Quando muore una persona cara è lutto per le famiglie colpite dalla tragedia che accresce se chi se n’è andato è ancora ‘giovane’, aggrappato alle speranze e alla vita. Un dramma per il marito, dr. Franco Vairo, le figlie Tatiana e Micaela, i congiunti di Rosy Guarnieri, 66 anni, che si era conquistata sul campo la fama di zarina tenace, combattente, gioviale, orgogliosa della sua terra d’origine, Villalba; siciliana come la prima e più numerosa comunità di migranti in terra albenganese. Rosy benemerita nella città di cui è stato il primo sindaco donna, seconda solo per popolarità ad Angioletto Viveri, pure lui strappato ai suoi cari, ai tanti fans, da un male letale. Rosy e Angioletto non erano bigotti, a loro modo trasgressivi nella condotta di vita e nella politica, nell’amministrazione pubblica. Viveri reduce da una quindicina di inchieste, processi, persino il carcere (da uomo pubblico), Guarnieri trascinata in tribunale per via di una sopraelevazione della casa di famiglia a Bastia. Angioletto compagno comunista, ma eretico per le sua visione di sviluppo ed antiburocrazia. Rosy dalla fede democristiana che accomunava tanti albenganesi negli anni sessanta, alla militanza leghista alla Bossi. Angioletto e Rosy che segneranno i due funerali (martedì, alle 10,30, nella frazione di Bastia) più affollati della storia ingauna. Annunciata la presenza di Salvini e forse di Umberto Bossi. Una folta delegazione dal Comune di Villalba. E poi la gente semplice. Ci sia consentito un cenno a trucioli.it, unico blog che aveva annunciato la malattia e lei non fu affatto contrariata. Iddio, il Supremo, sia di conforto alle famiglie Guarnieri, Vairo, Pizzo.
Gli organi di informazioni, in questi giorni, hanno dato notizie sui neo eletti, sull’incontro con il segretario Salvini, tacendo o dimenticando di chiedersi (come farebbero i lettori), come mai mancava la deputata Guarnieri ? Lei era già alle prese con l’acutizzarsi del male (e da una ventina di giorni ricoverata al S. Corona), di pene che non meritava. Alla sua comunità poteva ancora essere tanto utile. Trucioli.it, grazie al reporter per antonomasia della nostra provincia, Silvio Fasano, che molti non sanno o ignorano, unico esempio di volontariato e passione nel mestiere. Con l’esperienza e la memoria storica, l’acume che lo accompagnano, senza conflitti di interesse grandi e piccoli, anche per Rosy Guarnieri ha messo insieme uno straordinario album di ricordi, incontri, festeggiamenti, di testimonianza ai posteri, riflessione, insegnamento. Grazie Silvio, forse davvero pochi ti saranno riconoscenti. Nel nostro piccolo cerchiamo di esserlo, con coerenza, a cominciare da chi fa giornalismo ed informazione. Ad iniziare da personaggi che avevano la grinta e la statura di Rosy Guarnieri che Fasano ha incontrato centinaia di volte nelle vittorie e nelle sconfitte, nei giorni lieti e in quelli tristi. Forza Silvio ! Addio Rosy, amica dei ricchi e degli umili, dei primi e degli ultimi. Peccatrice come noi peccatori, sempre a testa alta ! Il tuo sorriso e la tua forza d’animo ci accompagnino. Ci siano di aiuto. Come tu non ti stancavi di ripetere: “Non mi interessano i panegirici a futura memoria, rispettiamo le persone che meritano da vivi”. (l.c.)
IL SALUTO A ROSY DI UN VILLALBESE DI ALBENGA
Come Mosè vide la Terra Promessa, ma…
“ Cantami, o Diva, del Pelide Achille
L’IRA funesta, che infiniti addusse
LUTTI agli Achei, molte ANZI TEMPO all’Orco
Generose travolse alme d’eroi, “ ( Iliade, Libro I, 1-4, dal “ Traduttor de’ traduttor d’Omero “ ).
La “ zarina “ di Albenga ( come Mosè in Numeri 20, 7-12 ) non ha potuto
rappresentare il suo popolo in Parlamento ( Absit iniuria verbo – Tit. Liv., Storie ).
Tuttavia “ l’Eterno lo seppellì nella valle “ ( Deut. 34, 6 ) e Mosè apparve, con Elia,
sul monte della trasfigurazione a Gesù.
Mosè è considerato una figura fondamentale nell’Ebraismo, del Cristianesimo,
dell’Islam, del Bahaismo, del Rastafarianesimo, del Mormonismo e di molte altre religioni.
Anche Rosalia Guarnieri…, come esponente della comunità dei Villalbesi immigrati
in Albenga, verrà ricordata
per essere stata la pasionaria ( come la rivoluzionaria spagnola Dolores Gòmez
Ibarruri ) difensora tenace delle proprie idee e dei valori morali ed ideologici
della Lega, in cui credeva; Sindachessa di Albenga ed eletta – nella quota proporzionale
della Liguria – deputata alla Camera del Parlamento nella lista della Lega, ma che…
ANZI TEMPO all’insediamento… fu rapita funestamente ai suoi fedelissimi.
Grazie, Rosy, “ Villalba te genuit… Albingana Civitas te rapuit “, il tuo sorriso ci salverà.
Un villalbese doc ed albenghino d’adozione, Michele DI GIUSEPPE, vulgo “ Turimaria “,
ti porgo l’estremo saluto a nome dei tuoi ammiratori oriundi villalbesi.