La Stampa- edizione di Cuneo- ha dato notizia che il futuro della ferrovia Ceva-Ormea si muove su due binari paralleli: mantenere vivo il «Treno Storico di Natale» (annunciato e poi soppresso per l’8 dicembre) e richiesta, sempre più urgente, di certezze sulla riattivazione del servizio passeggeri con un costo stimato di 20 mln.
Per il traforo Armo-Cantarana, oltre alle promesse del ministro Salvini, impegnatissimo per il Ponte di Messina, ci sono quelle del sottosegretario ligure ai Trasporti, Rixi. Pubblichiamo le 6 osservazioni al VIA presentate da privati, enti, associazioni e delle province di Imperia e Cuneo. Le ultime notizie, da Roma, informano che il progetto definitivo dell’opera ha ricevuto l’approvazione in linea tecnica dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, atto che ne convalida la fattibilità ingegneristica. Ora l’ultimo passaggio necessario è l’attivazione della procedura di finanziamento per l’intervento, il cui costo previsto supera i 500 milioni di euro. Lo scorso luglio l’opera era stata inclusa tra gli interventi prioritari del Decreto Infrastrutture. Tale inclusione aveva confermato lo stanziamento delle risorse necessarie all’interno del Contratto di Programma ANAS 2021–2025.

FERROVIA CEVA-ORMEA– In Consiglio regionale, alla consigliera Giulia Marro (Avs), la Regione ha risposto confermando la disponibilità a sostenere la continuità dell’iniziativa turistica, attiva dal 2016, qualora il Comune vorrà confermare l’iniziativa. Sul servizio passeggeri, l’assessore al Turismo Paolo Bongioanni ha spiegato che Rfi sta ultimando l’analisi degli interventi necessari alla riattivazione della linea per il 2028. Una promessa accolta positivamente, ma che non scioglie le tante incognite aperte.
Secondo le amministrazioni locali, infatti, occorre distinguere nettamente tra il piano turistico e quello del servizio pubblico. Il treno storico di Natale rischia di fermarsi, con la conclusione del progetto Pnrr «Borghi e castelli lungo la ferrovia del Tanaro», che finora lo ha sostenuto economicamente. Per garantirne la continuità, spiegano i sindaci, serve un sostegno strutturale.

Ancora più complessa la partita del trasporto passeggeri ordinario. Come ricorda il sindaco di Ormea e presidente dell’Unione Montana, Giorgio Ferraris, dopo i lavori preliminari avviati da Rfi nella primavera del 2024, il cantiere si è fermato. Da qui la decisione di scrivere a Regione, Rfi, Longitude Holding e Agenzia per la Mobilità Piemontese per chiedere una riunione «con tutti gli attori interessati», per avere informazioni chiare. Il ripristino della linea, stimato in circa 30 milioni di euro, comprende interventi impegnativi: il rifacimento di alcuni ponticelli, un’importante opera sul ponte del Tanaro, la messa a nuovo dei passaggi a livello e dei sistemi di segnalamento. «Passato più di un anno da quelle comunicazioni – ricorda Ferraris – e non abbiamo aggiornamenti».
Intanto si continua a investire sulle proprie stazioni. A Ormea l’edificio ospita anche l’ufficio turistico e a credere nel ritorno del treno, considerato un servizio essenziale dopo anni di criticità del trasporto su gomma.
Il sindaco Ferraris: “Apprezziamo l’impegno della Regione sia per i treni turistici che per il servizio pubblico. Ma abbiamo bisogno di sapere quando partiranno i lavori e quali strumenti saranno messi a disposizione per mantenere anche l’utilizzo turistico della ferrovia».
Se la Cuneo-Saluzzo-Savigliano con Arenaways ha ripreso a correre da 10 mesi; la storica linea della val Tanaro resta per ora un’attesa sospesa tra l’impegno politico e lo stanziamento, necessario pare ovvio, di 30 milioni.
TUNNEL CANTARANA (ORMEA) E ARMO
Il 17 novembre 2025 La Stampa dava notizia che “con l’assessore Marco Gabusi, il direttore Bruno Ifrigerio e Claudio Scajola, sindaco di Imperia e presidente della Provincia, vicepresidente nazionale Anci, c’è statp un aggiornamento e confronto sui lavori della statale del Colle di Nava che unisce i nostri territori». Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha raccontato l’incontro – l’altro giorno – con l’ex ministro sulla situazione della statale 28, che collega l’alta val Tanaro e l’entroterra di Imperia. Con i problemi di adeguamento e messa in sicurezza che da più di trent’anni riguardano l’arteria tra le due regioni e province confinanti.
IL TRAFORO – «Abbiamo sostanzialmente fatto il punto – ha spiegato l’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti, Marco Gabusi -. Ogni parte ha portato le proprie riflessioni e abbiamo condiviso le richieste formulate al ministero, quando ha avviato le audizioni delle Regioni sulle priorità per le opere». Gabusi ha proseguito: «Il traforo di Armo-Cantarana, compreso nella variante ligure di Pieve di Teco, è un percorso avviato, ma abbiamo rimarcato con Scajola che avere la galleria, senza però aver risolto anche gli storici nodi critici tra Ceva e Nucetto, a Cave di Bagnasco e Isola Perosa di Ormea, in terra cuneese, non sarebbe una risposta ai problemi di sicurezza e adeguamento della strada alle reali necessità del traffico». Ed è qui che si era arenato il dialogo con l’Anas. E dire che ai tempi del governo Conte-Salvini 1, l’allora ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, riuscirì a conquistare titoloni sui media locali (per la cronaca escluso Trucioli.it): “E ora partiamo con il tunnel, mancano solo alcuni passaggi…”.
Valutazione d’impatto ambientale- Il ministero dell’Ambiente ha «in istruttoria tecnica» la richiesta di Valutazione d’impatto ambientale sul progetto definitivo del tunnel, presentata l’8 maggio 2025 (scadenza delle osservazioni il 4 agosto 2025). I costi di progetto saliti, 4,7 milioni (sic), «sono stati interamente finanziati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – si legge su Oti Piemonte, che monitora le opere –fondi stanziati tramite un contratto tra Anas e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT). I fondi coprono la fase di progettazione, ma l’opera necessita ancora di essere inserita nei piani di finanziamento governativi per la realizzazione. Per la realizzazione degli interventi i finanziamenti sono dunque interamente da reperire». La variante si sviluppa su 9,3 km, prevalentemente in versante ligure. Nel Cuneese c’è la porzione tra lo sbocco del traforo a Cantarana di Ormea e l’innesto finale sulla sede esistente della statale 28.
VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE – OSSERVAZIONI


2/Osservazioni del Signor EDOARDO MARGALLO, in data 31/07/2025
3/Osservazioni dell’Associazione WWF Italia – Sezione Liguria, in data 30/07/2025
4/Osservazioni della Provincia di IMPERIA, in data 24/06/1015
5/Osservazioni dell’Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime, in data 24/06/2025
6/Pareri trasmessi dalla Provincia di Cuneo espressi dal Settore Tutela del Territorio, dal Settore Gestione Risorse del Territorio – Ufficio Acque e dal Settore Lavori Pubblici – Ufficio Programmazione, in data 28/07/2025- ( Vedi…. il testo contenuto in 12 pagine)
OSSERVAZIONI DELLA PROVINCIA DI IMPERIA
[ID: 13933 / WEB-VIA-VIAVIA100000094] Procedura di V.I.A. ai sensi dell’art.23 del D.Lgs. 152/2006 integrata con la Valutazione di Incidenza di cui all’articolo 5 del D.P.R. 357/1997, e Verifica del Piano di utilizzo in sito delle
terre e rocce da scavo ai sensi dell’art. 9 del D.P.R. 120/2017. Progetto Definitivo S.S. 28 “del Colle di Nava” Variante di Pieve di Teco – Ormea con traforo di valico Armo – Cantarana.
Con riferimento alla nota pervenuta dal MASE al prot. Gen. N. 14850 del 05/06/2025 relativamente a quanto in oggetto e presa visione della documentazione di cui al link inviato con la suddetta nota; tenuto conto delle indicazioni contenute nel vigente Piano territoriale di coordinamento provinciale, approvato con Deliberazione Consiglio Provinciale n. 79 del 25/11/2009;
si esprime il seguente parere:
– il tracciato era già individuato nella tav. 48 “Mobilità” del vigente P.T.C.P. come “Viabilità principale di relazione con l’esterno-progetto” con una indicazione che di massima ripercorre il tracciato previsto nel progetto in esame in conformità agli obiettivi ivi previsti;
– i contenuti e le previsioni progettuali non comportano evidenti difformità o criticità rispetto alle indicazioni contenute nel Quadro Strutturale del P.T.C. provinciale vigente, con particolare riferimento alle proposizioni aventi efficacia di prescrizione ivi contenute.
Si rimarca tuttavia che, il soggetto attuatore dovrà prestare particolare attenzione a eventuali interferenze che potessero manifestarsi, in particolare rispetto alle tematiche attinenti le aree di pregio naturalistico, di tutela idrica, di recupero e valorizzazione della rete viabilistica e sentieristica connessa allo sviluppo turistico della zona, e comunque ai contenuti del Quadro Strutturale del P.T.C. provinciale che si intendono integralmente richiamati.
Per quanto attiene all’effettuazione della Valutazione di incidenza del progetto che interessa i siti della rete Natura 2000, nel territorio della Provincia di Imperia, la competenza risulta della Regione Liguria ai sensi della l.r. 28/2009 art. 9 comma 1 lett. b), salvo diverse valutazioni degli Enti competenti.
Per quanto attiene il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica ex art. 146 D.Lgs. 42/2004, nel territorio della Provincia di Imperia, la competenza risulta della Regione Liguria ai sensi della l.r. 13/2014 art. 6 comma 1 lett. a)-b), salvo diverse valutazione degli Enti competenti.
Per quanto attiene la viabilità provinciale si rimarca la necessità di valutare attentamente le eventuali possibili interferenze tra il tracciato di progetto in corrispondenza della Galleria Trovasta 2 passante al di sotto della Strada Provinciale n°85 di Trovasta.
Risulta inoltre necessario porre la massima attenzione nella progettazione degli svincoli tra la Strada Statale in progetto e le Strade Locali esistenti nell’ottica di una eventuale successiva presa in carico da parte della Provincia all’interno del proprio demanio stradale.
Distinti saluti. Il Funzionario Delegato
Ing. Fulvio MODUGNO
