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Liguria e Basso Piemonte

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Il ricordo da Savona. Luzzatto e la grande moralità. Animatore con Burzio e Trivelloni della Sinistra Indipendente


E’ mancato a Genova all’età di 90 anni Giunio Luzzatto, professore universitario specchiata figura di socialista d’antico stampo.

 di Franco Astengo

Giunio Luzzatto è stato anche professore di Analisi Matematica dell’Università di Genova

I giornali lo ricordano specificatamente come assessore regionale alla cultura nella giunta Mori, primi anni’90.

Giunio Luzzatto va ricordato però prima di tutto come un socialista capace di contrapporsi con grande fermezza alla deriva clientelare che il PSI aveva subito in Liguria con l’avvento di Alberto Teardo: conclusasi con l’arresto di Teardo in quel momento ex-presidente della Regione e candidato al Parlamento (giugno 1983) e poi condannato per concussione ed altri reatiione assieme ai sodali con i quali aveva conquistato l’egemonia nel PSI ligure.

Giunio aveva combattuto una dura battaglia nel partito fin dalla metà degli anni’70 fino a convincerlo ad aderire alla rottura verso Craxi realizzata nel 1981 dal gruppo che faceva capo a Tristano Codignola (scomparso proprio nei giorni in cui fu consumata l’uscita dal PSI) che comprendeva Franco Bassanini, Elio Veltri e altri e che sfociò nell’adesione alla Sinistra Indipendente.

In Liguria la Sinistra Indipendente rappresentò, assieme al Pdup, il punto di riferimento politico di una “questione morale” condotta in anticipo rispetto a “Tangentopoli” : Giunio fu l’animatore di questa iniziativa assieme a Giovanni Burzio e a Carlo Trivelloni intesi come protagonisti di un’area politica diffusa e culturalmente di grande spessore.

Giunio fu poi eletto in Regione Liguria nelle liste del PCI con le elezioni del 1985 e confermato nel 1990, quando – appunto – svolse l’incarico di assessore.

Personalità di altissimo livello culturale e di grande moralità si era dedicato molto ai problemi dell’Università e più in generale della scuola e -ancora – ai temi istituzionali di cui era cultore nel senso della difesa della centralità delle assemblee elettive contrastando qualsiasi segnale di deriva personalistica e autoritaria.

Davvero è il caso di dedicare a Giunio un pensiero quale protagonista per un lungo periodo della parte migliore della nostra vita pubblica e di esempio di grande rigore nell’esercizio delle funzioni istituzionali.

Franco Astengo


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F.Astengo

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