Il sindaco Scajola:”Per attaccare me si danneggia l’immagine della città. La verità smentisce la presenza della criminalità organizzata”. L’ex poliziotto e tenace consigliere di opposizione replica: Scajola legga bene la relazione della Dia e che riguarda anche Imperia, non solo la provincia”.
DA IMPERIA POST 27 GIUGNO 2025 –Vertice sulla sicurezza, interviene il sindaco Scajola: “Mie parole chiare, fondate su dati. Città di Imperia è in una situazione migliore di molte altre riguardo a criminalità organizzata”. E ancora: “Se qualcuno pur di attaccare me distorce fatti, piega parole e danneggia l’immagine della città, siamo di fronte a problema di qualità del dibattito pubblico”.
Dopo l’intervento di questa mattina, nel quale il Prefetto Valerio Massimo Romeo precisava, a proposito delle parole rilasciate dal sindaco Claudio Scajola durante il Vertice Provinciale sulla Sicurezza dello scorso 23 giugno, che si trattava di dichiarazioni relative alla sola città di Imperia, arriva anche il commento dello stesso Primo Cittadino.
Scrive il sindaco Scajola: “Meritano di essere lette con attenzione le parole del Prefetto di Imperia, che pochi minuti fa ha voluto fare chiarezza sulla questione della lotta alla criminalità sul nostro territorio. Una questione che esige serietà, responsabilità istituzionale e non certo le derive a cui abbiamo assistito in questi ultimi giorni.
La mia posizione è nota, limpida e l’ho ribadita ancora pochi giorni fa in Consiglio Comunale. La riporto testualmente: ‹‹Imperia è in una situazione migliore di molte altre città d’Italia, direi da sempre. Sul piano della criminalità organizzata, questa è una provincia tra le meno esposte e nel caso specifico la città di Imperia, anche attraverso le verifiche che abbiamo fatto con le diverse consultazioni, si trova in una situazione privilegiata, ma che dobbiamo ben sempre guardare con attenzione››.
Parole chiare, fondate su dati e confronti con chi opera quotidianamente sul campo. Nessuna negazione, nessuna sottovalutazione. Solo la fotografia di una realtà che, pur con le dovute cautele, presenta elementi migliori rispetto ad altri contesti.
Se poi qualcuno, pur di attaccare il sottoscritto, sceglie di distorcere i fatti, piegare le parole e persino danneggiare l’immagine della città, allora siamo di fronte a un problema serio di qualità del dibattito pubblico e del modo, scorretto e irresponsabile, con cui alcuni intendono la propria partecipazione alla vita democratica.
Ringrazio il Prefetto per il suo intervento, che ha il merito di riportare la discussione su quel piano di verità e serietà dove dovrebbe sempre restare“.
ARTICOLO DEL SECOLO XIX DI IMPERIA-SANREMO


Un fulmine a ciel sereno negli ambienti politici e mediatici francesi. e la presidente di France Télévisions (azienda che gestisce il servizio pubblico radiotelevisivo in Francia e nei territori d’oltremare francesi), Delphine Ernotte, sono stati arrestati lunedì 30 giugno a Marsiglia, secondo informazioni diffuse dall’AFP. Questo provvedimento rientra in un’inchiesta giudiziaria sull’organizzazione di diversi eventi a Nizza nel 2023.Il caso riguarda lo Junior Eurovision Song Contest, tenutosi nella città della Costa Azzurra e trasmesso da France Télévisions, nonché il Summit sul clima di Nizza, in parte organizzato dal quotidiano economico La Tribune. In totale, dieci persone sono state convocate per questa vasta procedura, tra cui Jean-Christophe Tortora, presidente di La Tribune. Le indagini sono state inizialmente avviate a Nizza, prima di essere trasferite alla Giurisdizione Specializzata Interregionale (Jirs) di Marsiglia, competente in materia di criminalità finanziaria. Diverse fonti vicine al caso hanno sollevato sospetti sulle condizioni di aggiudicazione degli appalti e su possibili conflitti di interesse nell’organizzazione di questi due eventi.
