Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albenga e il commercio: 118 cartelli ‘vendesi’-‘affittasi’. 2/Il questore ai giovani: I bulli veri ‘sfigati’. Bullismo e cyberbullismo. ‘Denunciare non è fare la spia’


Serrande chiuse. Un annuncio inesorabile. Vendesi. Più raramente affittasi. Ad Albenga da un mese ‘consumiamo’ la suola delle scarpe. Siamo arrivati a 128 ‘cartelli’, esclusi quanti si affidano alle agenzie immobiliari.

Albenga dove splende solo lo specchio di alcune vie del centro storico. Se ci affacciamo di pochi metri su via Genova siamo alla Caporetto di attività commerciali. Un fenomeno nazionale si è di recente ascoltato in Tv. Si tratta soprattutto di chiusure di piccole, a volte storiche, realtà a livello nazionale. Albenga, insomma, non sfugge alla moria di negozi. Non altrettanto per supermercati  e aperture di ‘piccoli’ colossi con interessi ben più estesi. Il neo presidente della Regione Marco Bucci in campagna elettorale ha detto: “Non mi spaventano le nuove aperture di supermercati perchè si fanno la guerra tra loro a vantaggio dei cittadini. E poi io vado sottocasa e non sono il solo se devo comprare pane e focaccia o carne fresca dal macellaio…”.

Ad Albenga ‘piange’ il bilancio annuale di molte realtà a conduzione famigliare con un’altissima percentuale di chi paga l’affitto. Albenga con tutta la sua forza economica, la vocazione turistica sbandierata è poverissima di strutture alberghiere con indiscusso beneficio per Alassio. La città che con la sua amministrazione comunale- maggioranza e minoranza- tace per l’assenza di hotel – continua ad ignorare quale disastro subirà con il trasferimento della stazione ferroviaria, la principale del ponente savonese e delle vallate, a Bastia d’Albenga. Va detto con la ‘complicità’ delle associazioni di categoria, Coldiretti esclusa e nel silenzio della storica Cooperativa Agricola.

Insomma le faville di parte del centro storico non devono offuscare molte altre zone del centro, delle frazioni o immediata periferia. Un piccolo esempio sulla trafficata via Aurelia ai confini con Ceriale. In questo locale in pochi anni si sono susseguite tre gestioni. Che si sono prodigate ampliamento l’offerta. Un menù a 13 euro. Si aggiunga che in  molti bar dove si può anche pranzare o assaporare pizza e dolce, i clienti più visibili, ai tavolini, sono extracomunitari soprattutto consumatori di una tazzina di caffè. Insomma non c’è solo viale Pontelungo dove gli unici che possono essere soddisfatti sono i proprietari dei muri al piano strada per gli affitti. Assai meno purtroppo per gli alloggi sovrastanti. Ma di questa realtà che sarebbe utile raccontare, con un approfondimento, rinviamo la pubblicazione.

Alle elezioni comunali del 2024 la giunta uscente,  vittoriosa, ha esaltato, con i numeri e statistica, confronti,  che “la città è sempre più attrattiva per il commercio”. Le aperture superano le cessazioni. Il comparto più dinamico è quello dei pubblici esercizi,  con il boom, nel 2019, di 205 nuove attività, scese a 94 aperture nel 2023. Il record delle cessazioni nel 2023: sono state 56.

C’è da osservare che per i media locali fa notizia quando chiude un negozio, un artigiano che ha buona nomea di ‘insegna storica’. Mentre chiudono o cedono ‘silenziati’ tanti altri. Accade anche nel centralissimo e frequentato viale Martiri, viale Italia.

E IN VIALE MARTIRI- ERA UNA GASTRONOMIA DI ECCELLENZA VERA PER LA QUALITà DEI PRODOTTI E LA PROFESSIONALITA’ DI CHI LA GESTIVA DA ANNI.

Il questore di Savona con i sindaci di Albenga Tomatis e di Loano Lettieri

2/Convegno contro il cyberbullismo- Il bullismo e il cyberbullismo possono uccidere. Sembra un’affermazione molto dura, ma i fatti di cronaca che purtroppo si susseguono in tutta Italia e in tutto il mondo dicono proprio questo. Anche alla luce di tutto ciò il convegno che si è tenuto nella giornata martedì 21 gennaio al Teatro Ambra, è particolarmente importante.

Alla giornata di lavori organizzata dal Centro Artemisia Gentileschi e dal Lions Club Host di Albenga con i ragazzi del Liceo G. Bruno e dell’Istituto Falcone di Loano, hanno partecipato: il Questore di Savona Dott. Giuseppe Mariani, il consigliere alle pari opportunità della Regione Liguria Laura Amoretti, il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis, il sindaco di Loano Luca Lettieri, i carabinieri di Albenga e l’ufficio scolastico regionale.

Il sindaco di Albenga, Riccardo Tomatis, ha sottolineato l’importanza della consapevolezza: “Il bullismo, purtroppo, c’è sempre stato. Con la tecnologia si è evoluto in una forma ancora più insidiosa, che può raggiungere ovunque e a qualsiasi ora del giorno e della notte. Non dobbiamo commettere l’errore di sminuire questo fenomeno. Sarebbe bello se anche i genitori ascoltassero questi interventi, evitando di derubricare alcuni comportamenti a semplici ragazzate.Anche nella mia professione di medico, spesso mi trovo di fronte a giovani pazienti con disturbi che risultano essere conseguenza di un’alterazione dello stato emotivo, a volte legata al bullismo. La cosa che mi colpisce ogni volta è che spesso i genitori sono i primi a negare che il problema possa derivare da quello. A volte preferirebbero avere una diagnosi di malattia organica piuttosto che prendere in considerazione il fatto che loro figlio lamenta alcuni disturbi per una situazione di disagio. È un tema molto delicato e importante nei confronti del quale tutti dobbiamo prendere coscienza. Momenti come questo servono moltissimo e ringrazio tutti coloro che lo hanno organizzato e tutti coloro che vi partecipano”.

Il Questore di Savona Giuseppe Mariani ha condiviso la sua esperienza: “In questi primi tre mesi a Savona, ho notato una squadra molto viva e attiva che combatte fenomeni di violenza e cyberbullismo. Associazioni, scuole, servizi sociali, comuni e forze dell’ordine lavorano insieme contro il bullismo, la violenza di genere e ogni forma di sopraffazione. Ricordatevi sempre – aggiunge il questore rivolgendosi ai ragazzi -: sono i bulli i veri “sfigati”. Denunciate gli atti di bullismo e violenza, parlando con i genitori, con le forze dell’ordine, confidandovi con un professore. Denunciare non è “fare la spia”, ma aiutare un compagno. Abituarsi a denunciare il bullismo, anche online, fa di voi futuri cittadini responsabili. Qui c’è tanta gente pronta ad aiutarvi”.

Sono seguiti gli interventi dei relatori che hanno condiviso le loro esperienze, conoscenze e proposte per combattere il cyberbullismo, mettendo in luce l’importanza della consapevolezza e dell’azione collettiva.

In sintesi, il convegno contro il cyberbullismo ha rappresentato un momento di riflessione e di impegno collettivo, offrendo spunti preziosi e soluzioni concrete per affrontare un problema che richiede la collaborazione di tutti. La strada da percorrere è ancora lunga, ma eventi come questo dimostrano che è possibile fare la differenza.

3/Nella sede dell’ UNITRE di Albenga, a Palazzo Oddo, conferenza relativo a “IL LIBRO DEL BASILICO” (ed. Delfino Moro, 2004) a 20 anni dall’uscita.

Sandra Berriolo autrice del libro

L’autrice Sandra Berriolo ha raccontato alcune parti del libro traendone aneddoti riguardanti l’uso della pianta per tradizioni religiose, ma anche superstizioni, riti propiziatori, simbolismi d’amore.

In realtà il libro fu un’accurata ricerca sulle numerose tipologie di “basilici” ovvero delle tantissime specie di OCIMUM (nome scientifico) che crescono spontanee in molte parti del mondo. Il nostro basilico è solo una delle specie, l’Ocumun basilicum appunto, ma ci sono specie che, pur essendo immangiabili, vengono usate sia nella medicina popolare che nei riti religiosi, così come per depurare l’aria o estrarre sostanze medicamentose o ancora per propiziare la fortuna.

Ad esempio che si può usare il legno di basilico contro le scariche elettriche o sostituire la Bibbia (nei paesi non cristiani) con foglie di basilico per giurare in tribunale. Insomma “basilici” magari per noi strani ma che hanno accompagnato intere popolazioni nella loro storia quotidiana.


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