E’ passata quasi sotto silenzio. Sui media locali solo poche di righe. Il tracciato a monte dei binari, per Ceriale, possono rappresentare almeno tre importanti criticità. Se la perdita della stazione ferroviaria è un ‘mal comune’ con altre cittadine, rappresenta un’eccezione unica il rischio che corre il parco acquatico Le Caravelle per l’attrazione turistica e i posti di lavoro.
Nelle osservazioni dell’amministrazione comunale (due pagine di cui Trucioli.it ha pubblicato il testo integrale in attesa di approfondire) si evidenzia la vulnerabilità dei servizi turistici strategici. E qui veniamo a quello che non può non essere considerato un vero e proprio allarme seppure preventivo. Leggiamo: “Si esprimono forti preoccupazioni per i possibili danni ai pozzi a servizio del parco acquatico Le Caravelle che si sviluppa in parte su terreni di proprietà del Comune”.
E ancora: “il danneggiamento o l’interruzione della risorsa idrica essenziale per i parco comporterebbe una forte ricaduta sull’attività dello stesso. Poiché il parco acquatico è un elemento chiave nella promozione di Ceriale e per l’indotto turistico locale. Un danno simile si tradurrebbe in una conseguente ricaduta negativa sul turismo locale. Si richiedono specifiche garanzie e monitoraggi per preservare la funzionalità di questa struttura”.
E si potrebbe aggiungere che, da maggio a settembre, oltre al numero delle presenze, ovvero di chi usufruisce e frequenta il parco (c’è un servizio bus dalla stazione di Albenga, oltre a bus turistici provenienti da altre province e regioni), ci sono i posti di lavoro, per giovani in particolare. Parliamo di 30 bagnini, 3 manutentori, 7 itineranti. Si aggiunga il personale (una trentina) occupato nel ‘Caravelle Parco Village‘, casette e bungalow in legno o muratura, ristorazione e bar.
Nessun titolo sui media e non parliamo di allarme destituito di fondamento. Poco o nulla, a meno che non ci siano sfuggite, le prese di posizione dei rappresentanti delle istituzioni, dei partiti, di quella politica che, come abbiamo già messo in chiaro, è schierata, da destra a sinistra, dai tre maggiori sindacati, dalle associazioni di Categoria (Coldiretti esclusa). Il silenzio stampa ha avuto riflessi, a quanto pare, anche sui ‘frequentatori del mondo social’ con i commenti.
Ci sono pochi dubbi, tra l’altro, che il ‘parco acquatico’ sia solo un interesse che riguarda la comunità e l’economia turistica di Ceriale. E’ un’attrazione. I frequentatori turisti – residenti inclusi – arrivano anche da altre località e paesi della Riviera. Insomma un indiscusso valore aggiunto. Come spiegare allora quello che appare un diffuso disinteresse per la sorte delle ‘Caravelle’. Più che disinteresse è la disinformazione galoppante. Che non sono notizie distorte, è il silenzio.
Provate a cliccare sui motori di ricerca: Ceriale, ferrovia a monte, criticità per il parco Le Caravelle. IVG.it. E’, vale la pena ricordarlo, il quotidiano on line della provincia che si è conquistato il primato di lettori-visualizzazioni (siamo sui 100 mila), di cui beneficia la voce incassi da pubblicità (Le Caravelle sono promozionate per tutta la stagione di lavoro).
Evidentemente prevale, per l’allarme di Ceriale, una ‘deformazione o sottovalutazione professionale’. Non c’entra l’allarmismo. Basterebbe leggere quanto ha scritto, per conto dell’Amministrazione civica, il 31 ottobre 2025, l’arch.Diego Rubagotti (Lavori Pubblici). Dobbiamo ammettere che solo dopo aver letto le ‘osservazioni’ del Comune ci siamo resi conto del rischio che corre l’industria turistica delle ‘Caravelle’. Fino a quel momento Trucioli.it si era soffermato, approfondendo con le nostre umili forze e considerazioni, tre problematiche.
La rinuncia ‘forzata’ alla stazione ferroviaria che significa raggiungere quella comprensoriale di Borghetto S.Spirito (solo treni regionali) a 5,7 km. Oppure la stazione vera e propria (le altre sono fermate) a Bastia di Albenga (8.9 km, rispetto ai 6,2 tra le stazioni esistenti.
I rischi che corrono la Riserva naturale regionale di Rio Torsero e la sorgente del ‘Cuore’ (NON CITATA NELLE OSSERVAZIONI DEL COMUNE) che ha un’importanza rilevante per l’approvvigionamento delle acque potabili della popolazione residente nel periodo auto-inverno, ovvero di bassa staguione. Sorgente citata nelle osservazioni dell’Ufficio Ambiente e Arpal della Regione Liguria e che purtroppo, ci ripetiamo invano, pochissimi cittadini hanno letto e sembrerebbe ‘ignorate’ dalle amministrazioni civiche (lasciamo perdere i partiti e i loro rappresentanti nelle istituzioni). Chi ha interesse può districarsi tra le 48 pagine (vedi…..) corredate di grafici e dati ufficiali.
Le osservazioni del Comune, del 31 ottobre 2025, rimarcano “la forte preoccupazione per le interferenze idrogeologiche generate dalla realizzazione della Galleria Croce. Si focalizza in particolare sui possibili danni ai pozzi a servizio delle attività economiche locali, soprattutto alle aziende agricole (Nota umoristica, se sorgeranno problemi li risolveranno la CIA agricoltori e Confagricoltura Liguria che sono schierate per i binari a monte)”.
L’approfondimento dell’arch. Rubagotti rimarca che “lo scavo in sotterranea, che attraversa un’area di complessità idrogeologica con formazioni carsiche, potrebbe alterare le false acquifere, a danno delle aziende agricole presenti sul territorio”.
Da qui la richiesta delle compensazioni, ovvero somme per “completare ed estendere a tutto il territorio comunale l’acquedotto irriguo, in parte già presente ed ottenere a titolo gratuito l’uso dell’acqua per le aziende agricole che dovessero subire un danno a causa dei lavori e del nuovo assetto idrogeologico per almeno una ventina d’anni…” Tali richieste si affiancano alla proposta di riutilizzo a fine agricoli delle acque drenate dalle gallerie”.
C’ il capitolo molto dolente della perdita della stazione ed anche su questo aspetto stupisce il totale disinteresse di chi ha attività turistiche, commerciali. Citano un elemento per tutti. Nella stagione balneare la stazione di Ceriale è utilizzata da centinaia di viaggiatori, in prevalenza giovani, che raggiungono soprattutto le spiagge libere che la città offre.
Se le categorie economiche e l’opinione pubblica di Ceriale stanno zitte, almeno si può leggere nelle osservazioni “che la dismissione dell’impianto ferroviario esistente rappresenta una criticità strategica di primaria importanza….e la ferrovia costituisce un fattore fondamentale per il turismo sostenibile. La soppressione della fermata rischia gravemente di isolare Ceriale dai flussi turistici che utilizzano il treno, con conseguenti ricadute sull’economia locale (commercio, ristorazione, bar, settore balneare). Il rischio è un isolamento territoriale (Come negarlo? ndr). Isolamento aggravato dal fatto che se si verificasse un’interruzione dell’Aurelia a Capo Santo Spirito (negli anni è già avvenuto ndr) acuisce tutte le problematiche di viabilità”.
Da qui la richiesta di ” riconsiderare e prevedere la realizzazione di una nuova fermata ferroviaria per tutelare l’interesse della comunità. In accesso di accesso, con accresciuto rischio di isolamento devono essere previste soluzioni e opere compensative includendo un progetto strutturale per il potenziamento del trasporto pubblico su gomma verso le nuove stazioni limitrofe”.
Inconseguenze degli scavi e galleria si pone il problema della movimentazione di grosse quantità di materiale. Milioni di metri cubi. Se in parte potranno essere utilizzati per il ripascimento del litorale, generano un impatto logistico. Decine di camion che dovranno attraversare le vie cittadine. C’è l’aspetto anche della dispersione di polveri e particolato che incidono sulla salute delle persone. “Pertanto l’analisi del materiale è cruciale”.
LA NOTA DI ARPAL E UFFICIO AMBIENTE REGIONE A PROPOSITO DI ACQUE E SORGENTI- Si fa infine presente che gli allegati (Planimetrie di localizzazione dei punti di monitoraggio da Tav. 1 a Tav. 6) nominati non sono
raggiungibili (dal sito MASE Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali – Progetto Definitivo “Raddoppio
della linea Genova – Ventimiglia, tratta Finale Ligure Andora, si raggiungono solo dei fogli Excel privi di
dati). Pertanto non è possibile valutare la localizzazione dei punti di monitoraggio della matrice in
discussione. Si richiede pertanto di rendere possibile l’acquisizione digitale della sopra citata documentazione onde completare la valutazione. E PER LA SORGENTE ‘CUORE’: in previsione di eventuali interferenze con alcune delle sorgenti presenti lungo il percorso dell’opera, si dovrà presentare un documento in cui si illustrano le opere di mitigazione
previste. Ciò sarà indispensabile nel caso tale eventualità si dovesse concretizzare nei confronti delle sorgenti ad uso umano (come per esempio nei confronti della sorgente denominata “Cuore” ubicata nel Comune di Ceriale, nominata nella documentazione esaminata, che risulta di fondamentale importanza per l’approvvigionamento delle acque potabili per tutti gli abitanti di Ceriale).
