Aeroporto di Villanova d’Albenga. La mappa dei conti (fonte Il Sole 24 Ore) indica che il fatturato nel 2011 è stato di 900 mila euro, il totale dei debiti 1 milione 700 mila €, di cui verso gli enti locali 1 milione 400 mila €. Nel 2010 la notizia che sfumata la privatizzazione (Gruppo Orsero) la guida era passata ad una società di autobus (Tpl Linea) . Gli stessi uomini (ora in parte) che guidano il trasporto pubblico locale su gomma. E l’operazione rilancio che fine ha fatto?
Per chi è interessato a rileggere una ‘fiera delle illusioni’ o degli annunci, quasi sempre spot, è utile ripercorre qualche tappa significativa o se volete curiosa, dal 2007 ad oggi. Una mini escursione tra decine di articoli di giornale.
15 novembre 2007- L’aeroporto che piace ai tedeschi. Il futuro del Panero interessa ad una grossa compagnia aerea della Germania. Si tratta della AirOne. Dichiarava l’allora presidente della Provincia, Marco Bertolotto: “Ho incontrato il management della compagnia, proprietaria di un parco di 50 velivoli e operante soprattutto nel nord Europa; sono molto interessati a Villanova. Abbiamo gettato le basi. Nelle prossime settimane è previsto un incontro tra i maggiori azionisti dell’aeroporto con la Regione Liguria per disegnare una strategia definitiva che incentivi ulteriormente il sito aeroportuale”.
28 novembre 2007 – A Loano 2 è nato un comitato apolitico deciso a salvare, ma soprattutto sviluppare l’aeroporto di Villanova. Scendono in campo gli imprenditori locali. Ne fanno parte, tra gli altri, Orsero, Noberasco, Mamberto, Cappelluto, Della Valle. Dichiarava Fiorenzo Timori: “Quanto offriamo è un contributo apolitico e disinteressato al fine di affrontare e risolvere positivamente l’annosa vicenda che interessa il Panero”. Stesso giorno, altri titolone: ” Tedeschi e francesi interessati al Panero. L’offerta più esplicita – stando ad un articolo de La Stampa Savona – è arrivata da un industriale tedesco pronto a sborsare dieci milioni di euro per ottenere la gestione dello scalo, ma i responsabili dell’Ava hanno frenato le avances del teutonico in attesa di stabilire il valore economico del Panero. Ci sono stati contatti anche con gruppi italiani e francesi – dichiara(va) l’allora presidente, Pietro Balestra – , con la costruzione di nuovi hangar ed attività commerciali, attira soprattutto il progetto di sviluppo areo. L’allungamento della pista non deve essere una scusa per giustificare il mancato arrivo dei turisti perchè già adesso possono atterrare a Villanova charter da 120 posti; il problema è che nel ponente ligure non esiste nessuno in grado di riempire un areo con 120 persone. Due anni fa abbiamo provato a far arrivare dalla Scandinavia questo tipo di velivolo, ma gli albergatori non hanno saputo offrire pacchetti all’altezza e la Regione non ha finanziato la percorrenza e così non si è fatto nulla”.
21 dicembre 2008 – Turisti russi e cinesi al Panero. Il presidente di Explora Italia, tour operator di Arcore, dopo una pausa è disposto a tornare a Villanova e portare gruppi di turisti provenienti dall’Europa dell’est e dalla Cina. Questa volta sono in molti, tra politici locali ed amministratori pubblici, a scommettere che si riesca davvero a far decollare lo scalo e portare in riviera un po’ del ricco turismo internazionale.
29 marzo 2009 – Ecco come sarà rilanciato il Panero utilizzando pesci ed insalata. Il progetto di una filiera è stato presentato al recente incontro con i vertici Ava, riscuotendo grandi consensi. La possibilità di sdoganare senza passare per Nizza o da altri aeroporti è un grosso vantaggio per l’intera economia del territorio, annunciava il presidente Balestra.
12 maggio 2010 . Il Sole 24 Ore pubblica i dati del traffico passeggeri di 13 aeroporti dell’euroregione Alpi-Mediterraneo. Nel 2007, Villanova totalizza 22.138, nel 2008 scende a 6.831, nel 2009 passa a 5.444 di cui 3.249 nazionali e 2.195 estero. Il quotidiano economico degli industriali riporta ancora: “…Il Clemente Panero di Villanova sta procedendo alla privatizzazione nella quale sono riposte le speranze di rilancio…. C’è la proposta di acquisto di GF Gruop che fa capo ai fratelli Orsero…ma l’assemblea Ava ha rinviato la decisione sull’offerta….Con la Piaggio, quando avrà ultimato il trasferimento, l’aeroporto potrà avere una valenza industriale o, al massimo, anche nel campo dei voli privati”.
13 luglio 2010 – Aeroporto di Villanova. No all’offerta di Orsero. Sfuma la privatizzazione. Si pensa ad una società che inglobi Ava, TPL e RT. Escono Balestra e Berta, entrano Maricone e Agazzi, presidente e manager del trasporto pubblico locale. L’obiettivo dell’assessore provinciale Paolo Marson è di irrobustire l’Ava utilizzando risorse in sinergia. Una porzione di aree aeroportuali potrà essere utilizzata da TPL Linea quale deposito dei propri mezzi, trasferendoli dall’attuale sede, lontana pochi chilometri. L’aeroporto si sviluppa per circa 97 ettari, solo parzialmente utilizzata per l’attività di volo. Si tratta di aree strategiche per lo sviluppo economico del comprensorio, a pochi chilometri dall’autostrada litoranea e in prospettiva vicine al futuro nodo ferroviario di Albenga al centro di un’importante rete stradale. E’ questo il valore aggiunto che i manager di TPL Linea e RT hanno individuato a livello di opportunità. Considerare l’aeroporto come infrastruttura essenziale per il sistema di mobilità delle province di Savona e Imperia. Un modo per superare il vero problema del Panero- riportava un articolo a firma di Sergio Del Santo – , quello di essere uno scalo senza sufficiente bacino di traffico, stretto tra il Colombo di Genova e l’aeroporto internazionale di Nizza e senza strutture e servizi in grado di attirare potenziali clienti. Ci sono le aree, ma servono soldi per realizzare strutture e servizi, nuovi hangar, allungamento della pista per accogliere vettori più capaci….Bisogna sciogliere l’enigma Piaggio, 150 mila mq che il Demanio ha concesso in diritto di superficie all’azienda aeronautica perchè possa costruirvi lo stabilimento destinato a sostituire quello di Finale Ligure….” .
4 agosto 2010 – La guida unica Villanova- TPL trasporti segna anche una svolta per invertire la rotta sui conti e garantire sopravvivenza, ma soprattutto rilancio. Il 2009 si è chiuso con un passivo di 660 mila euro a fronte di un valore di produzione di 1,2 milioni di euro. I soci in pool per lo più pubblico (88,31%) con le province e camere di commercio di Savona e Imperia, 15 comuni, oltre a Piaggio, EliLiguria International, Riviera Trasporti, Acquedotto S. Lazzaro, Confcommercio, Unione Provinciale Albergatori. Entro il 10 settembre 2010 i nuovi vertici dovranno presentare un piano industriale sostenibile. Parola d’ordine: individuare sinergie fra gomma e cielo. Oggi l’aeroporto perde strutturalmente – dichiarava Maurizio Maricone- 300 mila euro l’anno, secondo le prime stime possiamo risparmiare 200 mila euro, ma occorre incrementare i ricavi. Pensiamo di fornire più servizi di manutenzione e hangaraggio e a modi per captare più traffico”.
23 settembre 2010 – Gli obiettivi concreti nel consiglio di amministrazione: nuova pista e low cost per rilanciare il Panero. Presentato il piano industriale dello Scalo. Il presidente Maricone: ma prima bisogna risanare i conti”. Tra le curiosità indicate dai giornali il boom della business aviaton. Con un incremento del 20 per cento degli introiti. Nei primi sette mesi del 2010 sono stati 990 i passeggeri arrivati con aerei privati , per un totale di 561 movimenti ed un incasso di 250 mila euro.
16 ottobre 2010 – Al Panero la ricapitalizzazione prende il volo con 640 mila euro. Dichiara il presidente Maricone: “La Provincia di Imperia si è anche detta disponibili a eventuali future ricapitalizzazioni. Altri soci come la Provincia e la Camera di commercio di Savona e l’Acquedotto San Lazzaro hanno addirittura chiesto di acquisire le quote che rimarranno disponibili che su su altri soci non esercitano il diritto di opzione”.
16 novembre 2010 – La ricapitalizzazione del Panero è finalmente conciusa, La Provincia di Savona, è di gran lunga il maggiore azionista con il 38 per cento delle azioni. Chiusa questa fase, Ava è a caccia dei finanziatori: servonpo 2,5 milioni in 10 anni. I 650 mila euro sono arrivati ma quasi tutti dalle casse della Provincia di Savona e pochi soci minori. Tra cui l’acquedotto San Lazzaro. C’è stato un parziale disimpegno degli imperiesi e ridotto di altri soci, come il Comune di Alassio. Si parla ora di un finanziamento decennale.
31 maggio 2011 – Alassio, Agostini in campo. Allungare il Panero. E questo per farne un punto di riferimento di tutto il turismo della Riviera. A rilanciare l’idea è – era riportato – il neo assessore al turismo del Comune di Alassio, convinto che lo scalo sia fondamentale per dare un futuro all’economia turistica.
15 giugno 2011 – Con due aerei a elica farò del Panero uno scalo turistico. Progetto di Paolo Basile, tour operator di Imperia. Voli tra Bergamo e Nord Europa, ma bisogna allungare la pista. Comuni e albergatori entusiasti, seppure con cautela
6 luglio 2011 – Da una parte l’aumento di capitale ( l’ennesimo) di 100 mila euro varato dalla Provincia del presidente Angelo Vaccarezza, dall’altra il via libera Enac (ente nazionale per l’aviazione civile) per la concessione ventennale. Via libera dalla Provincia, dopo una relazione dell’assessore Silvano Montaldo. Critiche da Marco Russo del Pd: ” In mancanza di un piano industriale questi soldi servono poco o nulla”. Per Giancarlo Garassino dell’Udc: “Lo scalo è un gioiellino ed i gioielli costa mantenerli, io sono d’accordo a patto che ci sia un progetto e una prospettiva. Un tempo c’erano i voli per Roma tutti i giorni, è vero che non sapevi mai se saresti partito, ma almeno c’erano. E oggi? Non venitemi a dire che possiamo puntare sui voli charter dei tour operator perché qui, a differenza di Cannes dove c’è un altro piccolo scalo, non abbiamo gli alberghi e le capienze adatte per lavorare con i tour operator che vogliono risparmiare su tutto e offrono pacchetti completissimi”. Pdl e Lega Nord hanno invece manifestato pieno apprezzamento al piano di rilancio aeroportuale del presidente Vaccarezza il quale dopo tanti anni ha raggiunto un grande risultato come la concessione ventennale dell’Enac. La prima richiesta risaliva agli anni ’90. A questo punto è un elemento di forza per i piani strategici di sviluppo del Panero.
FOTO D’ARCHIVIO RIPRESE DA UN SERVIZIO DE IL SECOLO XIX DEL 23 SETTEMBRE 2010