I nostri nonni dicevano che le ‘disgrazie non arrivano mai da sole’, un fondo di verità a tutt’oggi valido. Questa mattina le locandine del giornale ‘più amato dei liguri’, edizione di Savona, spifferavano a grandi caratterri ‘1oo euro di pensione in meno a chi ne ha oltre 1.2oo nette mensili’. Mi dicevo, mentre correvo al lavoro sperando di non trovare la lettera di licenziamento a motivo degli esuberi, sarà che hanno anticipato il 1° aprile, è uno scherzo, non è possibile.
Poi, un piccolo dubbio e, crepi l’avarizia, ho acquistato una copia del giornale (per inciso, il mio giornalaio, anche lui in forte crisi economica e depressiva, sotto banco, ai clienti più affezionati, regala una copia ogni dieci acquistate) e appurato: i 1oo euro, alla chetichella, già sono stati sottratti dal questo mese di gennaio, senza alcun preavviso dall’INPS che è comunque a disposizione per ogni delucidazione in merito ma solo esclusivamente via telematica.
Che ben si sa, i signori pensionati, giovincelli dai 65 anni e oltre (anche un po’ brinconcelli e dispettosi in quanto si rifiutano di passare a ‘migliore vita’, in tempi brevi smettendo così di succhiare a ‘sbafo’ ogni giorno di più le tette di mamma Stato), sono ovviamente dei maghi nell’uso del computer e di internet.
E necessita anche masticare di un po’ di economia e di politica, il bilancio dello Stato, particolarmente in questo momento così drammatico, ha necessità di mantenere il proprio equilibio, quindi nulla di strano che i recenti appannaggi riservatesi tout-court dai nostri Parlamentari & company, siano dipanati, coperti dal prelievo di chi dispone di ben 1.2oo euro di pensione al mese, magari 1.300, o poco più, con fitto da pagare, moglie e figli a carico, anziani in casa e malati. Che in questo nostro Paese, disgraziato e burlesque, togliere magari 2/3.ooo euro di pensione a chi ne percepisce oltre 20.ooo mensili sarebbe un atto rivoluzionario, da ghigliottina per i proponenti (…e infatti nessuno lo propone: dei nostri politici).
Non resta che arrangiarsi, certo che fa male al cuore, in queste brumose serate nelle periferie di città, vedere le ragazze di vita inalberare cartelli con la scritta ‘fai due, paghi una’.
Cosi’ va il mondo, pardon l’Italia’, bellezza! anche la speranza si è smarrita, è una colomba nera nella notte nera: non si vede e non si capisce più un ‘c..zo’.
SALDO NEGATIVO
‘Scomparsi’ 26 milioni di euro a ridosso dello scioglimento dell’ex partito di Fini, ‘Alleanza Nazionale’ nel marzo del
2009, che tutti ben ricordiamo come uno dei siparietti più esilaranti della politica italiana, quel dito alzato di Fini rivolto a Berlusconi con quel ‘che fai, mi cacci?’.
In quattro e quattr’otto (che in Italia, è regola che ogni esodato,espulso o quant’altro, fondi un partito nuovo) nasce ‘Futuro e Libertà’ che in quanto a ‘libertà’ è sempre la stessa se non peggio, mentre come ‘futuro’, se come palesato a tutt’oggi…meglio il passato: rimangono con Fini un gruppuscolo di fedelissimi, mentre un altro, cosiddetto dei colonnelli ma meglio sarebbe definire dei caporali, si annacqua nel Pdl.
A definizione di questa ‘operazione logistica’, divisione degli ‘stracci e dei quattrini’, si attiva, nel 2011, una Fondazione nella quale, e così è stato, ha confluito il patrimonio spettante ad Alleanza Nazionale: solo che oggi, a distanza di meno di due anni, si scopre, si svela l’altarino di un saldo negativo di ben 26 milioni di ero, il tutto allo scandaglio della Finanza che vuol vederci chiaro. Con molteplici e alcuni sospetti conti bancari (si cerca anche all’estero), pagamenti di laute parcelle a favore di consulenti ed avvocati (e qui c’è da ridere…) impegnati a difendere il Pdl, mentre risulta un prestito di circa 4 mila euro da parte del Pdl a favore di Alleanza Nazionale.
Insomma, qualche pastrocchio deve essere accaduto, come esempio e a proposito, ricordiamo che nel maggio del 2011, Patrizia Cancelli, collaboratrice e creditrice nei confronti della Fondazione, ha ottenuto dal Tribunale il pignoramento di un immobile personale di Gianni Alemanno: a pagare, ‘ovviamente’ non fu il Sindaco ma la Fondazione.
BERLUSCONIANA
* Nella ormai celebre trasmissione di Santoro ‘Servizio Pubblico’ , Berlusconi, prima di accomodarsi, pulisce accuratamente la sedia dove fino a quel momento era stato seduto Travaglio: a significare per i malpensanti, i sordi e i ciechi, che lui, il Cavaliere, è ‘una persona estremamente pulita’.
* Nell’incontro con il candidato degli ‘arancioni’ il P.M. Ingroia, l’altro ieri, il Cavaliere ha mimato le manette ai polsi e tutti, ovviamente, a ridere: e non ci sarebbe nulla di scandaloso, ” i comici fanno ridere’, se non fosse per la tristezza che anche il Magistrato ha riso di gusto.
* La campagna elettorale si sta rivelando sempre di più come una pantomina pro allocchi, pare infatti funzionare in termini di percentuali di voti, l’esibizione a ruota libera e senza alcuno ritegno di molti dei nostri politici in gara: per tutti, maestro insuperabile, si è visto il Cavaliere entrare in una panetteria e mostrare orgoglioso una grande pane fresco di forno, come dire di non preoccupasi (i cittadini, cioè gli allocchi) che di ‘pane ce n’è per tutti’, di brioche forse un po’ meno, ma senza alcuna sua colpa essendo solamente un politico e non Maria Antonietta ( e meno male, con la brutta fine che ha poi fatto).
Gianni Gigliotti