Il vecchio cronista nella vita ha vissuto, come è naturale, tante esperienze. Non ha certo acquisito la ‘scienza infusa’, ma difficilmente potrà scrivere che un dibattito – confronto è degno di questo nome quando manca il contraddittorio. E’ quanto accaduto all’Assemblea pubblica sul tema tunnel di Capo Noli, organizzato dal Comune e dal WWF. Sgombriamo il campo, qui nessuno aveva la volpe sotto l’ascella, semplicemente non ci hanno pensato. Una banale dimenticanza dunque che però impedisce di capire se qualcuno gioca a carte coperte su un tema importante, forse vitale negli anni a venire per la cittadina. Il tunnel che due presidenti di Regione (Burlando e Toti) hanno in qualche modo ‘benedetto’, pur con ruoli diversi, viene giudicato una sciagura. Seppure oltre alla Regione, a Noli aveva ricevuto la ‘benedizione’, senza acqua santa , del sindaco Ambrogio Repetto. Oggi il successore Pino Niccoli giura: “Non faccio dietrologia, finchè ci sono io il promontorio di Capo Noli non si tocca”.
Già un promontorio che possiede un tesoro ‘da mille e una notte’. Forse non tutti lo sanno, certamente meriterebbe di essere promozionato in Italia e all’estero, dunque valorizzato e di conseguenza capace di creare sviluppo a misura d’uomo. Invece si sono levate voci, non anonime (ingegner Gianni Toso, una vita in Mediaset), che indicano gli appetiti di qualche imprenditore di Savona (“Con il quale ho giocato ieri pomeriggio a golf…”) che non vede l’ora di valorizzare la sua proprietà sul promontorio magari con un resort di lusso. Anche di questo si è parlato nella sala consiliare di Noli, solitamente deserta durante le riunioni del parlamentino locale, ma non accade solo a Noli; poca gente anche quando minoranza o maggioranza indicono qualche assemblea pubblica. Una cinquantina di persone presenti non sono tante in una città di 2800 residenti, si aggiunga che tra i presenti c’erano proprietari di seconde case che a Noli sono affezionati.
Senza rispettare l’ordine degli interventi, introduciamo quella che per noi è una notizia straordinaria. Carlo Lovisolo, di Finale Ligure, ha ricordato: “L’importanza della biodiversità che si trova nel mancato Parco delle Manie e nel Promontorio nolese…., da Sarzana a Ventimiglia non c’è area che abbia queste peculiarità, sia per il patrimonio botanico, sia della fauna, battiamo il promontorio di Portofino”. Signori chapeau ! Questo tesoro non va soltanto difeso con i denti, tutelato, deve essere veicolato sul fronte della promozione on line e cartacea, fatto conoscere. Quella lucertola che si trova solo in questo territorio, quella flora unica nel Mediterraneo sono un ‘caveau’ eccezionale.
Il tema centrale, ma scontato era tunnel si, tunnel no. Anche se sarebbe stato utile riproporre un paio di servizi di Rai 3 Regione nel periodi in cui la frana bloccava l’Aurelia, costringendo i nolesi diretti a ponente a lunghi tragitti, ad utilizzare l’autostrada al punto che fu l’allora presidente della Provincia Vaccarezza (nonchè componente del Cda dell’Autofiori Spa, privata) a chiedere benefici tariffari per gli utenti residenti a Noli. Vale a dire quando si è di fronte ai disagi, chiusura della vecchia statale, la ‘pancia’ del popolo reagisce in modo meno razionale. Razionale sta per il fatto che hanno ricordato, documentato, approfondito in diversi interventi: non può essere il tunnel voluto da due governi della Regione (di centro sinistra e centro destra) la soluzione ottimale. Semmai, come ha sostenuto il sindaco Pino Niccoli, è utile l’opzione zero, vale a dire mettere in sicurezza l’attuale tracciato. Con una spesa ragionevole ed in tempi altrettanto ragionevoli. L’ha confermato l’ing. Toso: “Il punto fondamentale è mettere apposto Capo Noli. Il progetto di Infrastruture Liguria Spa ci porta ad uno spreco di soldi pubblici, serve invece la messa in sicurezza come si fa per le dighe….certamente qui ci sono anche 6 mila mq sul mare che potrebbe essere recuperati qualora la vecchia Aurelia fosse dismessa e realizzato il tunnel, penso che sarebbe felice Maurizio Bagnasco….Anche a Noli non possiamo dire mai… basta avere l’amico al posto giusto…non sappiamo cosa accadrà alle prossime elezioni del 2018….”.
E l’architetto Giovanni Maina, collaboratore volontario di questo blog, già candidato sindaco, ex presidente regionale di Italia Nostra: “E’ il promontorio più bello e naturalistico della Liguria, superiore al Monte di Portofino, sarebbe un delitto distruggere Capo Noli. Cosa dobbiamo fare per fermare il progetto del tunnel ? Serve la mobilitazione di massa, a Savona c’è stato un’iniziativa popolare positiva per combattere il progetto dell’impianto e stoccaggio di bitume nell’area portuale, sono state raccolte 15 mila firme e un primo risultato c’è stato. A Noli manca obiettivamente la partecipazione della gente”.
A proposito di partecipazione e coesione, il prof. Mario Lorenzo Paggi, moderatore, ex presidente dell’Azienda di soggiorno, ex presidente della Fondazione culturale Sant’Antonio, ha suggerito che “la battaglia, la lotta si può vincere coinvolgendo i comuni del Golfo dell’Isola, cioè Vado, Bergeggi, Spotorno, Finale Ligure, Vezzi Portio, ventimila persone rappresentano una forza politica importante, del resto Capo Noli da lustro a tutto il territorio, caratterizza una vasta fascia della Riviera e dell’entroterra, da qui l’importanza del ruolo dei comuni uniti”.
Tra gli interventi di maggiore spessore qualitativo, sia per i contenuti, sia per le argomentazioni, quello dell’ingegnere torinese, libero professionista, con seconda casa a Noli, Eugenio Giacchino. Ha documentato, con una cartina, l’intensità del rischio frane della varie zone del promontorio. “Il problema reale – ha detto – è l’Aurelia a rischio caduta massi. …La Provincia nel 2002 aveva fatto uno studio e si diceva che con 220 mila euro era possibile riutilizzare la galleria ferroviaria esistente e dismessa. Dal 2011 sono avvenuti quattro movimenti franosi….gli interventi di cui si parla nel progetto contestato indicano delle soluzioni, degli stanziamenti, non possiamo contrapporre un no categorico per la semplice ragione che in qualche modo bisogna affrontare il problema, con raziocinio e pragmatismo. Si può intervenire e scongiurare certe scelte (tunnel) con il piano regolatore, con l’istituto del Parco che copre Capo Noli e scegliere un piano particolareggiato. Purtroppo dobbiamo difenderci dall’accusa di non volere fare nulla; bisogna trovare una quadra diventando propositivi…”.
Già, ma la Regione Liguria, ha fatto rilevare Paggi, già nel 1978 è stata incapace a realizzare il Parco delle Manie, con tutto ciò che avrebbe comportato in termini di tutela, valorizzazione e pianificazione. C’è stato chi come Massimo Pezzani si è detto favorevole all’opzione del riutilizzo della galleria ferroviaria. Chi come Ferrario di Finale Ligure ha parlato di galleria con traffico per la corsia Nord, liberando la corsia mare a pista ciclabile e pedonale, con benefici per il turismo, il commercio.
Il tema dolente delle divisioni in seno al consiglio comunale è stato riproposto, documenti alla mano, dal prof. Paggi: ” Emerge un paese diviso, la minoranza ho votato contro la scelta del Comune di ricorrere al Tar, qui in sala ci sono i consiglieri Fossati e Manzino, possono spiegare, chiarire. Se sono ancora d’accordo di lasciare una possibilità al progetto del Tunnel come traspare dalla trascrizione dei verbali della seduta consigliare in cui la giunta Niccoli aveva affrontato il tema…”.
Ha risposto il candidato sindaco Fossati (Repetto era assente): ” Il nostro non era un assisti al tunnel, ma la proposta di informare i cittadini attraverso la stampa di un pieghevole, chiedere loro cosa ne pensano, consultare la popolazione, dare vita a gruppi di lavoro”. Paggi interrompe: ” Dagli atti leggo che voi avete parlato del tunnel e che possa rappresentare un’opportunità nolese…”. Fossati: ” Non posso rispondere per Ambrogio Repetto, mi auguro di cuore che nel prossimo consiglio comunale si esprimano i rappresentanti di tutti i nolesi”. Paggi: “ Sarebbe interessante rileggere gli atti di due convegni sul Parco della Manie, rimasto al palo, con le posizioni del Comune di Noli “. Niccoli: “Non faccio dietrologie, finchè sono sindaco Capo Noli non si tocca”.
Sul prossimo numero approfondiremo come merita il caso di come si è arrivati al progetto di Infrastrutture Spa, del tunnel, i suoi costi, a chi sono stati pagati e se è vero che la società di progettazione non aveva esperienza in materia di tunnel. Chi ha scelto i progettisti, con quali soldi sono stati pagati. L’avvocato Mattia Menozzi, studio Granara di Genova, ho fatto notare come il progetto risalga al 2011, richiesto da una società mista tra Anas e Regione Liguria; ha messo in risalto il fatto che esistono diverse criticità a cominciare dal complesso di roccia carsica e che il promontorio non risulta mappato. C’è l’incognita degli smottamenti durante lo scavo del tunnel, l’alternativa proposta da Anas e Regione è l’utilizzo ex galleria ferroviaria, ma manca la documentazione necessaria per valutare l’ipotesi. E’ emerso che il sindaco ha dovuto fare ben quattro accessi agli atti per entrare in possesso della documentazione da mettere a disposizione del legale del Comune. Sindaco che si è pure dovuto rivolgere alla Procura della Repubblica. Che il tunnel interessa solo il territorio di Noli. Marco Piombo del WWF, tra i promotori del ‘no alla nuova galleria’ , ha posto l’accento che sono previsti 170 milioni di mc di materiali di scavo e “non sappiamo dove li portino, la destinazione resta ignota”. L’architetto Maina ha svelato che il tecnico del progetto ha dimenticato di valutare l’alternativa nel caso in cui il tunnel sbuchi di zona franosa” e si è detto pessimista sull’esito del ricorso. “Sappiamo come vanno le cose in Italia….”.
Cosa accadrà presumibilmente con la discussione e la sentenza del ricorso al Tar ? Come intende comportarsi la Regione Liguria, le forze di maggioranza ed opposizione, di fronte al no secco, esplicito, della giunta del sindaco Niccoli. Sarebbe stato interessante la presenza istituzionale della Regione e dell’Anas. Una dialettica di confronto non per creare gazzarre, ma perchè ognuno si assuma la sua responsabilità, politica, morale, umana. L’Italia è dilaniata dalle beghe, Noli non ne deve restare vittima anche se ‘gran parte della gente qui è assente, si disinteressa, non è correttamente informata’.
Luciano Corrado
ALCUNI MOMENTI DEL DIBATTITO ED INTERVENTI DA PARTE DEL PUBBLICO PRESENTE