I lavori sono in corso. “Garessio guarda avanti”, è lo slogan. Il progetto prevede il rilancio di una vasta area dell’Alta Val Tanaro. Ad iniziare dalla stazione sciistica “Garessio 2000” con i suoi impianti che rischiavano di andare in rovina e trascinare l’intera struttura in perenne stato di degrado. Tra gli annunci la riapertura delle piste il 22 dicembre. L’arrivo e l’interesse di “Marachella Gruppo”. Notizie importanti per il bacino di utenti provenienti dalla Liguria.
Andiamo per ordine, alla luce della rassegna stampa più recente. Giornali e web cuneesi scrivono che il Gruppo Marachella (una multiservizi torinese con 800 collaboratori e 18 milioni di fatturato) dopo il castello di Casotto gestirà anche gli impianti sciistici di Garessio 2000. La società sarebbe stata l’unica a rispondere all’offerta avanzata dal Comune dopo che il sindaco Renato Chinea (nella foto) aveva revocato la gestione al gruppo G2, con il quale è in corso una causa in tribunale. Tra le principali novità, si annuncia l’obiettivo dell’utilizzo bi-stagionale della località turistica (ci sono alcune centinaia di seconde case). Difficile non immaginare che tra i potenziali clienti ci siano soprattutto i liguri, le aree delle province di Savona, Genova ed Imperia, soprattutto. Si parla di riutilizzare la seggiovia per portare in quota escursionisti ed appassionati di mountain bike.
Dalle pagine de L’Unione Moregalese si leggono, il 9 novembre, altri particolari sul futuro di Garessio: “Prima gestione trentennale di parte di Castello di Casotto, poi la collaborazione con il Garessio calcio, l’apertura dell’ufficio Touristlab, il progetto di formazione manageriale con la Liuc Università Cattaneo, l’acquisto dello stabilimento Graziano Trasmissioni.” Infine è stata la volta di Garessio 2000 e servizi connessi attraverso una gara di aggiudicazione (in attesa che si concluda l’iter ufficiale), prevede una durata di 30 anni, un canone di gestione a base d’asta di 7 mila euro annui, la presentazione di un programma di riqualificazione e rilancio della stazione sciistica con il potenziamento delle dotazioni ed attrezzature esistenti. La possibilità di realizzare nuovi impianti, nell’ottica di rendere funzionale ed attrattiva Garessio 2000 per un ampio arco di mesi, come del resto offrono le varie potenzialità del territorio.
Nelle precisazioni si faceva osservare che l’aggiudicazione diventerà definitiva dopo il via libera del progetto, della convenzione e del capitolato in consiglio comunale. Ed è avvenuto. I lavori sono in corso, non sono ancora stati ripristinati i numeri telefonici e navigando su internet sono rimasti i contatti non più accessibili. Iin Comune a Garessio fanno tuttavia notare che tutto procede secondo la tabella di marcia e neve permettendo l’appuntamento resta fissato prima di Natale.
L’INTERPELLANZA AL SINDACO
Sette consiglieri di opposizione hanno presentato al sindaco Renato Chinea un’interpellanza chiedendo delucidazioni e chiarimenti sull’affidamento della stazione sciistica Garessio 2000 al Marachella Gruppo. Tra i firmatari anche un rappresentante della maggioranza, Franco Canavese. Gli altri colleghi sono Pier Paolo Dani, Valeria Anfosso, Bruno Bologna, Emiliano Abbiate, Pier Giovanni Odasso, Luigino Sappa. Si parla di alcune criticità suscettibili di arrecare danno all’ente locale , tenendo conto che esiste un contenzioso in atto. Altri aspetti riguardano presunte “disparità negli oneri economici, nelle garanzie, quali fidejussioni, assicurazioni, depositi cauzionali tra i bando precedente e quello attuale, compresi i requisiti di partecipazione”. Il sindaco non ha dubbi sulla regolarità degli atti e sul fatto che Garessio avrà indiscussi benefici. Non solo, un’occasione da non perdere. Così come è accaduto per il Castello della Val Casotto.
Anche in quel caso nella gara indetta dalla Regione Piemonte, proprietaria del complesso immobiliare, ha partecipato un unico soggetto, Marachella Gruppo. Il contratto è per 30 anni e riguarda l’affitto della correria (struttura attigua), di aree dedicate a boschi e prato pascolo, di alcuni locali del castello, esclusi cucina reale, reception, vanno sottostante la chiesa, primo piano riservato alla parte museale ed il sito archeologico, zone che potranno essere interessate da un successivo bando.
La promozione turistica di Garessio, al di là di problematiche comprensibili (ad esempio, i malumori e le perplessità espresse dal sindaco di Pamparato, Fausto Mulattieri, esclusi da alcune decisioni), avrà ripercussioni su gran parte del territorio monregalese. Il sindaco Chinea non ha dubbi: ” Quando la correria del castello sarà pronta per essere utilizzata verranno contattati tutti i produttori della zona. Diventerà un’area artigianale e produttiva, mentre il castello conserverà la sua funzione di sede museale con saloni per conventions ed attività territoriali. Una soluzione che permette di non spendere soldi pubblici, pur avendo il medesimo servizio e ricaduta positiva in termini economici, sociali”.
INTERVISTA AL MANAGER DI MARACHELLA HOLDING
Franco Sammaciccia (nella foto), consigliere di amministrazione di Marachella, è stato intervistato da L’Unione Monregalese il 20 novembre scorso. Ha 58 anni, è nato a Tripoli, si occupa del progetto socio turistico che l’azienda sta pianificando e attuando a Garessio. C’è l’appalto delle piste da scii, l’acquisto dell’albergo Ponte Rosa.
Ecco alcune risposte alle domande dei cronisti Marco Turco e Annelise Beccaria. “Non guardiamo solo a Garessio, ma a tutta la valle. Vogliamo trasformare questa zona nel primo laboratorio di socio economia basata sull’ospitalità. Coinvolgeremo abitanti, Università, strutture ricettive e tutte le risorse del territorio. Noi gestiamo già diverse strutture alberghiere in Piemonte. Quando abbiamo visitato le piste da scii ed il Castello abbiamo capito che la zona aveva tutte le potenzialità che cercavamo. Ecco perchè l’abbiamo battezzato “Garessio guarda avanti” e lo presenteremo ufficialmente a gennaio. E’ un laboratorio di socio-economia e micro impresa.”
E ancora: “Siamo un’azienda multi servizi. Attiva in diversi campi. Alberghi, turismo, ristorazione. Siamo presenti con strutture ricettive a Cherasco, Monforte d’Alba, Monchiero, Bene Vagienna; abbiamo partnership con società sportive. Ci occupiamo pure di energia e telecomunicazioni. Il nostro fattura è di 18 milioni di euro, con circa 800 collaboratori.”
Altre domande e risposte: “Nel Castello di Casotto creeremo la sede dell’Accademy di ospitalità, turismo e cultura, sul modello del college americano. Qui i giovani, grazie alla disponibilità di docenti universitari ed esperti di settore, acquisiranno competenze manageriali e professionali. La Correria sarà invece adibita all’allevamento di asine da latte, con annessi laboratori per la trasformazione del prodotto. Mentre l’acquisto della Graziano diventerà un’ulteriore risorsa per il nostro progetto. Il primo passo, nei prossimi tre anni, sarà di modificare lo stabilimento , utilizzando le capacità delle maestranze e la loro esperienza”.
UN SITO INTERNET AGGIORNATO
Si può visitare il sito Garessio2000ski.it per avere tutte le informazioni che interessano dopo l’avvento dell’ultima società di gestione della quale ci impegniamo a fare un articolo. Al momento della stesura, infatti, non era ancora sbocciata l’iniziativa e l’opera di riqualificazione e rilancio. Per questo abbiamo provveduto ad un aggiornamento l’11 dicembre 2013, lasciando intatto il testo precedente.
Ripercorrendo sinteticamente la storia, la stazione sciistica che aveva acceso molte speranze (e successivamente prodotto non poche illusioni e delusioni) è sorta alla metà degli anni ’70 ad opera di un imprenditore genovese, da qui l’interesse di molti liguri. Dapprima una struttura alberghiera sul versante del colle che guarda verso Garessio. E’ stata quindi la volta di due sciovie sul versante del colle rivolto verso la valle di Casotto. C’è chi parlò di piccola Cortina sul mare, con la costruzione di edifici residenziali, uno dei quali come dimostra il servizio fotografico di trucioli.it di fine agosto 2012., è stato interessato da un’esplosione di un bombolone-caldaia, con strascichi legali e giudiziari, conseguenze da strascichi a catena, soprattutto danni evidenti alla struttura dell’immobile totalmente disabitato. Un pugno nello stomaco anche nel decoro. E interrogativi, soluzioni in attesa di risposta. Tempi lunghi, comunque.
Tra le realizzazioni dei primi pionieri, considerate ardite in quegli anni, l’illuminazione artificiale delle piste servite dalle sciovie più basse sino alla costruzione di una ‘cestovia” madre delle attuali seggiovie che dall’albergo portava in cima al monte Berlino dal quale partivano una serie di piste da scii. Ancora gli anni ottanta segnano e si ricordano come periodi di crescita dell’economia, con discrete precipitazioni nevose che hanno contribuito al boom di Garessio 2000. Alle speranze di tanta gente e della popolazione locale. Poi le avvisaglie della crisi, meno precipitazioni nevose.
L’amministrazione pubblica ha finito per prendersi carico del territorio, degli impianti, di alcune strutture e nel 2001 ha provveduto a recedere i legami contrattuali con la Gidue srl. Infine le desolanti immagini dell’abbandono, della desolazione, della perdita di posti di lavoro. Le seconde case in buone parte abitate o deserte, l’albergo chiuso, l’apertura di un bar-ristoro-pizzeria, la meta di molti cercatori di funghi. In attesa che Garessio 2000 torni a splendere. La prudenza ed il buon senso consigliano di non far troppo affidamento ai ‘miracoli’. L’esperienza insegna.
L. Cor.
SEQUENZA FOTOGRAFICA DI FINE AGOSTO 2012: GARESSIO 2000 E DINTORNI