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Da Triora incerdulità e dissenso: ‘A Genova declassato l’Archivio di Stato. Miniera di informazioni storiche, culturali e artistiche’


Si è appreso dal Secolo XIX del 7 dicembre che l’Archivio di Stato di Genova è stato declassato dal ministero, cioè dall’allora titolare del dicastero Gennaro Sangiuliano, giornalista, saggista, già direttore del quotidiano Roma di Napoli, del TG2 RAI, vicedirettore del quotidiano Libero e del TG1 RAI.

di Sandro Oddo

Una rara foto d’archivio di Sandro Oddo, personaggio schivo che ha speso una vita a descrivere il proprio territorio, le usanze culturali, le tradizioni, comprese quelle gastronomiche, un saggista e scrittore che cura, in Liguria, l’unica pubblicazione- notiziario cartaceo (Le Stagioni di Triora come vice direttore) di un paese di montagna  E’ autore dei quattro volumi de ‘La Grande Podesteria. Storia civile e religiosa di un antico borgo’.

Si è trattato di una vera e propria mazzata non solo per la città di Genova ma per i numerosi utenti dell’antico Archivio. Questo, in parole povere, perderà la propria autonomia dirigenziale, venendo accorpato dalla Soprintendenza.

Scorrendo la miriade di documenti, libri, tomi, riviste, atti d’ogni genere, comprese le preziose filze notarili, sono venuti alla luce importanti episodi storici, destinati ad essere sconosciuti. Mi piace, ad esempio, ricordare la vicenda delle streghe di Triora, ricostruita attraverso la corrispondenza fra i poteri locali e quelli inquisitori. E’ stato merito di questa triste storia se sono stati organizzati convegni, scritte pubblicazioni e soprattutto creati due musei sulla stregoneria. Il paese ha avuto un ritorno pubblicitario ed economico, attirando la curiosità dei media e di molti visitatori provenienti non solo dall’Italia ma anche da molte nazioni.

Il quotidiano Il Secolo XIX mette in evidenza come anni fa Roberto Benigni abbia finanziato personalmente il restauro di tredici frammenti di una Divina Commedia del Trecento, attirando vieppiù la fama dell’Archivio, una vera miniera di informazioni storiche, culturali ed artistiche.

La notizia ha destato la protesta degli archivisti e di numerosi professori, fra i quali Gabriella Airaldi. E’ un’ulteriore penalizzazione dell’intera cultura italiana, che non sta vivendo un momento proprio felice.

Sandro Oddo


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