Mercoledì, 23 agosto, la notizia che l’assessore geologo rinunciava alla delega all’urbanistica e manteneva solo i Lavori Pubblici. Per il sindaco Avio Valeriani RECORD di deleghe: Personale, Sanità, Polizia Municipale, Protezione Civile, Viabilità, Edilizia Privata, Urbanistica. Chi ci crede alla versione ufficiale di rinuncia ‘per motivi personali’ ? Non si venga a dire che urbanistica e dintorni, assessorato sensibile e delicato, non interessi più di tanto ! Francesco Amandola – figlio di Tommaso (Mascin), mitico globtrotter degli anni ’80 alla guida del Psi provinciale ai tempi del terremoto Teardo e tra i pochi ad uscirne indenne – classe 1967, laurea a 28 anni all’Università di Genova, diploma da geometra all’Alma Mater di Alassio, iscritto all’albo regionale dei geologi ed Esperti in Bellezze Naturali, all’albo dei Consulenti tecnici del Tribunale di Savona. Membro di Commissione Edilizia a Bergeggi dal 2002 al 2008, dal 2004 al 2014 membro della stessa commissione a Pietra Ligure, dal 2005 al 2006 a Borgio Verezzi, dal 2006 al 2008 al Comune di Savona, dal 2007 al 2009 a Boissano, dal 2007 al 2014 a Borghetto S. Spirito, dal 2011 a Loano, dal 2009 membro di Commissione del Paesaggio a Toirano e Magliolo. Difficile immaginare sia un pietrese ‘sconosciuto’. Con chi è entrato in conflitto di interessi ? Problemi giudiziari ? Pare di no o forse…
Cosa è realmente accaduto e cosa c’è all’origine delle dimissioni parziali ? Non è serio, né credibile che un personaggio pubblico di tale spessore e caratura possa essere considerato un ‘birillo’ per ‘motivi personali’. Il tempo, del resto, è galantuomo. Forse un po’ di rispetto in più per i cittadini – elettori non guasterebbe anche se il mondo dei media locali pare adagiato sulla versione ufficiale, senza scavare più a fondo. Il tam tam asserisce invecer una versione dimissionaria piuttosto turbolenta.
Intanto il capogruppo di opposizione Mario Carrara torna alla carica e punta l’indice contro un sindaco che “nasconde e vuole dissimulare il profondo malessere…l’inconcludenza generale a tre anni dalle elezioni….”. Eppure Pietra Ligure è retta da una maggioranza, non si può immaginare un ‘Avio’ alla stregua del grande vecchio, qui c’è una maggioranza pidiessina e leghista, quella Lega che a livello regionale governa col centro destra ‘duro e puro’, con la battaglia della ‘pancia’ che porta avanti il Matteo Salvini nazionale.
Lega Nord che ha il suo protettore provinciale in Stefano Mai, l’assessore regionale che si batte contro l’arrivo dei ‘Mao mao’ nel marchesato di Zuccarello di cui è stato sindaco e oggi untore. Mentre appare assai più saggia e cristiana la scelta di Pietra Ligure di lasciar ospitare i migranti in un albergo in crisi turistica, così come ha fatto il centro destra di Loano, con i profughi nel convento deserto degli agostiniani, il centro destra di Ceriale con gli ospiti, già una sessantina, nel villaggio Santa Maria Bel Fiore della Curia vescovile, a Peagna. E l’elenco dei saggi e coerenti cristiani potrebbe continuare.
Lista Civica dei Pietresi
Deleghe che “girano” nella Giunta Valeriani
L’ennesimo – é già il SETTIMO in tre anni 1°: 5 Giugno 2014; 2°: 14 Luglio 2014; 3°: 8 Gennaio 2015; 4°: 22 Gennaio 2015; 5°: 18 Gennaio 2016; 6°: 29 Giugno 2016; l’ultimo é quello di cui si tratta ora! – scambio di deleghe e competenze tra i componenti della Giunta Valeriani non è soltanto un puro “atto amministrativo” come si vuole far credere, ma nasconde e vuol dissimulare il profondo “malessere” all’interno della maggioranza per l’inconcludenza generale ed il “nulla” prodotto dopo oltre tre anni dalle elezioni passate e a meno di due, ormai, da quelle prossime.
Oltre che essere un atto che “disorienta” il cittadino che non sa più “a chi” rivolgersi “per cosa”, forse, una tale ininterrotta “girandola” rappresenta anche un modo per non far più riconoscere chi sia responsabile delle tante cose promesse e non mantenute, in quanto non si riesce più ad individuare, non si sa più chi sia ad averle gestite ed a gestirle.
Un tale marasma dove NON SI É CONCLUSO E NON SI CONCLUDE NIENTE e le poche opere messe in cantiere come il rifacimento assurdo di piazza Vittorio Emanuele ll ( che, una volta compiuto, sarà da ribattezzarsi piazza del “Maldimare”), o l’aberrante ipotesi di ingrandire il cimitero verso il centro città, denotano una grande confusione e il non avere nessun progetto concreto per la città; di questo tutti se ne possono accorgere e se ne stanno accorgendo anche quei cittadini che avevano dato fiducia a Valeriani: il suo “progetto” per Pietra era solo “elettorale“.
Oggi Pietra Ligure appare come una città allo sbando, dove non solo non vengono fatte opere, ma non viene neanche garantita la manutenzione delle opere fatte dalle precedenti amministrazioni, come la cura del verde e dei parchi cittadini e la loro protezione dai vandali; o il servizio di pulizia della città, mai così sporca, o della raccolta dei rifiuti, in bidoni puzzolenti e non lavati; rifiuti tante volte ammassati, fuori dagli stessi bidoni, gli uni sugli altri, solo perché nemmeno ritirati, tanto da meritare di diventare argomento dell’ultimo Consiglio Comunale, come pure quello della sicurezza e della vigilanza della città.
Tutti queste cose hanno rappresentato e stanno rappresentando una pessima immagine della città e di vera inefficienza tale da auspicare uno scioglimento del Consiglio Comunale e la restituzione della parola ai cittadini di Pietra Ligure prima possibile, senza attendere la scadenza naturale del 2019.
Ancora meno di due anni di disamministrazione della città sanno difficili da rimediare e recuperare.
24 Agosto 2017.
Mario Carrara
Capogruppo Consigliare della Lista Civica dei Pietresi
PIETRA LIGURE, MAI COSI’ SPORCA ! ?