Si legge su il Giordale del Piemonte e della Liguria il 30 dicembre 2024: Il progetto “REMIRA” riguarda la riqualificazione dell’area T1 di Ceriale, con l’intento di trasformare la zona in un polo di sviluppo urbano integrato, sostenibile e al servizio della comunità.
di Luciano Corrado

“La proposta prevede la costruzione di 169 appartamenti distribuiti su sette palazzine, con spazi dedicati a parcheggi, aree verdi e servizi. Un elemento importante è la destinazione del 22% degli appartamenti al settore turistico, attraverso la creazione di 20 unità in Residenze Turistico-Alberghiere (RTA), come richiesto dall’amministrazione comunale. Al piano superiore, sarà realizzato un ristorante e ci sarà una piscina pubblica, un campo da paddle e una struttura sanitaria territoriale che sarà gestita tramite un bando pubblico, seguendo il modello di centri salute presenti in altre località della provincia di Savona.
Inoltre, il progetto prevede la nuova sede e il comando della polizia locale, contribuendo così alla modernizzazione e funzionalità dei servizi urbani. Durante la presentazione, il sindaco Marinella Fasano e il vice sindaco Luigi Giordano hanno sottolineato come l’operazione mira a soddisfare l’interesse pubblico, garantendo nuovi servizi per la comunità. Il progetto punta anche sulla sostenibilità ambientale e sulla piena integrazione con il tessuto urbano di Ceriale, con l’intento di migliorare la qualità della vita dei residenti. L’amministrazione comunale intende accelerare l’iter amministrativo per avviare i lavori al più presto, con l’obiettivo di completare la riqualificazione entro il 2026.
In precedenza si poteva leggere: “…..Il recupero dell’area, studiato e curato dalla proprietà Rush Srl e che vedrà coinvolto nella fase di sviluppo del progetto di investimento l’asset manager Finint SGR tramite il Fondo Aurelio…..La commercializzazione del nuovo complesso residenziale Emys è stata affidata a Gabetti Home Value – divisione del Gruppo Gabetti specializzata nel processo di intermediazione di grandi cantieri e frazionamenti – insieme a Fondocasa Agency- divisione Cantieri di FCgroup Holding S.p.A.
E ora che siamo a fine 2025? Da chi è stato acquistato il complesso? Dall’integrazione, parrebbe, di nuovi soci nella stessa Rush Srl. ? A seguire tutte le trattative con l’amministrazione comunale c’è la Remira Srl. E’ suo il patinato depliant illustrativo. Come si presenterà il complesso a fine lavori. C’è un’importante novità rispetto al passato e che sta provocando le immancabile polemiche, in questo caso dell’ex vice sindaco Luigi Giordano che si trova ‘retrocesso’ a capogruppo della minoranza dopo essere stato ‘sfiduciato’ dallo stesso sindaco Marinella Fasano e dalla maggioranza dei consiglieri del suo gruppo. Una ripetizione e una premessa. Giordano non avrebbe vinto le elezioni se non avesse candidato sindaco la Fasano che, a sua volta, non ricoprirebbe il ruolo di primo cittadino senza la forza elettorale di Giordano che aveva rinunciato a favore della Fasano grazie ad un’intuizione vincente. Non poteva inizialmente immaginare che la destra si dividesse in tre gruppi regalandosi una inevitabile sconfitta.
E gli scenari dei futuro governo alla prossima tornata elettorale? Non pare difficile immaginare che per Giordano è finita l’aspirazione al governo della città, che avrà ancora più difficoltà della volta precedente a rafforzare la lista di candidati con un promettente seguito elettorale. Come non pare difficile immaginare che la destra non ripeterà più l’errore di spaccarsi. E potrebbe puntare su un mandato bis della Fasano purchè dimostri di essere allineata con chi esercita il potere a livello regionale. Non si dimentichi che la spartizione dei sindaci delle città (Ceriale inclusa) viene decisa con largo anticipo dalle segreterie dei partiti e dai loro ‘comandanti in capo’.
Un solo esempio, non unico ben inteso, quando accadde nella vicina Loano. Inizialmente il centro destra sembrava sostenere una candidata del ‘comandante’ Angelo Vaccarezza (all’epoca nelle truppe di Toti presidente). Lo scacchiere finale ha avuto una svolta. Vaccarezza che puntava in silenzio tattico su Luana Isella (sarebbe stata la prima donna sindaco della città) ha dovuto capitolare. Il sindaco, per accordi regionali, spettava alla Lega di Salvini e da qui Luca Lettieri, provenienza dalla destra destra e che ora si trova a suo agio con la destra destra, ma questa volta, quella di Salvini che i commentatori politici indicano come l’esponente più a destra del governo Meloni. Il generale Vannacci, tifoso della Xª Flottiglia MAS è tenuto finora in disparte, utilissimo alle ultime elezioni europee. Ceriale, per un certo periodo, è stato feudo di Vaccarezza, poi disarcionato da eventi e tradimenti vari.
Tornando alla sorte della T 1, per i cerialesi ed il suo futuro, assai più pregante ed interessante, c’è stata una svolta. Positiva? Non ha dubbi il sindaco, i consiglieri che le sono rimasti fedeli, i tre gruppi della ex minoranza, ora in maggioranza. Mentre ‘peste e corna’ arrivano da Giordano e C.
L’ultima trattativa in ordine di tempo della futura destinazione destinazione del maggiore complesso residenziale realizzato in Liguria nell’ultimo decennio, lascia presupporre che si sia ‘iniziato daccapo’. La novità delle novità è la realizzazione di un hotel, 4 stelle, 30 camere, tutti i servizi di comfort annessi. Resta la Residenza Turistica Alberghiera (25-30 camere). Gli appartamenti (bilocali e trilocali) scendono da 169 (all’inizio si parlava persino di 190) a 140.
Che Ceriale, con l’industria turistica primo traino economico della città, abbia bisogno come il pane di avere almeno una struttura alberghiera di qualità (a fronte delle due e mezzo attuali, con pochi posti letto), chi lo disconosce come priorità è probabile che abbia qualche problemino nella pianificazione economico-sociale quanto a priorità. Aver rinunciato a locali destinati a poliambulatorio e sede dei vigili urbani è stata una grave miopia. E’ aver abdicato ad altri interessi meno nobili socialmente? Forse si dimentica che nel primo accordo di programma la proprietà di era opposta con fermezza ad una destinazione alberghiera tradizionale proposta dal Comune che sui avvaleva di tre consulenti ufficiali. Che tuttavia concordavano su un aspetto. Non si può imporre un albergo a 4 stelle nel contesto turistico della cittadina, ovvero un ritorno economico per chi investe. Non è casuale la crisi e le chiusure di hotel lungo la fascia costiera da Varazze a Ventimiglia. Non è casuale che non ci siano investitori, almeno in provincia di Savona, per realizzare nuove strutture alberghiere. Chi, in passato, sosteneva che ‘seconde case ed alberghi’ si sarebbero bilanciati favorendo lo sviluppo in termini economici e qualitativo è stato smentito sotto ogni aspetto. Anzi l’investimento immobiliare (seconde case) ha preso un sopravvento tale da ‘uccidere’ sia in termini di turismo di qualità (anzi sempre più dequalificato e ora pure seconde case affittate a posti letto) a discapito di investimenti alberghieri.
Da qui la scelta della nuova giunta Fasano ha una logica e non solo. E non è difficile prevedere che la Regione acceleri l’esame complesso e di conseguenza i tempi per usufruire del complesso residenziale nella rinnovata visione della sua destinazione finale.
C’è una tema, una priorità di cui si parla poco. Anzi c’è la conferma che siamo al palo. Si tratta del Puc, strumento vitale ed indispensabile, per una saggia e ‘produttiva’ visione del futuro. Tra programmazione e pianificazione del territorio. Un Puc che come aveva scritto Trucioli.it, intervistando l’allora sindaco Luigi Romano (Giordano vice sindaco, già allora ‘indigesto’ al sindaco: ‘Lui fa politica al bar, io non conto le ore in ufficio, alla scrivania…’) poteva essere già discusso e varato in consiglio comunale “con la fine del mio mandato” (Romano). Invece nulla. E tutto tace, maldestramente sottovalutato tra le priorità.
Altra priorità (forse già fuori tempo massimo) sarebbe stata quella di affrontare il futuro e ciò che resta dell’economia agricola-floricola. A fronte della scomparsa di agricoltori e di una produzione sempre più depressa. Resiste, si direbbe, un manipolo di resilienti. Fino a quando? Con quale coinvolgimento per le generazioni a venire. Non si contano più i fertili terreni abbandonati. Ormai in netta minoranza rispetto a quelli coltivati. Come affrontare la realtà e con quali prospettive concrete? Le amministrazioni comunali che si sono succedute quale visione e quale supporto hanno dato al mondo agricolo cerialese? La giunta ha in programma incontri con le tre associazioni di categoria, ascoltare quantomeno i bisogni più urgenti.
Da ultimo il futuro dell’ex ‘Colonia Veronese’, un cadavere in attesa che qualcuno lo soccorra. La proposta che si fa strada nella giunta Fasano è quella di trasferirvi il Municipio, in modo da riunire tutti gli uffici (Polizia locale inclusa). L’attuale sede è del tutto inadeguata, alle prese con i suoi limiti. Da qui l’obiettivo di acquisto e ristrutturazione. L’atto di indirizzo è già ‘passato’ in giunta e serve una variante urbanistica.
Quale priorità avrà la strada panoramica finora rimasta nel ‘cassetto’. Quale aspettative per il ‘progetto Fresia’ nell’area di ponente? Un capitolo aperto in attesa di un accordo in salita con le Ferrovie. Per Ceriale la realizzazione del progetto (tra cui un hotel a 4 stelle, un ‘porto canale’ rappresenterebbe un ulteriore volano all’economia turistica senza altre alternative.
Ceriale che non da oggi, per la T 1, come per altre temi di importante impatto socio-economico, avrebbe fatto una scelta ‘saggia’ verso il suo futuro, affidarsi a consulenti con una preparazione ed esperienza a livello nazionale. A loro affidare quale fossero le scelte strategiche, quali le priorità, quali reali aspettative sul piano economico, come e dove indirizzare le scelte che avrebbero fruttato maggiori garanzie e più sicurezza nell’affrontarle, senza disperdere le risorse in soluzioni utili, ma non determinanti, in una visione futura della città. E’ vero ci sono pur sempre le ‘scelte politiche’, ma avrebbero bisogno di essere ‘confortate’ da suggerimenti, pareri, studi, approfondimenti, su una scala che va oltre l’amministrazione contingente. E gli esempi, in Italia, in Europa, nei paesi più progrediti ci sono. Anche nel suo piccolo, Ceriale necessità per il suo domani, ‘cure da cavallo’, affidate a chi sa ‘volare in alto’, oltre alla pur ‘buona amministrazione’ per chi ha le capacità sul campo e va accompagnato a non prodigarsi un ‘voli pindarici’.
Luciano Corrado.
