Sul numero di trucioli.it dell’11 maggio abbiamo titolato ? “Quel prete che non aveva una doppia vita. L’insegnamento e l’eredità di don Domenico Damonte….”. Riceviamo e pubblichiamo due lettere di testimonianza e riflessione. La prima di un sacerdote e parroco, la seconda di un ex seminarista ai tempi di don Damonte ‘padre spirituale’ in Seminario.
Caro trucioli.it, ho letto l’articolo sull’addio a don Domenico Damonte dove si ricorda…” e affido all’anima del Signore tutti coloro che mi hanno ostacolato”. Una buona riflessione, soprattutto se affidata al giudizio divino. Spesso io non riesco a capire tanti e perché, tante stupidaggini che ci facciamo gratuitamente a vicenda non rendendoci conto di quanto male possiamo fare. La giustificazione corrente è : “Ma io non volevo, non intendevo fare del male, volevo solo chiarire…”. Comunque dalle testimonianze che l’articolo ha raccolto e pubblicato mi sono reso conto che don Domenico è stato un brav’uomo, onesto e laborioso, educato e rispettoso del lavoro degli altri. Per fortuna l’essere prete non ha rovinato il dono della natura e della educazione della sua famiglia d’origine. Non condivido, invece, la riflessione scritta di Gerry Delfino che chiederebbe che “Tutti i sacerdoti dovrebbero…”; da noi si direbbe: “valli a ordinare al ‘furnasòn’, al produttore di creta”. Tutti perfetti no, sarebbe noioso, tutti alla ricerca del meglio si, soprattutto quando la ricerca è onesta, laboriosa, coerente, senza secondi fini… Si, proprio come ha osservato trucioli: “una persona che non aveva una doppia vita”, prete o non prete. Vorrei trarre questa riflessione per me, per continuare a coltivare la serenità di spirito, non è facile, ma questo traguardo lo devo perseguire, o almeno me lo devo porre come impegno di corsa. Grazie per queste belle riflessioni fatte su un uomo che ha vissuto così a lungo e ha ricoperto tanti servizi pubblici. Il traguardo che ha raggiunto è invidiabile e meritevole di imitazione.
Grazie, don Giacomo.
A trucioli.it. Da figlio spirituale, un sincero e doveroso arrivederci nella casa del nostro Padre celeste, all’ amatissimo Padre don DAMONTE, mitissimo mio padre spirituale e Parroco, dopo mons. G. B. SECONDO. Grazie trucioli, per quello che hai scritto del nostro padre spirituale e, se potessi, direi anche al superlativo tutto ciò che brillantemente hai accennato di monsignor Domenico. Mi auguro che la Diocesi si faccia promotrice della causa di beatificazione e, ne sono certo, non mancheranno né le testimonianze, né i meriti dell’esempio SANTO del Nostro Pastore, di cui rivelo una Sua confidenza: ” (…) non certo butterò alle ortiche la mia talare per una “ pia che ti pia” che mi perseguita…”. Se fossi chiamato a testimoniare, per la Sua causa di beatificazione, in tutta coscienza e sotto giuramento, sono disposto a ripetere e precisare quanto, non credo in modo tanto ermetico o sibillino ho accennato, per dire il mio grazie ed arrivederci a “don” DAMONTE.
Michele Dott. Di Giuseppe, già abogado del Foro di Madrid e di Genova.