- diminuisce la pressione arteriosa;
- aumenta l’efficienza cardiaca diminuendo il battito a riposo;
- aumenta il colesterolo HDL diminuendo il rischio cardiovascolare;
- riduce i trigliceridi nel sangue;
- diminuisce la viscosità del sangue diminuendo il rischio di trombosi.
2) Mantenimento del peso corporeo ideale. Bruciare calorie facilita il mantenimento o il raggiungimento del peso forma. La maggior parte delle persone ha un consumo calorico da sedentario talmente basso che dovrebbe fare la fame per rimanere in peso forma. Ed essere in peso forma significa prevenire le malattie cardiovascolari, proteggere le articolazioni evitando di schiacciarle col peso in eccesso, diminuire la probabilità di tumori, ecc.
3) Rinforzo delle articolazioni. Un pollo ruspante e un pollo di batteria possono essere comparati a uno sportivo e a un sedentario. Le articolazioni del secondo sono fragili, si spezzano facilmente, quelle del pollo ruspante sono molto più forti. L’attività fisica aumenta enormemente l’efficienza di muscoli e articolazioni, prevenendo gli acciacchi tipici dell’età avanzata (artrosi, mal di schiena, ecc). Inoltre aumenta la densità delle ossa, prevenendo l’osteoporosi.
4) Controllo ormonale. Lo sport esercita un controllo sulla glicemia, riducendo il fabbisogno di insulina e allontanando il rischio di diabete di tipo 2. Gli esercizi anaerobici stimolano la produzione di ormone della crescita, che tende a diminuire con l’età, svolgendo quindi una azione antinvecchiamento. Durante e dopo l’attività fisica si producono endorfine che danno un senso di benessere al soggetto, e si riduce la concentrazione degli ormoni responsabili dello sviluppo dei tumori, come il testosterone.
5) Ritardo dell’invecchiamento. È evidente che un soggetto magro, con un sistema cardiovascolare efficiente, poco stressato e con articolazioni forti viva più in forma e più a lungo di un soggetto sedentario. Tuttavia, esistono anche delle correlazioni dirette tra rallenamento dell’invecchiamento e sport. Per esempio, uno studio inglese, diretto da Lynn Cherkas del King’s College di Londra, pubblicato sulla rivista «Archives of Internal Medicine», condotto sul Dna di oltre 2400 gemelli, ha dimostrato che l’accorciamento dei telomeri (particolari porzioni del Dna poste all’inizio e alla fine dei cromosomi, la cui lunghezza è proporzionale all’invecchiamento) in chi fa sport è notevolmente ridotto. Secondo questo studio i cromosomi di chi pratica almeno 3,5 ore di sport la settimana sono più giovani di 10 anni rispetto a quelli di un sedentario.
6) Azione psicologica. Chi pratica sport si sottopone regolarmente a duri allenamenti durante i quali vengono messe alla prova le capacità di determinazione e resistenza alla fatica. Questo rappresenta un vero e proprio allenamento mentale di cui lo sportivo può giovarsi per superare i problemi della vita quotidiana. Inoltre lo sport agisce come antistress poiché aiuta a distrarsi dalle attività di routine.
L’euforia del corridore contro la depressione. Lo sport offre una valvola di sfogo allo stress e ai disagi accumulati, modifica la biochimica del cervello, aumentando la produzione di specifiche sostanze che potenziano il tono dell’umore e migliorano lo stato di benessere generale. Per questo motivo l’attività fisica è entrata a far parte di qualunque trattamento per la cura della depressione. Una ricerca statunitense ha dimostrato che trenta minuti di attività praticati per almeno tre volte a settimana per un periodo di un anno offrono un risultato sovrapponibile a quello di alcune psicoterapie. Fare sport, in particolare attività aerobica, aumenta la temperatura corporea, stimolando il rilassamento muscolare e la diminuizione delle tensioni. Inoltre il movimento incrementa il rilascio delle endorfine, dopamina, serotonina e noradrenalina. Si tratta di ormoni e neurotrasmettitori del benessere che producono una sensazione conosciuta come «l’euforia del corridore», uno stato di entusiasmo senza un motivo particolare.
Il nuoto è il re degli sport: parola di scienziati. Nuotare è un lavoro tipicamente aerobico e di resistenza, caratterizzato da uno sforzo regolare e di durata. Allena il sistema circolatorio periferico, mantiene in forma l’apparato cardiorespiratorio, migliora la densità ossea, rende più elastica la muscolatura, corregge la postura, brucia le calorie in eccesso, attenua il mal di schiena e i dolori articolari, allevia le tensioni, facilita il recupero dopo un infortunio. Nuotando con regolarità il tasso di mortalità si abbassa del 53%, tre punti percentuali in più rispetto al jogging che si ferma al 50%.
Pensare alto. Paola Brandellero Personal Trainer e Product Manager Fitness First : «Per ottenere dei movimenti sinuosi e fluidi, occorre migliorare la tonicità del proprio corpo lavorando soprattutto sull’allenamento di cosce, glutei, addominali e sulla mobilità della colonna vertebrale che è quotidianamente sottoposta a stress. Gli esercizi del Pilates e dello stretching aiutano sicuramente a migliorare l’equilibrio e la postura ma per avere il portamento da modella bisogna ricordarsi di “pensare alto”: alza la testa, raddrizza la schiena, pancia in dentro e bacino in avanti ( come se un filo invisibile ti tirasse dalla sommità del capo). Una buona postura fa sembrare più slanciati, più audaci e sicuri di sé ed è la base di partenza per ogni esercizio qui di seguito riportato. Un mini circuito di Pilates aiuta a recuperare il tono e la mobilità perse nello stress quotidiano».
Salute: quale sport? Nella tabella che segue è espressa la correlazione (in scala da 1 a 5) fra sport e aree di intervento. Sono stati inclusi gli sport che possono essere praticati con una certa continuità. Come si può notare gli sport che meglio preservano la nostra salute sono la corsa prolungata, il ciclismo, il nuoto (fondo) e lo sci di fondo.
Legenda:
Cuore – Si valuta la protezione cardiovascolare (C).
Peso – Si valuta l’importanza del controllo del peso corporeo e di un’alimentazione equilibrata (P).
Muscoli e scheletro – Si valuta l’importanza della muscolatura, ma anche i traumatismi introdotti dallo sport considerato (MS).
Ormoni – Si valuta la sollecitazione ormonale prodotta dallo sport in sé (O).
Psiche – Si valuta la resistenza alla fatica (Ps).
Sono inseriti solo gli sport che possono essere praticati da un amatore, facilmente e con continuità (la valutazione globale (G) è per almeno 3 allenamenti settimanali a intensità medio-alta):
Aerobica: C 3; P 4; MS 4; O 4; Ps 2; G 4
Atletica (fondo): C 5; P 5; MS 3; O 5; Ps 5; G 5
Atletica (lanci): C 1; P 0; MS 5; O 2; Ps 1; G 2
Atletica (salti): C 1; P 4; MS 4; O 2; Ps 1; G 3
Atletica (velocità): C 2; P 2; MS 5; O 5; Ps 3; G 4
Baseball: C 2; P 2; MS 3; O 4; Ps 2; G 3
Basket: C2; P 2; MS 5; O 4; Ps 3; G 4
Body building: C 1; P 2; MS 5; O 2; Ps 1; G 2
Calcio: C 3; P 3; MS 3; O 4; Ps 2; G 4
Canottaggio: C 4; P 3; MS 5; O 5; Ps 4; G 4
Ciclismo: C 5; P 5; MS 4; O 5; Ps 5; G 5
Equitazione: C 0; P 0; MS 1; O 0; Ps 1; G 1
Ginnastica: C 2; P 4; MS 5; O 4; Ps 3; G 4
Golf: C 1; P 1; MS 2; O 1; Ps 1; G 2
Gymnasium training: C 2; P 3; MS 4; O 2; Ps 2; G 3
Judo: C 3; P 4; MS 4; O 4; Ps 3; G 4
Karate: C 3; P 4; MS 4; O 4; Ps 3; G 4
Nuoto (velocità): C 3; P 3; MS 5; O 5; Ps 3; G 4
Nuoto (fondo): C 5; P 4; MS 5; O 5; Ps 5; G 5
Pallanuoto: C 3; P 3; MS 5; O 5; Ps 4; G 4
Pallavolo: C 1; P 3; MS 4; O 2; Ps 2; G 3
Rugby: C 3; P 0; MS 2; O 4; Ps 3; G 3
Scherma: C 2; P 3; MS 4; O 4; Ps 2; G 3
Sci (discesa): C 3; P 2; MS 5; O 5; Ps 4; G 4
Sci (fondo): C 5; P 5; MS 3; O 5; Ps 5; G 5
Sollevamento pesi: C 1; P 0; MS 5; O 2; Ps 1; G 2
Squash: C 3; P 3; MS 4; O 4; Ps 4; G 4
Tennis: C 3; P 3; MS 3; O 4; Ps 4; G 3
Windsurf: C 1; P 1; MS 3; O 2; Ps 3; G 2