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Liguria e Basso Piemonte

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Savona. La mostra di Barcella e premio al notaio Motta da 50 anni presidente ‘Sodalizio siculo savonese’. 2/ Al Teatro Chiabrera in scena l’unica opera composta nei campi di concentramento. 3/ Tito Campanella, rompere il silenzio


Dal 25 Gennaio al 1° febbraio 2025 mostra, a Savona, delle opere di Gianfranco Barcella. Nell’occasione premio al notaio Enzo Motta da 50 anni alla presidenza del Sodalizio siculo savonese (vedi Trucioli.it del 17 ottobre 2019). 2/Per la prima volta al Teatro Chiabrera andrà in scena Der Kaiser von Atlantis oder Die Tod-Verweigerung. Unica opera interamente composta nell’orrore di un campo di concentramento.3/Tito Campanella, rompere il silenzio che dura da 41 anni.

Le opere pittoriche di Gianfranco Barcella (dipinti ad olio su tela, acquarelli, disegni a carboncino, sanguigna, pastelli e gessetti) esposte nella Sala Mostre della Curia di Savona che si affaccia su piazza del Vescovado.

Il titolo della mostra è: “Pictura est illuminationes et amor”. Gianfranco Barcella, a distanza di un anno ripropone una nuova personale di  pittura, visti gli apprezzamenti di pubblico e di critica ricevuti nella precedente edizione. L’autore ha definito la mostra come epitome della sua vita spirituale, sempre alla ricerca della luce della verità con un amore profondo per la vita.

Il notaio Enzo Motta

Nel giorno dell’inaugurazione, Sabato 25 Gennaio alle ore 16,30 sarà conferita in dono un’opera pittorica del pittore savonese, dal titolo <Veleggiata> al notaio Enzo Motta, appassionato velista, in segno di apprezzamento e di gratitudine per l’ormai cinquantennale presidenza del sodalizio siculo-savonese, finalizzata sempre alla valorizzazione dei valori culturali e sociali. L’illustre personaggio, siciliano di origine ma savonese di adozione, ha contribuito fattivamente al dialogo delle varie culture ed ancora continua a stupire per la sua attività, data la sua non più giovane età. (classe 1935). Di recente si è cimentato in scena in uno spettacolo teatrale dal titolo :”Ciò che resta” nell’Auditorium Destafanis nel complesso di Santa Caterina di Finalborgo. E’ un’opera dedicata alla vita ed all’opera di Aloyse Vecchiato, caro amico di Enzo Motta, e

Un’opera pittorica del prof. Barcella. Il quadro che sarà donato al notaio Motta: la “veleggiata”

liberamente ispirata ad “I giganti della montagna” , opera che pone l’accento proprio sul ruolo fondamentale dell’arte e del bello come argine all’abbruttimento, alla conflittualità, all’ignoranza in cui può decadere la società umana.

2/Per la prima volta a Savona, il 26 gennaio alle ore 17 presso il Teatro Chiabrera, andrà in scena Der Kaiser von Atlantis oder Die Tod-Verweigerung (L’imperatore di Atlantide o Il rifiutodellamorte), leggenda in un atto e quattro scenedi Viktor Ullmann su testo di Peter Kein. Unica opera a noi giunta interamente composta nell’orrore di un campo di concentramento. La regia è di Stefania Panighini mentre l’orchestra sarà diretta dal Maestro Giuseppe Bruno. Il cast è formato da giovani artisti internazionali con luci e scene di Andrea Tocchio.

Ullmann, allievo di Schönberg e Zemlinsky, internato a Theresienstad e lìincaricatodelleattivitàmusicali e recreative, compose Der Kaisertra il 1943 e il 1944. Le prove, sotto la direzione di Rafael Schächter si tennero fino al marzo dell’44 quando la censura nazista si rese conto che l’imperatore Overall (anglicizzazione di ŰberAlles) era una tagliente caricatura di Hitler e ne fermò l’allestimento.

Trasferito ad Auschwitz, dove sarebbe stato mandato nelle camere a gas due giorni dopo l’arrivo, Ullmann consegnò la partitura dell’opera al bibliotecario del campo Utzit che, temendo di morire, la passò ad Hans Günther Adler. Questi liberato il 27 gennaio dal campo, dall’arrivo dell’Armata Rossa, si trasferì in Inghilterra e della partitura non si seppe più nulla fino al 1972 quando il direttore d’orchestra Kerry Woodward la ritrovò e, dopo averla integrata delle parti mancanti, la presentò per la prima volta al pubblico al Bellevue Centre di Amsterdam, il 16 dicembre 1975.

Nell’Ottantesimo anniversario della liberazione dal nazifascismo, il Teatro dell’Opera Giocosa, in coproduzione con il Lerici Music Festival, il Conservatorio Puccini di La Spezia e Opera for Peace, propone alla città un momento unico di riflessione a partire dalla brillante opera nata dal genio di un musicista la cui vicenda artistica è stata violentemente cancellata dalla storia.

La vicenda fantastica che apre la strada al teatro dell’assurdo, si avvale di sonorità estremamente accattivanti con l’inserimento di canzoni popolari tedesche e risonanze sonore di Berg, Hindemith e Kurt Weill. La storia narra come la folle crudeltà omicida dell’imperatore Overall porti persino la morte a disgustarsi fino a dimettersi dal suo ruolo.

In collaborazione con Aned, Anpi e con l’Associazione Rossini, l’opera sarà oggetto di un approfondimento a cura di Sergio Tortarolo e Emanuela E. Abbadessa, il 21 gennaio, alle ore 17, presso la Sala Stella Maris.

Anche per il 2025 l’Opera Giocosa è lieta di proseguire il consueto e collaudato Progetto Scuole che prevede incontri di preparazione e guida all’ascolto per gli studenti aderenti con la responsabile e relatrice Emanuela Ersilia Abbadessa.

Grazie alla collaborazione con ANED Savona Imperia Der Kaiser sarà proposta alle scuole medie e superiori di Savona e Provinciail 27 gennaio con due spettacoli alle ore 10 e alle ore 11.45.

ANED in occasione delle Celebrazioni dell’ 80°Anniversario della Liberazione del campo di sterminio di Auschwitz Birkenau e con il patrocinio del Consiglio regionale della Liguria , del Comune di Savona , del Comune di Imperia e della Provincia di Savona e di Imperia il  29 gennaio dalle ore 10 presso la Sala della Sibilla  e il 30 gennaio dalle ore 10  a Imperia presso il Teatro Cavour,  saranno ospiti d’ Onore Andra e Tatiana Bucci, deportate ad Auschwitz Birkenau nell’aprile 1944 all’età di sette e cinque anni.

Secondo le stime dei ricercatori del Museo di Auschwitz, vennero deportati nel campo di Auschwitz-Birkenau almeno 230.000 bambini ebrei. Dei 776 bambini italiani di età inferiore ai 14 anni ne sopravvissero solo 25. Il 27 gennaio 1945, quando i sovietici arrivarono al campo trovarono in vita solo 650 bambini di varie nazionalità, di cui meno di 50 erano di età inferiore ai 10 anni. Tra questi sopravvissuti vi erano Andra e Tatiana.

La Sezione ANED ets Savona – Imperia ha voluto invitare Andra e Tatiana Bucci per consentire agli studenti delle due provincie di poter ascoltare la loro testimonianza, proprio per non dimenticare come ci ha raccomandato Primo Levi.

Sempre il 29 gennaio alle ore 21,00 nella Chiesa di Sant’Andea di Savona la cittadinanza è invitata al Concerto della Memoriacon la Banda Forzano Città di Savona e alcune letture di testimonianze di ex deportati e riflessioni da parte di alcuni studenti savonesi coordinati da Jacopo Marchisio. Ospiti d’onore Andra e Tatiana Bucci.

3/VERITÀ E GIUSTIZIA PER LA TITO CAMPANELLA, DOPO 41 ANNI LA MEMORIA NON SI ESAURISCE E LA BATTAGLIA CONTINUA.
COMUNICATO STAMPA -. Il 14 gennaio 1984 affondava e scompariva (non vennero recuperati né rottami del mercantile, né i corpi dei 24 componenti dell’equipaggio, l’allarme venne diffuso solo otto giorni dopo) nel Golfo di Biscaglia il mercantile savonese Tito Campanella, portando con sé le vite di 24 marittimi italiani (siciliani, sardi, pugliesi e campani), nove dei quali liguri tra cui tre genovesi, tre spezzini e tre savonesi, il radio telegrafista Pier Giovanni Dorati 50 anni, di Albissola Marina, il primo macchinista Antonio Gaggero, 59 anni, di Celle Ligure e il
giovane di macchina Marco Incorvaia, 22 anni, di Savona.
Quarantuno anni dopo il ricordo e la battaglia per la ricerca di verità e di giustizia per le vittime di un omicidio sul lavoro continuano dopo che le indagini e i processi si sono conclusi con una sentenza di proscioglimento degli imputati in appello. Lo scorso anno, in occasione del 40° anniversario dalla scomparsa della nave, erano stati organizzati a gennaio e aprile due eventi in ricordo della tragedia con l’annuncio che entro il 2025 sarebbe stata posta una lapide davanti alla Torretta con i nomi delle vittime e il progetto di un docufilm.
I lavori del docufilm inizieranno presto, mentre sabato 18 gennaio alle ore 11:00 ci sarà l’inaugurazione della piastrella commemorativa presso Largo Marinai d’Italia (accanto al monumento “Ai caduti del mare”, sotto alla Torretta) alla presenza dei parenti dei marittimi della Tito Campanella, delle autorità dei comuni di Savona, Celle Ligure e Albissola Marina, delle rappresentanze delle sezioni di Savona dell’Associazione Marinai d’Italia (ANMI) e dei Guardia Marina Nazionale, dei sindacati e di tutti quanti vorranno essere presenti nel ricordo e nella testimonianza di una tragedia ancora senza verità e giustizia.
Sabato sarà anche l’occasione per ricordare un’altra tragedia dimenticata nella quale la gente di mare savonese pagò un duro contributo, quella della motonave Levante, affondata in Sardegna davanti ad Arbatax provocando 12 morti: solo cinque salme vennero recuperate. Tra le vittime savonesi Emilio De Gregori. E di un’altra tragedia, quella della Marina D’Equa, consumatasi nel 1981 con 30 vittime, sempre nel Golfo di Biscaglia. La lapide dedicata alla Tito Campanella sarà benedetta da don Piero Giacosa, cappellano della Stella Maris, realtà che con don Mario Genta era stata (e rimane) il riferimento, il “rifugio” della gente di mare e l’aiuto dei familiari e dei giornalisti che seguivano il caso della Tito Campanella. La Stella Maris sarà inoltre presente con il presidente Maurizio Turboni, la cui collaborazione è stata fondamentale per la realizzazione dell’evento di aprile per il 40° anniversario del naufragio della Tito Campanella e con la “campana” di don Mario Genta, che darà i suoi rintocchi alla lettura di ogni nome dei 24 marittimi della Tito Campanella.

 


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