Le elezioni regionali del 2025 hanno segnato un momento di riflessione per Fratelli d’Italia e per la leadership di Giorgia Meloni. C’è un’altra curiosità che molti cittadini non conoscono e La7 documenta nei Il talk show di prima serata. Il confronto tra quando dichiarava la presidente del Consiglio quando era all’opposizione dei governi che si sono succeduti negli ultimi 10 anni e ora alla guida del paese. In ben 11 punti cruciali ripeto l’esatto contrario.
Un esempio per tutti, tra le tematiche più popolari, Meloni:“…le accise che causano il caro benzina vanno abolite.... ” Oppure l’abbassamento dell’età pensionabile. Ora si prevede un aumento graduale a partire dal 2027 a causa dell’adeguamento alla speranza di vita, con un salto totale di tre mesi dal 2027 al 2028 (dopo l’abrogazione di Quota 103). La pensione di vecchiaia richiederà 67 anni e 3 mesi nel 2028, mentre la pensione anticipata richiederà 43 anni e 1 mese di contributi (per gli uomini).
𝗙𝗿𝗮𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗱’𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗻𝘀𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶 𝟮𝟬𝟮𝟱: 𝗶𝗻 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮 𝗱𝘂𝗲 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝘃𝗼𝘁𝗶.
Nonostante il partito resti formalmente il primo nel centrodestra in molte aree, i dati reali mostrano un calo significativo dei voti assoluti rispetto alla tornata del 2020.
In alcune regioni, FdI ha perso quasi il 50% degli elettori, e in altre il crollo ha sfiorato i due terzi, segnalando una diminuzione della fiducia verso il governo e la sua presidente del Consiglio.
Secondo l’analisi pubblicata da Affaritaliani:
– Veneto: da 1.263.919 voti nel 2020 a 607.220 nel 2025 → –52%
– Puglia: –33,4% rispetto alla precedente tornata
– Campania: –16,8% di voti assoluti
– Totale nelle tre regioni: –732.824 voti → –47% complessivo
Questi dati, pur in un contesto di affluenza più bassa, indicano una perdita netta di consenso popolare, soprattutto nei territori dove FdI aveva investito in propaganda e presenza istituzionale.
Il messaggio degli elettori?
– Il calo non è solo numerico, ma politico e simbolico: gli elettori sembrano aver punito la distanza tra promesse e risultati, soprattutto su temi come sicurezza, lavoro e sanità.
– In Campania, dove il governo aveva puntato tutto su Caivano come “simbolo della rinascita”, FdI è finita dietro persino a Forza Italia, segno che la propaganda non ha convinto.
– Il risultato è un campanello d’allarme per Meloni: la fiducia non è eterna, e il consenso si guadagna con i fatti, non con i post.
Il futuro del centrodestra
– Mentre Forza Italia cresce (+28,3%) e il PD tiene, FdI e la Lega mostrano segni di affaticamento, con la Lega che ha perso il 47% dei voti rispetto al 2020.
– Il centrodestra resta maggioranza in molte regioni, ma la leadership meloniana non è più intoccabile.
– Il rischio? Un centrodestra frammentato, dove la fiducia verso Giorgia Meloni non è più scontata.
Il talk show condotto da Giovanni Floris ha messo a confronto i dati. Purtroppo la stessa informazione non è stata data ai telespettatori delle TV della famiglia Berlusconi, né sulle tre reti RAI.

2/DAL MENSILE ‘LA VEDETTA’ PERIODICO POLITICO CULTURALE

