Colpo di scena al reparto di Chirurgia della Mano dell’Ospedale San Paolo di Savona. La struttura – fiore all’occhiello della chirurgia savonese– sembrava destinata alla chiusura, con il passaggio del personale al reparto di traumatologia ed ortopedia e la perdita del primariato per l’attuale responsabile Igor Rossello.
Ma una serie di segnali sembrano indicare la volontà di mantenere autonomo il reparto creato nel 1972 dal professor Renzo Mantero. È cronaca recente l’assunzione di due nuovi chirurghi – Antonio Brando (vedi Trucioli …..) ,( vedi anche curriculum…..) e Carlo Rossello, 36 anni, residente a Savona, esperienza al San Martino e al Galliera (vedi……)(solo omonimo dell’attuale primario) – destinati in esclusiva al reparto, mentre il Day Surgery Interdisciplinare – per cui, invece, non è previsto un nuovo primario – potrebbe essere assorbito dallo storico dipartimento savonese stesso, con la creazione di una struttura chirurgica a bassa intensità di cura dove sarebbero destinati gli operati per cui non è previsto un ricovero notturno.
Il reparto di Chirurgia della Mano finirebbe così per ospitare di giorno, oltre ai pazienti di propria competenza, degenti con altre patologie chirurgiche, ma manterrebbe l’autonomia e il personale.
E’ possibile che nella decisione abbiano influito, oltre agli inevitabili giochi politici e a qualche movimento all’interno delle logge massoniche che coinvolgono anche esponenti leghisti liguri (storicamente molto influenti dell’ambiente ospedaliero savonese) il successo della struttura sul piano dei risultati. È noto, infatti, che il Centro Regionale di Chirurgia della Mano rappresenta una voce di costo solo a causa dei mancati pagamenti da parte delle Aziende Sanitarie Locali extraregionali (oltre il 30 per cento dei pazienti proviene da altre regioni).
Resta da capire quale sarà il destino dei pazienti di chirurgia della mano in urgenza notturna: attualmente la struttura rimane aperta anche la notte per gli operati che non possono essere immediatamente dimessi ma, secondo voci raccolte all’interno dell’ospedale, con l’inizio dell’autunno il reparto sarebbe destinato a chiudere alle 22 per riaprire solo il mattino successivo.