Uno degli eventi dedicati recentemente alla promozione ed alla tutela della figura della donna ed ai suoi valori é stato l’incontro su “Nalda Mura, un donna amica di Albissola“ svoltosi il 21 novembre ad Albissola Marina, a cura del “Circolo degli Artisti” per la “Giornata contro la violenza di genere”, nell’ambito delle iniziative della “Consulta del Volontariato” per la “Settimana dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.
di Federico Marzinot

L’artista della ceramica Adamo Monteleone – iniziatore dell’evento a seguito delle sue ricerche su Nalda Mura – e lo studioso della ceramica e della Resistenza Federico Marzinot, spesso in rapporto con Nalda Mura, hanno documentato, con la collaborazione di Antonio Licheri, presidente del “Circolo degli Artisti”, e dell’artista della ceramica Tommaso Ilardi, come Nalda Mura abbia dato un preciso contributo alla promozione dell’immagine di entrambe le Albisole e delle vicende dell’arte e della ceramica in tale contesto.
E’ stato pure dato ampio spazio al rapporto di Nalda Mura con Savona – da studentessa, poi nella Resistenza con il fidanzato Aldo Ronzello, “Elle”, e nelle successive sue prime esperienze giornalistiche, allora unica donna in tale professione nel savonese – e, più avanti nel tempo, pure con Genova e con Arenzano, come critico d’arte e, con il marito Giorgio Sguerso- pure lui giornalista – anche come promotore di iniziative culturali.
A Savona, nel 1939, nell’ultimo suo anno alle Magistrali, Nalda Mura e tutte le sue compagne di classe scrivono al Preside dell’istituto chiedendo il reintegro nell’incarico della loro insegnante di Latino e Storia Adele Migliau, ebrea, allontanata dalla scuola a seguito delle leggi razziali.
Seguirà una severa ramanzina del Preside a tutta la classe e l’individuazione di Nalda Mura e delle sue compagne come persone non allineate. L’insegnante di -Religione don Pino Cristoforoni verrà pure allontanato dall’incarico, per aver espresso il proprio rammarico per il provvedimento contro Adele Migliau, che morirà poi in un lager. Insegnante a Millesimo, Nalda scrive insieme a Ronzello– a sua volta antifascista già al liceo “Chiabrera” di Savona, nel gruppo dell’amico Carlo Russo – per il giornale clandestino “Risorgimento Liberale”, fa da staffetta per le formazioni partigiane, nasconde Ronzello. Il pomeriggio del 25 aprile 1945, a Savona, Aldo Ronzello viene colpito a morte da un cecchino mentre sta appendendo sul muro dello “angolo degli studenti” il primo manifesto di Savona liberata.
Dopo il 25 aprile a Genova il quotidiano “Il Secolo XIX” assume la denominazione “Il Secolo Liberale”, gestito dal Partito Liberale, e Nalda Mura scrive da Savona i suoi primi articoli per questa testata. Nel giugno 1946 la vecchia proprietà riprende il controllo della testata, con il titolo “Il Secolo XIX Nuovo”, e Nalda Mura viene licenziata perchè, come lei ricordava, “un giornale indipendente non voleva un esponente liberale”.
Viene poi chiamata a fare parte della redazione savonese de “Il Corriere del Popolo”, il “quotidiano indipendente di informazioni” con sede a Genova, in edicola il 17 giugno 1945, fondato e diretto da Arrigo Ortolani, già redattore de “il Giornale di Genova”, poi nella Resistenza, in seguito direttore del “Corriere Ligure – Quotidiano di informazioni a cura del P.W.B.” (il quotidiano degli Alleati) con sede a Genova, in edicola dal 3 maggio al 15 giugno 1945.

Per la pagina savonese de “Il Corriere del Popolo”, Nalda Mura cura la cronaca giudiziaria e poi anche la critica d’arte – “i numei maestri furono lo scultore Nanni Servettaz ed il critico d’arte Emilio Zanzi, il primo testo lo dedicai alla mostra delle fabbrice ceramiche di Albisola tenutasi nel 1948 nella sede del Comune di Albissola Marina”.
Nalda Mura farà parte della redazione savonese de “Il Corriere del Popolo” sino alla cessazione delle pubblicazioni del giornale il 30 marzo 1954, per il fallimento del gruppo editoriale di cui faceva parte, mentre, invece, la testata aveva successo. Sempre unica donna giornalista nel savonese, Nalda collaborava in quegli anni con l’Ansa, “La Gazzetta del Popolo”, “Il Giornale dell’Emilia” diretto da Giovanni Spadolini, la Rai.
Dal 24 luglio al 24 agosto 1954 Albisola Superiore, Albissola Marina e Savona sono sedi del “Premio Nazionale Albisola per la Ceramica 1954”, promosso dalla “Azienda Autonoma di Soggiorno delle Albisole” presieduta da Costantino Barile. E’ uno dei primi eventi ceramici di respiro nazionale del secondo dopoguerra, con sezioni dedicate, rispettivamente, a vasi, statue, pannelli (pensando all’arredo urbano o di ambiente), opere di Istituti e Scuole d’arte, (per la promozione di giovani ceramisti): 160 opere, 63 delle quali da nove Istituti d’arte da varie regioni.
La giuria, composta da Giulio Carlo Argan, Raffaele De Grada, Mario Gambetta, Cesare Ghiglione, Arturo Rosso, Emilio Zanzi, assegna il Primo Premio a Sandro Cherchi, di Torino, per i vasi; Adolfo Merlone, di Castellamonte, per la scultura; alla Scuola Statale d’Arte di Bologna.

Sono presenti, fra le altre, anche opere di Antonia Campi, G.B. De Salvo, Agenore Fabbri, Lucio Fontana, Emanuele Luzzati, Torido Mazzotti, Giuseppe Migneco, Ivos Pacetti, Lina Poggi, Mario Porcù, Mario Rossello, Eliseo Salino, Manlio Trucco. Rappresentanti del Governo, del Parlamento, amministratori locali ed altre autorità intervengono all’inaugurazione della mostra alla Villa Gavotti, ad Albisola Superiore.
Un ampio catalogo documenta l’iniziativa e propone testi di Costantino Barile sulla storia della ceramica ligure del passato e dell’età contemporanea. I quotidiani liguri, lombardi, piemontesi e la stampa locale dedicano servizi al Premio. Nalda Mura é la segretaria del Comitato organizzatore, braccio destro di Costantino Barile, e cura l’ufficio stampa dell’evento assieme a Tullio d’Albisola. E’ da quella positiva esperienza che prende definitivamente corpo, affermandosi poi nei nei decenni successivi, ad Albisola, Savona, Genova e poi anche ad Arenzano l’immagine di Nalda Mura critico d’arte – la sua cronaca delle arti é presente ogni settimana su “La Gazzetta del Lunedì”, a Genova , molto seguita dalle gallerie d’arte -, giornalista d’arte, testimonial d’Albisola a Genova, promotore di iniziative quali, ad Arenzano, l’Associazione “Amici di Nastrè” e nel 1999, “Florarte”, da allora annuale, primaverile mostra-mercato ed esposizione di florovivaismo nel giardino dell’ottocentesca Villa Negtrotto Cambiaso. Evento importante di quella favolosa estate del ‘54 ad Albisola saranno anche gli “Incontri internazionali della ceramica”, presso la fabbrica Mazzotti, poi portati alla X Triennale di Milano, per l’intervento di Lucio Fontana.
Federico Marzinot
