Gaza- Dove fanno il deserto, lo chiamano pace. Evviva gli ‘ amici di Israele’, ‘pacifisti’ con orgoglio. Da RaiNews:I due bambini uccisi da drone israeliano raccogliendo legna per scaldarsi. Lo riporta la Protezione Civile palestinese. Al Jazeera: oltre 70mila i palestinesi uccisi nei raid Idf dal 7 ottobre.Una delegazione dell’Onu ha visitato la parrocchia di Gaza.
Bezalel Smotrich, il ministro israeliano, che sostiene il governo di estrema destra Netanyhau, sparerebbe ai bambini: “Mi offro volontario come boia”. Il ministro delle Finanze “orgogliosamente omofobo“. Per lui, Gaza non è un dramma umanitario ma un’occasione da brochure immobiliare.
E’ locuzione tratta dall’Agricola dello storico romano Tacito, nella quale si denunciava l’ipocrisia di coloro che, dopo aver devastato e distrutto un territorio, si presentavano come portatori di pace.
La locuzione calza a pennello con l’odierna situazione di Gaza dove, oltre al tragico bilancio umano di oltre 67.000 (gli ultimi dati si avvicinano a 70 mila ndt) morti (circa il 70% civili tra i quali oltre 20.000 bambini!), siamo di fronte ad una catastrofe di proporzioni bibliche. Migliaia di persone risultano ancora disperse e probabilmente sono sotto le macerie dei quartieri bombardati dagli Israeliani.
Il 78% del patrimonio edilizio è distrutto o danneggiato e vi sono 40 milioni di tonnellate di macerie che richiederanno almeno 10 anni per essere smaltite.
Solo 13 dei 36 Ospedali e solo 62 dei 179 centri sanitari sono ancora parzialmente operativi, ma mancano forniture mediche e gli impianti per la depurazione dell’acqua.
Il 98,5% dei terreni coltivabili è distrutto, così come il 70% delle serre e l’80% dei pozzi d’acqua.
Per la rete viaria sono circa 3.400 i chilometri di strade distrutte, danneggiate o non accessibili. Più di mezzo milione di Palestinesi sta morendo di fame, perché le tonnellate di aiuti sono ben al di sotto dei bisogni, entrano 750 tonnellate al
giorno ma ne servirebbero almeno 2.000 al giorno.
Sono quasi 1.500.000 le persone che vivono nelle tende e necessitano di un r i f u g i o d ‘ e m e rg e n z a i n v i s t a
dell’inverno.
