L’articolo dello scorsa settimana di trucioli.it, titolato “La cava di Noli e Rigopiano hotel della morte”, a firma di Carlo Gambetta, seguito dalla riflessione in merito a un post del sito ‘Città di Noli’ dell’8 dicembre 2016, a firma di Alberto Peluffo, ex consigliere comunale di centro sinistra, già operatore dell’informazione con il periodico Il Sole (voce della sinistra di Noli e Spotorno), ha provocato interessanti e pacate reazioni sulle pagine di facebook, soprattutto sui temi documentalmente riproposti e sollevati dal comandante Gambetta.
IL PRIMO CONDIVIDI – Non conosco le dinamiche delle politiche nolesi….ne tanto meno della politica…..l’unica cosa che ricordo quando ho visto per la prima volta quel nuovo complesso (realizzato da Liguria 17 ndr), mi è passato un brivido dietro la schiena…ed ironia della sorte ho passato un soggiorno di una settimana in uno di quegli alloggi…sentivo pesantemente la presenza di quella montagna dietro le mie spalle..forse una sensazione psicologica di chi da giovane vedeva e sentiva i massi rotolare..chissà….Giovedì ho incontrato con un mio amico, ma lo accompagnavo solo dopo un altro mio appuntamento nel savonese, un architetto per un parcheggio sotterraneo a Sanremo…..poi ho fatto vedere a questo amico, con un passaggio veloce a Noli, gli effetti della costruzione di un parcheggio sotterraneo, e dei drammi psicologici che essi hanno creato, che sono molto maggiori di quelli materiali . Questi purtroppo sono solo di quelli che lo subiscono e non si vedono, ma chi se ne frega, vero?…..neanche se mi pagassero oro parteciperei o sosterrei un progetto di questo tipo “nella nostra terra”…gli speculatori vanno pigliati a calci nelle parte anteriori, non in quelle posteriori…non hanno ancora capito che non si può svendere il territorio per gli interessi solo di alcuni. L’ambiente e le città sono beni di tutti e vanno tutelati e conservati per le future generazioni….Sono certo che con le moderne tecniche costruttive tutto si riesce realizzare, ma quando abbiamo manomesso abbiamo manomesso tutto un equilibrio naturale che ha trovato assestamento in milioni di anni e che continua a rimodellarsi secondo le esigenze della natura…ricordiamoci che noi siamo ospiti del pianeta non i padroni…. Gente che pensa di arrivare a pochi metri dalla spiaggia direttamente in macchina ed è pronta a pagare a peso d’oro un servizio tale….E’ ora di cambiare ed investire in altri sistemi. Io vorrei arrivare in spiaggia, finché il buon Dio mi darà la possibilità, con le mie gambe…
Giovanni de Carli (geometra)
IL SECONDO CONDIVIDI – A colpo d’occhio una delle osservazioni più “a tutto tondo” e condivisibile che io abbia mai letto su questa pagina Facebook dedicata a Noli. C’è tutto ciò che è fondamentale: riferimento ad una geologia territoriale giovane ed instabile che non consente continue manomissioni e di cui nessuno ha saputo o voluto mai tener conto, citazioni di interventi cardine e simbolici di tali manomissioni già avvenute e anche (forse) in procinto di avvenire, implicazioni psicologiche, tecniche, finanziarie ed altro su lavori privati, ma a forte impatto pubblico, in corso d’opera, anzi in corso di “ristagno d’opera”. Mi pare si adombrino anche quei limiti di capacità amministrative e politiche che non hanno mai saputo porre un freno alla speculazione, da un lato, e comprendere quale tipo di sviluppo giusto e razionale sarebbe stato da perseguire per una città come Noli, dall’altro.
Alfredo Garbarino
IL TERZO INTERVENTO – Ho appena scoperto di essere un “esponente della lista civica Salviamo Noli”. Brutta cosa, quando si riduce l’informazione in trucioli.
Alberto Peluffo
L’ineffabile prof. Alberto Peluffo si duole che in una didascalia scritta in fretta (un errore umano e corretto nell’immediatezza di internet) abbiamo riportato della sua appartenenza alla lista civica ‘Vivi Noli’ (quella vincente del sindaco Niccoli), mentre Peluffo è stato eletto in consiglio comunale nel 2004 con ‘Noli che cambia’ centro sinistra, sindaco Ambrogio Repetto. Peluffo non rieletto nel 2009, sempre con Repetto sindaco e non si è presentato nel 2014 con la vittoria per 7 voti del dr. Pino Niccoli, grazie al dichiarato sostegno di Gambetta ex sindaco per tre mandati (1975-’90).
Il prof. Peluffo non risponde invece al contenuto dell’articolo di Gambetta e al commento del coordinatore del blog. Preferisce esibirsi con una derisione che di spiritoso non ha nulla verso un blog di volontari che a Noli, anche questa settimana, ha già superato le 849 visualizzazioni (mentre scriviamo) e molti articoli, soprattutto di Carlo Gambetta come documenta il ‘contatore’, superano i tre zeri. Non è poco in una cittadina dove chi si espone è una netta minoranza. Ancora meno chi ha il coraggio delle proprie azioni. La nostra scelta informativa non è la rincorsa a vendere più copie e cavalcare il mercato pubblicitario per far cassa, oppure la ricerca di scoop o delegittimazione degli onesti. E’ il racconto, spesso documentato di fatti e misfatti, con i nostri limiti. Il dovere del giornalista e non solo, di informare i cittadini in modo che ognuno possa trarne le conclusioni. Non siamo della stoffa dei cortigiani, dei compiacenti, di chi non osa contrastare il potere di turno. Non soffriamo la sindrome del narcisismo.
Peluffo ha scelto di deridere chi non è stato condannato per diffamazione, non fa sconti a chi non ha saputo porre un freno al declino di un borgo ricco di storia, di avi che si sono fatti onore e che hanno vissuto la civiltà dei valori. Una città che non meritava la dissennata speculazione, né chi l’ha benedetta pure col silenzio, come nel caso del mega complesso di Liguria 17, con il sindaco Repetto, i suoi fans, tra cui l’ieratico Peluffo sconsolato “dall’informazione che si riduce in trucioli” per una didascalia sbagliata e corretta che lo includeva nella lista di Niccoli alla sua seconda esperienza di sindaco ed apprezzato medico di famiglia. Peluffo che può andare orgoglioso di ‘Noli che cambia’, dal lontano 2004. I risultati del semina ? Ai nolesi che pagano le tasse, ai proprietari di seconde case tartassati e in paziente attesa almeno di parcheggi, ai turisti più sensibili alle aree verdi, ai giovani laureati e diplomati in cerca di lavoro oltre i confini, agli operatori commerciali spremuti dalla crisi e dalla concorrenza, lasciamo volentieri trarre tutte le conclusioni. (l.c.)