Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Cappuccini liguri in provincia di Savona. La storia di antichi conventi


In Liguria la presenza cappuccina (OFM, francescani minori) è animata da 12 fraternità attive e racconta la sua storia anche attraverso 19 conventi dove non è più presente una fraternità religiosa.

di Ezio Marinoni

Spotorno antico convento dei Cappuccini

Nella nostra regione i primi Frati Cappuccini arrivano intorno al 1530 e trovano ospitalità presso l’Ospedale degli Incurabili di Genova (1); pochi anni dopo vengono chiamati a prestare la loro opera presso l’Ospedale di Pammatone (2). Non è questa la sede per trattare un così vasto argomento, che ha visto assurgere la figura di Ettore Vernazza, sull’esempio di Santa Caterina da Genova (Caterina Fieschi Adorno).

Nella provincia di Savona sono oggi attivi tre conventi cappuccini.

Savona. Per quanto riguarda il capoluogo, ho già raccontato la storia ed il presente del convento dei cappuccini che sorge in via San Francesco d’Assisi 15, strettamente correlato alla vita cittadina.

Il 6 febbraio scorso ho descritto il convento, che ospita ogni anno un premio letterario (Trucioli, n. 73, anno XIII): https://trucioli.it/2025/02/06/il-convento-dei-cappuccini-di-savona-e-le-tele-dellallegrini-premio-letterario-in-memoria-del-missionario-umberto-vallarino/; il 24 ottobre 2024 ho dato la parola allo scrittore e poeta locale Giuseppe Cava, per rievocare questo luogo nella vecchia Savona (Trucioli, n. 59 anno XIII):https://trucioli.it/2024/10/24/io-turista-e-scrittore-al-colle-dei-cappuccini-fra-le-mani-un-prezioso-libro-di-giuseppe-cava-beppin-da-ca-che-descrive-la-vecchia-savona/

Alassio- I Cappuccini giungono in questa località alla fine del Cinquecento, richiesti dalla popolazione locale e dalle autorità civili, si insediano presso una chiesetta intitolata alla Madonna del Soccorso. Il loro convento viene costruito nel 1593, grazie a una donazione. Viene ampliata la chiesa, consacrata nel 1615 e dedicata all’Immacolata Concezione. A seguito della soppressione napoleonica, con il Decreto Imperiale del 13 settembre 1810, il convento è requisito dal Demanio e i Cappuccini vi ritorneranno solo il 27 novembre del 1817. I frati svolgono una preziosa opera di assistenza nel corso delle epidemie di colera del 1837 e del 1854, ricevendo il plauso delle autorità. Nel 1866 arriva la nuova soppressione, l’edificio conventuale è abbandonato e poi demolito. Dal 1903 al 1932 la chiesa viene officiata dai Cappuccini esiliati dalla Corsica. Negli Anni Trenta del secolo scorso prende avvio la costruzione di un nuovo convento, che è tuttora sede di fraternità; nel 1972, infine, si costituisce la parrocchia di Santa Maria Immacolata. Il complesso si trova in piazza San Francesco.

Info e contatti: www.parrocchiacappuccinialassio.it

Loano- L’erezione del convento è deliberata fin dal 1609, ma la sua costruzione inizia soltanto nel 1650, in località “Le Gazzelle”. Nel 1810, espulsi i frati, il convento viene trasfor­mato in ospedale militare. Tramontata l’epoca napoleonica, il 2 giugno 1816 i Cappuccini fanno ritorno al loro chiostro, assai rovinato. In forza delle leggi del 1855 il Comune di Loano diventa proprietario del convento; nel 1864, si delibera di ridurlo a scuole pubbliche e i frati devono di nuovo andarsene: al posto dell’antica chiesa e convento, demoliti, si ricava una piazza. Monsignor Giuseppe Valerga (3), patriarca latino di Gerusalemme, dona un terreno per fabbricare un nuovo convento; con questo e altri appezzamenti nelle adiacenze, si ottiene l’area necessaria allo scopo. I lavori, iniziati nel 1873, terminano l’anno successivo. Nel 1878 vi si apre il piccolo Seminario Serafico, trasferito nel 1893 a Campi. Nel 1935, in aggiunta a quelli di Campi e Finalmarina, viene aperto nuovamente il Seminario, che rimane attivo fino al 1973. Il Vescovo di Albenga – Imperia erige la chiesa in parrocchia nel 1978, l’attuale complesso sorge in via dei Gazzi 5.

Info e contatti: https://mariaimmacolataloano.weebly.com/

Oltre ai sopracitati, in provincia di Savona vi sono altri tre complessi francescani minori, non più officiati come conventi dell’Ordine.

Finale Ligure- Sul luogo di un’antica pieve, forse risalente ai primi secoli della cristianità, nel 1585 viene fondato il convento, presso la chiesa dei Ss. Nazario e Celso. Distrutta quest’ultima nel 1628, sorge l’attuale chiesa, in via Brunenghi 12. Passato il convento alla Provincia di Milano, nel 1713 ritorna a quella ligure, quando la Repubblica di Genova riscatta il Marchesato di Finale dal dominio milanese. Nel 1925 vi viene aperto il Seminario Serafico. Recenti lavori hanno riportato in luce, sotto il pavimento della chiesa attuale, i resti dell’antica pieve e di abitazioni di epoca romana. In conseguenza di questi lavori la chiesa e le adiacenze hanno subito un totale rifacimento e una nuova sistemazione.

Quiliano- Su un terreno offerto nel 1575 dal signor Galeazzo Pertusio viene posta la prima pietra del convento. La chiesa è consacrata, il 15 ottobre 1588, da Mons. Pietro Francesco Costa, Vescovo di Marianna (Corsica). Chiuso in seguito alla soppressione napoleonica, si riapre nell’ottobre 1816. Dopo l’incameramento dei beni ecclesiastici (1855) un gruppo di benefattori ne tratta l’acquisto; ma le trattative falliscono e il convento passa al Comune, che lo adibisce a uso scolastico. Ridotto in condizioni fatiscenti, si iniziano le pratiche per la riconsegna ai Cappuccini. Soltanto nel 1926, grazie a un encomiabile slancio della popolazione locale, si riprendono le pratiche per il riscatto, che stavolta si concludono in senso positivo.
Il convento, che si trova in via del Convento 30, oggi non ospita più fraternità e la sua cura è affidata al Terz’Ordine Francescano.

Varazze- Nel 1603 un gruppo di varazzesi avvia una pubblica sottoscrizione per la costruzione di un convento per i Cappuccini; nel Capitolo Provinciale del 1609, l’Ordine delibera la sua erezione. Il beneplacito delle autorità arriva il 17 giugno 1610, i lavori per la costruzione hanno inizio verso la fine del 1613. La soppressione napoleonica allontana i Cappuccini da Varazze per quasi otto anni. Il 21 agosto 1818 vi rientrano con la condizione di occuparsi dell’istruzione pubblica, aprendo scuole. Espulsi di nuovo nel 1866, il convento passa al Municipio che, nel 1872, smembra l’orto per erigervi un grande edificio per le scuole civiche, affidando la direzione ai Salesiani. Nel 1894 Mons. Luigi Ceruti, fratello del Vescovo di Savona, acquista il convento per restituirlo ai Cappuccini. Nel  1974 esso è affidato “ad tempus” alla cura dei Cappuccini di Alessandria; oggi è curato degli Araldi della Buona Novella. Il complesso si trova in via San Francesco d’Assisi 8.

Dei dismessi conventi di Dego e Spotorno (4) rimangono soltanto sbiadite fotografie in bianco e nero.

Ezio Marinoni

Note

1) L’Ospedale degli Incurabili, fondato da Ettore Vernazza nel 1499, era detto anche Ospedale dei Cronici o Ospedaletto e sorgeva nel quartiere di Portoria, in Salita Piccapietra; per circa quattro secoli, sino agli Anni Venti del Novecemto, ha fornito assistenza ai malati cronici e mentali.

2) La storia dell’Ospedale di Pammatone inizia nel 1422, quando il notaio Bartolomeo Bosco decide di acquistare tre case nell’omonimo vico; una volta ristrutturate, vengono adattate ad ospedale per sole donne, intitolato alla “Beata Vergine della Misericordia”. Tra il 1966 e il 1974 il Comune di Genova costruisce sulla sua area il Palazzo di Giustizia, impegnandosi a salvare il settecentesco cortile, il colonnato e lo scalone monumentale.

3) Giuseppe Valerga (Loano, 9 aprile 1813 – Gerusalemme, 2 aprile 1872) è stato il primo Patriarca Latino di Gerusalemme ad insediarsi nella sede apostolica, ricostituita da Papa Pio IX nel 1847.

4) Nel 1617, a seguito di un’istanza presentata dalla cittadinanza di Spotorno al Capitolo Provinciale dei Cappuccini del 1608, è avviata la costruzione di un convento, con il concorso economico di un benefattore. Con la soppressione napoleonica i frati devono partire, fanno ritorno nel 1823 su decisione del Re Vittorio Emanuele I, dopo un’udienza concessa all’Arcivescovo di Genova e al Vescovo di Savona – Noli. Nel 1866 il convento è nuovamente abbandonato, successivamente sarà adibito a ospedale, a giardino d’infanzia e a colonia marina.

A Dego c’era il convento e la chiesa dei Cappuccini

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Ezio Marinoni

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