitario e dovevano essere a casa per assumere dei farmaci, altri dovevano recarsi al lavoro, altri dovevano raggiungere i propri cari, altri sono anziani che comunque hanno il buon diritto di andare da un luogo ad un altro pagando il corrispettivo di un documento di viaggio. Inoltre non dimentichiamo che si tratta di un pubblico servizio nel 2018, in un paese che si dice civile, per cui ci si aspetta efficienza, funzionalità e correttezza , altrimenti chi può, usa l’auto privata ma sappiamo benissimo che non tutti sono nelle possibilità economiche di viaggiare con l’auto per tutta una serie di motivi, economici, per carenza di parcheggi, per la presenza di una rete di rilevatori di velocità e perchè non tutti ce l’hanno l’auto, ecco la ragione per cui, paghiamo il biglietto ma ci aspettiamo che i mezzi pubblici ci portino a destinazione».