Un innocente condannato, un ragazzo d’oro, ricco di affetto, tenerezza, bontà, intelligente e buono, se n’è andato per sempre. Diego Scrivano ha lottato, sperato, gioito, pianto, non poteva pensare che il destino ingrato, il Padreterno, lo volessero in cielo a far compagnia ai tanti angeli che come lui popolano il ‘celeste’. Una vita spezzata, forse per un pallonata in faccia durante il gioco tra amici.
Diego aveva 14 anni, ha frequentato le elementari nel paese natio, poi le medie e due anni fa i primi campanelli di allarme, nulla lasciava tuttavia presagire l’inizio di un calvario senza fine, allucinante, con il tragico addio. I genitori, papà Remo Scrivano, agente immobiliare a Loano, mamma Marina, casalinga, non si sono risparmiati e non hanno risparmiato per aiutare, in una logorante e disperata altalena, il loro immenso tesoro. Hanno girato il mondo, da un luminare all’altro. Da un centro specializzato all’altro. Il male maledetto e inesorabile era iniziato in bocca fino a raggiungere estremi laceranti. Se la speranza è l’ultima a morire, la scienza a volte può fare miracoli. E’ con questo stato d’animo, tra ansie e patemi, che hanno cercato di accompagnare fino all’ultimo il loro ragazzo. Non potevano rassegnarsi. Negli ultimi mesi persino gli insegnanti delle medie all’insegna del volontariato raggiungevano Balestrino, l’abitazione della famiglia Scrivano, per impartire le lezioni. Quasi a voler dire: forza Diego, ce la fai, non perdi neppure l’anno scolastico. Ti vogliamo tutti bene, non sei solo, il tuo cuore continuerà a palpitare per la felicità di tutti. Vincerai tu.
Gli Scrivano sono persone molto conosciute e stimate nel comprensorio loanese. Il nonno di Diego, Ugo Scrivano, ha gestito per molti anni un avviato negozio di frutta e verdura nella centralissima via Cesarea, coadiuvato dalla moglie Mafalda e dalla nuora. Il figlio è un apprezzato mediatore immobiliare in via Delle Caselle, la zona del mercato settimanale. Fino all’ultimo si rifiutavano di immaginare che Iddio li volesse privare della loro creatura per la quale avrebbero offerto la loro vita. Con papà e mamma hanno sofferto la primogenita Irene, i nonni, gli zii Rosalba e Gino, amici e conoscenti, gli insegnanti, i compagni di scuola di Diego.
I funerali, domenica 20 novembre, alle 15, nella parrocchia di Sant’Andrea. “Non fiori, ma per espressa volontà dei famigliari le offerte raccolte durante la funzione saranno devolute per l’Associazione Medici del Sorriso Onlus”.