Due Fondazioni bancarie a confronto per stanziamenti annuali a favore del territorio. Fondazione Carige, Fondazione De Mari (ex Carisa) Savona. La prima ha in programma di erogare 3,5 milioni per l’imperiese, la secondo oltre 3 milioni per il savonese.
Sarebbe utile conoscere-confrontare i contributi (a fondo perso, spese finanziate e agevolazioni varie) della Fondazione San Paolo di Torino per le province di Genova, La Spezia, Savona, Imperia.
Dalle parole del presidente Cuocolo, nel corso della Conferenza Stampa, tra le priorità, è stato indicato anche l’entroterra. Miracolo? Economicamente, ripetiamo da anni, più ‘povero’, bisognoso, in costante agonia anagrafica e non solo. Con il clamoroso e indegno (per le mancate promesse del ‘rilancio di Monesi turistica’, estate e inverno). La Fondazione Carige aveva erogato 900 mila euro (?) per la nuova seggiovia (inaugurata nel dicembre 2008). Non ne siamo certi. C’era anche di mezzo la ‘centralina’ di Mendatica, distrutta dall’alluvione come quella di Monesi. L’impianto della seggiovia, costato 3.196.742,97 euro, finanziato sia con i fondi della Comunità Europea – di cui al Docup obiettivo 2 sottomisura 3.3.A “Infrastrutture Turistiche” – sia con i fondi della Amministrazione Provinciale di Imperia, ed è curato dalle Alpi Liguri Sviluppo e Turismo srl (in seguito sciolta con omertoso passivo).
Non c’erano altri soldi per prolungare la seggiovia come era la ‘vecchia signora’. Nel 14 giugno 1954 inaugurata con i soldi dei fratelli Galleani, banchieri di Alassio, imprenditori immobiliari, oltre a agenzia viaggi. Una seggiovia gemella è ancora in ‘salute’ e funzione nel comprensorio di Merano. Quella di Monesi era la più lunga d’Italia. Secondo le stime approssimative aveva trasportato almeno 20 milioni di ‘passeggeri’.
Dichiarava il presidente della Provincia (1° dicembre 2008) Gianni Giuliano: ‘L’inaugurazione del nuovo impianto rappresenta un traguardo importantissimo per quanto riguarda il turismo e il rilancio del comprensorio di Monesi. Il nuovo impianto è un investimento fondamentale per lo sviluppo dell’entroterra, nel quale abbiamo creduto sino in fondo, e per il quale abbiamo lavorato alacremente. Ringrazio pubblicamente la società Alpi Liguri Sviluppo e Turismo che ha saputo abilmente mediare l’intera operazione tra la Provincia e i proprietari dei terreni interessati dagli impianti di risalita, e ringrazio tutte le autorità locali che hanno appoggiato l’iniziativa. La nostra speranza è che la nuova seggiovia e le opere collaterali indispensabili per garantire l’attività sciistica abbiano tutte le carte in regola per riportare Monesi tra le mete sciistiche degli appassionati liguri e piemontesi degli sport invernali’.
E poi. ‘Non dimentichiamo che Monesi è collocato in una posizione a dir poco privilegiata e caratteristica: si scia a pochi chilometri dal mare. Il nostro impegno sarà anche quello di garantire, assieme agli altri enti coinvolti, tutte quelle attività indispensabili per rendere fruibile il nuovo servizio. In programma c’è anche l’utilizzo delle nuove opere durante la stagione estiva. Le attrattive naturalistiche di Monesi e del suo comprensorio sono di prim’ordine, e suggeriscono lo sviluppo del turismo anche nei mesi più caldi’.
2/Presentazione del nuovo Documento programmatico pluriennale (DPP) della Fondazione Carige, valido per il prossimo quadriennio 2025-2028 anche nel territorio della provincia imperiese.
Il Presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola – dopo aver sottolineato l’importanza e la costanza della Fondazione Carige nel sostegno finanziario alla realizzazione di iniziative e di progetti con finalità sociali sul territorio imperiese, vagliate dall’apposito Tavolo tecnico di coordinamento – ha ceduto la parola a Lorenzo Cuocolo, Presidente della Fondazione, che si è soffermato sulle linee strategiche adottate dai nuovi organi di governo della Fondazione, insediati negli scorsi mesi.
“Innanzitutto ci sarà un cambio di rotta nella gestione delle erogazioni. Fondazione Carige sarà il principale soggetto propulsore, che svilupperà progetti insieme alle diverse realtà pubbliche e private presenti sul territorio di riferimento. In questo modo si eviterà il rischio di erogazioni frazionate e poco coordinate, prediligendo la concentrazione su progetti riconoscibili e misurabili. Ogni anno verranno individuati alcuni progetti “flagship”, sui quali si concentreranno i principali sforzi della Fondazione. Inoltre ci sarà il considerevole aumento della capacità erogativa, che – per il prossimo quadriennio – arriverà ad almeno 3,5 milioni di euro all’anno, cifra alla quale si devono poi aggiungere ulteriori erogazioni, come ad esempio la messa a disposizione di immobili e i contributi straordinari”.
Giovanni Amoretti, Vicepresidente della Fondazione Carige, ha aggiunto: “Sarà data una particolare attenzione al territorio nella sua interezza, evitando che gli interventi si concentrino nelle città capoluogo o, comunque, nei centri di maggior importanza. Per testimoniare l’attenzione a tutte le aree oggetto di intervento, almeno due riunioni all’anno degli organi consiliari si terranno nella provincia di Imperia. La scelta dei nuovi settori di intervento spazia dalla cultura all’arte, dall’istruzione alla formazione, dalla salute al sociale, dallo sviluppo economico alla ricerca, dal volontariato allo sport. Un’attenzione particolare verrà data ai temi sociali, posizionando la Fondazione al fianco degli ultimi e dei più bisognosi, siano essi bambini che necessitano di cure, anziani, persone senza fissa dimora, donne vittime di violenza o qualsiasi altra categoria bisognosa di supporto. Un rilievo significativo merita lo sport che, per la prima volta viene espressamente inserito fra i settori oggetto di intervento, in considerazione del suo insostituibile valore, quale presidio a tutela della gioventù (ma non solo), quale strumento di aggregazione sociale e di prevenzione sanitaria”.
Il Presidente della Fondazione Carige Lorenzo Cuocolo si è soffermato poi sull’organizzazione interna, che sta conducendo ad una profonda riorganizzazione degli uffici, con l’inserimento di nuove professionalità, in coerenza con le nuove sfide che la Fondazione affronterà nei prossimi anni. Oltre alle assunzioni effettuate in questi mesi, vi saranno ulteriori innesti, soprattutto nei settori della comunicazione e delle erogazioni.
ARTICOLO DEL SECOLO XIX DEL 1 FEBBRAIO 2025- PIU’ ATTENZIONE PER L’ENTROTERRA. Trucioli.it per l’ennesima volta chiede che a Monesi, colpita da ‘monesicidio’ colposo, sia riservata, senza ritardi su ritardi, una priorità assoluta, del resto annunciata con squilli di tromba. Resta l’unica grande e potenziale attrattiva montana, 12 mesi l’anno, del ponente ligure, mentre le stazioni sciistiche e località turistiche del cuneese (Garessio 2000 escluso) sono in continuo sviluppo, con finanziamenti regionali e non solo assistenziali, l’impegno concreto della Provincia di Cuneo.
Il ‘caso Piaggia’ e Upega (Briga Alta) è la cartina di tornale, lo specchio. Qui si fa turismo ed attrazione, sviluppo economico, con attività ricettive, ristorazione, due negozi di alimentari. Entrambi con una manciata di residenti, ma crescente afflusso di vacanzieri e gitanti, italiani e stranieri (centro e nord Europa). L’antico patrimonio immobiliare a pietra vista, attrae acquirenti e lavori di recupero, ristrutturazioni.
Monesi di Mendatica attende un definitivo stanziamento regionale di almeno 10 milioni per la messa in sicurezza finale ed il ritorno dei proprietari nell’uso degli immobili a 9 anni dall’alluvione. Non si è mai detto quale cifra sia, ad oggi, disponibile da parte della Regione. Si è letto dai media di 6 milioni. Intanto resta desolazione e purtroppo silenziosa rassegnazione. Peccato che i maggiori media regionali (Rai inclusa) si ricordino dell’agonia delle due Monesi ‘ogni morte di papà’. Anzichè affrontare una ‘battaglia giornalistica’ da prima pagina, da titoli di testa. Ci sarà una ragione o solo negligente e mediocre valutazione? Forse ai fedeli telespettatori di Rai 3 Liguria non sarà sfuggito che per 4 volte è stata interrotta la viabilità da Acquetico a Mendatica, da qui a San Bernardo e ancora verso Cosio d’Arroscia. Ebbene per le interruzioni non c’era spazio, nonostante i gravi disagi per la popolazione di Mendatica e Montegrosso in particolare. Annunci tempestivi invece alle riaperture. Ci sarà un ragione di corretta informazione del servizio pubblico?
QUALCHE DATO E RIFLESSIONE SULLA FONDAZIONE DE MARI (EX CARISA)
DA IVG.IT del 9 gennaio 2025 – 9 gen 2025 — Savona, Fondazione De Mari: ecco i bandi 2025, risorse in crescita per oltre 3,7mln di euro. Il presidente Pasquale: “Arte e cultura, ma anche educazione” (Vedi testo integrale)
DAL SITO FONDAZIONE DE MARI – 1 MAGGIO 2024-……“Anche per il 2024 metteremo a disposizione del territorio – afferma il presidente Luciano Pasquale –oltre 3 milioni di euro: per noi si tratta di un importante sforzo sia finanziario che organizzativo, ma riteniamo che questa sia una fase cruciale in cui la Fondazione può svolgere un ruolo importante di agente di sviluppo della provincia di Savona….VEDI INTEGRALE…..”.
LA STAMPA DEL 10 novembre 2021-La Fondazione Agostino De Mari di Savona stanzia 3,8 milioni di euro per il 2022. Serviranno a sostenere enti pubblici e soggetti no profit che presenteranno progetti in cinque ambiti: “Arte, attività e beni culturali” (33% delle risorse totali), “Volontariato, filantropia e beneficenza” (30%), “Educazione, istruzione e formazione” (23%), “Sviluppo Locale” (10%) e “Attività sportiva” (4%).
“La Fondazione De Mari – spiega il presidente Luciano Pasquale– vuole continuare ad essere sempre di più un agente di sviluppo sostenibile per la provincia di Savona, un acceleratore di innovazione capace di suscitare comportamenti collettivi virtuosi orientati a ridurre le disuguaglianze sociali e accrescere la competitività del territorio”. L’attenzione è focalizzata soprattutto su arte e cultura, ma c’è spazio anche per l’integrazione degli stranieri (in provincia di Savona sono quasi il 10% dei residenti), le infrastrutture (l’anno scorso è stato promosso uno studio di fattibilità della bretella autostradale Albenga-Altare-Predosa, sarà pronto entro fine anno) e la scuola (con progetti legati al disagio psicologico e all’insegnamento delle lingue straniere).
CDA DELLA FONDAZIONE– Si legge sul sito: Il CDA è composto da persone di alto profilo sia gestionale che umano. “Ringrazio tutto il Consiglio Generale di Indirizzo -conclude il Presidente Pasquale- per aver nominato all’unanimità un CdA così prestigioso e dinamico che potrà proseguire l’ottimo lavoro realizzato con il precedente. Ringrazio infatti il prof. Attilio Caviglia, la dott.ssa Patrizia Gozzi e la dott.ssa Annamaria Torterolo per il loro impegno e la loro professionalità e che oggi concludono il loro secondo mandato, mentre saluto l’Avv. Alessandro Bartoli, la dott.ssa Agata Gualco e la dott.ssa Caterina Sambin per aver dato la disponibilità a lavorare insieme a noi”.
CDA- Al Consiglio di Amministrazione è affidata la gestione ordinaria e straordinaria della Fondazione in coerenza con gli indirizzi espressi dal Consiglio Generale d’Indirizzo. Luciano Pasquale – Presidente. Alessandro Bartoli – Vice Presidente. Agata Gualco – Consigliere. Gabriele Noberasco – Consigliere. Caterina Sambin – Consigliere.
Il Consiglio Generale d’Indirizzo ha competenza in ordine alla determinazione dei programmi, delle priorità e degli obiettivi della Fondazione e alla verifica dei risultati. Al Consiglio Generale di Indirizzo compete la nomina dell’organo amministrativo (il Consiglio di Amministrazione). I componenti dell’organo di Indirizzo sono designati dagli enti locali e da istituzioni espressione della società civile, nonché cooptati sulla base di specifiche regole dettate dallo statuto.
Bernardo Ardoino – Vice Presidente. Marina Andreatta – Consigliere. Francesco Bonfanti – Consigliere. Paolo Calcagno – Consigliere . Giannino Balbis – Consigliere. Luca Barbero – Consigliere. Raffaella Femia –consigliere. Adolfo Macchioli – Consigliere. Michela Rosselli – Consigliere. Lorenza Delle Piane – Consigliere.
Il Collegio dei Revisori dei Conti è l’organo di controllo della Fondazione ed è composto da tre membri nominati dal Consiglio Generale di Indirizzo. La Fondazione è sottoposta alla vigilanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Stefano Pasquali – Presidente. Guido Albezzano – Nicoletta Maineri.
Organismo di Vigilianza-Riccardo Bolla – Presidente. Alessandro Bartoli – Vice Presidente. Anna Cossetta.
Anna Cossetta direttore a capo degli uffici e del personale della Fondazione, dei quali si avvale per lo svolgimento delle sue funzioni.