Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Pieve di Teco chiude, dopo 24 anni, la sua prima pizzeria-brasseria. Il proprietario: ‘In vendita anche i muri’


Il futuro? Impossibile prevederlo. E’ il 16 agosto 2024. La pagina Facebook della pizzeria-brasseria ‘Dal Maniscalco’ riporta uno ‘stampato’. Si chiude. Si cede sia l’attività che l’immobile. Un ritardato ‘Pesce d’aprile’? Purtroppo non è così. A 24 anni dall’inaugurazione i coniugi Gabriele e Patrizia Scarella hanno fatto un scelta ‘dolorosa’, ma non è stato un ‘colpo di fulmine’.

di Luciano Corrado

“Anche per noi è giunto il momento di cambiare vita. E’ vero che non siamo anziani, ma anche i sacrifici hanno un limite. Possiamo dire che abbiamo sempre fatto del nostro meglio e le soddisfazioni ci hanno ripagato. Una clientela affezionata, dalla Riviera all’entroterra. Il cliente che torna è la vera cartina di tornasole di chi ha un’attività di ristorazione. Lasciamo con una patina di nostalgia, ringraziando quanti frequentavano il nostro locale”. Parole dell’oste, Gabriele Scarella, 54 anni, che fine a qualche anno fa divideva le sue giornate tra l’impresa edile e l’impegno dell’esercente. Era stato papà Enrico, artigiano edile. Un’intuizione azzeccata. Dalla nativa Pornassio alla promettente ‘capitale’ della Valle Arroscia. Un’occasione da anni di storia locale. Se in Riviera il mondo delle pizzerie era una realtà con decine di aperture (le prime con il forno rigorosamente a legna), nelle vallate e nei paesi era una novità e quasi una scommessa. La prima fu aperta a Nava, poi a Mendatica. E’ seguita Pieve di Teco. Un nome e un’insegna originale, a sua volta dal significato storico: ‘Pizzeria-Brasseria Dal Maniscalco’. Quei vecchi muri in pietra, cemento e calce ospitavano, fino a metà degli anni ’70, una stalla e il maniscalco. Un pievese, “Agustin du Grò”, Agostino Ferrari.

La ristrutturazione dei locali, 300 mq. è stata una vera e propria opera d’arte. Papà Enrico e il figlio Gabriele, nonostante non fossero architetti o arredatori, hanno realizzato un ambiente che era ammirato da chi lo scopriva. Manco a dirlo per Pieve di Teco si è tradotto in un punto di riferimento, di attrazione culinaria, popolare. La buona nomea ha ben presto varcato i confini e attraverso il mondo social si sono fatti centinai di ‘proseliti’, persino turisti in transito lungo la statale del Colle di Nava, una sosta che ripagava i gusti e il palato. Stranieri inclusi. Nella vallata, tra l’altro, dimora una etorogena comunità, tedeschi soprattutto. Hanno acquistato e sapientemente ristrutturato vecchie dimore. Nell’ edicola di Pieve si vendono un paio di quotidiani editi in Germania. Una volta erano diffusi pure in Riviera.

Dal Maniscalco il plauso pressoché ripetitivo dell’ottimo rapporto qualità-prezzo. Semmai qualche lamentela per l’attesa, il pienone di 75-80 coperti, oltre a 35-40 nella ‘saletta’. Nei fine settimana e nei festivi la prenotazione era ‘consigliatissima’.

Gabriele, con la scelta della chiusura, non vuole dimenticare i dipendenti, i collaboratori e soprattutto chi ‘fatica e sudava, artefice nella gestione’. Cristina, la cuoca, sorella di Patrizia e ‘mio cognato Fabio, provetto pizzaiolo’. Quanti ricordi, quanti clienti che non si dimenticano in fretta, quante serate da raccontare. Per tutti un ‘amore’ che finisce ma ti segna nella vita. Un’esperienza che ti porta in un mondo che prima non conoscevi, dove il cliente contrariamente ad un vecchio detto ‘non ha sempre ragione‘, o addirittura non è ‘mai soddisfatto‘. Al fin fine però prevaleva l’elogio, la riconoscenza. E’ quella che i pievesi donano a chi il 22 dicembre, l’antiviglia di Natale ospiterà, con una vena di commozione, gli ultimi clienti. E da Trucioli.it montanaro un grazie per chi ha contribuito ad onorare e promuovere Pieve e la sua claudicante valle.

Luciano Corrado 

PAGINA DI STORIA –  L’edificio della pizzeria “Dal Maniscalco”, fino intorno alla metà degli anni 70, era adibito a stalla per l’allevamento delle vacche da latte. Il  proprietario Agostino Ferrari, due figlie, era molto conosciuto ed ancora oggi ricordato dagli anziani come “Agustin du Grò”. Ma Agustin oltre alla gestione della stalla faceva il  maniscalco, forgiava i ferri che poi applicava agli zoccoli degli equini e dei bovini. Mestiere che fece al servizio di tutta la Valle ed oltre.

Il nipote di Agustin, il geometra Rodolfo Lengueglia, vive ad Imperia. Nei primi anni di età abitava a Pieve e ben ricorda che il latte prodotto dalle vacche veniva venduto alle tre latterie sotto gli antichi portici.

Una curiosità che racconta con piacere il nipote Rodolfo è che nonno Agustin partecipò alla Seconda Guerra mondiale negli Alpini, con i muli, e proprio lì imparò il mestiere del maniscalco. Lo documenta la pergamena, rilasciata al congedo e gelosamente custodita dai nipoti, che gli conferisce  il “DIPLOMA DI MASCALCIA”, ovvero l’arte della ferratura degli zoccoli di equini e bovini, nonché bottega del maniscalco. Arte che proficuamente seppe sfruttare. I locali della stalla e della bottega del maniscalco furono dagli eredi venduti nel 1995. Subirono una ammirevole ristrutturazione.

Renzo Brunengo tra i personaggi della ‘vecchia Pieve’, già primo cittadino e fino alla scorsa legislatura consigliere comunale dai banchi dell’opposizione, nutre un speranza: “Mi auguro che la pizzeria venga rilevata e possa proseguire l’attività all’insegna del cliente soddisfatto perché rappresenta un richiamo importante per Pieve e per la Valle”.

GIUDIZI E COMMENTI A CENTINAIA DAL POPOLOSO MONDO SOCIAL – Il motto di questo locale è ‘prezzi ottimi per pasti deliziosi. Google gli attribuisce un punteggio di 4.4, perciò puoi scegliere  per questo ristorante se vuoi stare bene”. Dal Maniscalco: 829 follower, moltissime le recensioni di siti internet specializzati nel settore. Prevale “Eccellente, molto buono.  Si contano, negli anni, 12 ‘deludente’. Il primo punto di forza “il rapporto qualità prezzo”. Poi gli apprezzamenti per “Ambiente rustico, travi a vista, ottima cottura alla griglia. Vale una visita. Belle travi di legno a vista del soffitto. Ci siamo fermati per via delle buone recensioni. Al 13 settembre 2024 aveva ‘votato’ questo locale 2.867 avventori.

Pizza buonissima e molto digeribile (che non sempre è scontato). Ottima varietà di cibi, birra eccezionale e servizio veloce, curato. Personale gentile e disponibile.

– Piatti ottimi, cucinati in modo accurato e preciso. Atmosfera perfetta. Locale perfetto. Molto, molto consigliato.

– Siamo capitati qui per caso a cena. Nel menu del giorno c’era una tagliata con i funghi: carne morbidissima, quintali di funghi, cottura al sangue perfetta…..la migliore che abbia mai mangiato! Staff gentile. Prezzo corretto

– Locale rustico, accogliente, buona la pizza croccante e leggera. Grigliata di carne buona, esperienza positiva. Un po caotico quando affollato e con tempi di attesa rilevanti. Comunque da tornare.

– Sono arrivato in questo locale per caso e devo dire che mi ha stupito per la abbondanza delle porzioni. Ho mangiato qui tutte le sere per più di una settimana e ho sempre avuto un ottima accoglienza. Consiglio di assaggiare come antipasto l’affettato misto, molto abbondante e con un prezzo alla portata. Consiglio a chiunque passi per Pieve di Teco di fermarsi a mangiare in questo ristorante.

– Consigliatissima la pizza, impasto croccante molto difficile da trovare in altri posti, gli ingredienti sono ottimi e freschi.

– Da parecchi anni per raggiungere la Riviera di Ponente percorro il Colle di Nava e mi capita spesso di fare tappa a Pieve di Teco. Il borgo merita una visita e, se l’orario è consono, mi fermo a mangiare in questo caratteristico locale, poco visibile dall’esterno ma ben conosciuto da molti (anche stranieri) e quindi sempre affollato. Farinate (semplici o farcite) e pizze (molto sottili) non sono male ma i piatti più riusciti sono le grigliate e, in stagione, i funghi. Stasera, con 8 euro, mi sono stati serviti degli ottimi porcini fritti meravigliosamente. Il personale è rapido e cortese, il conto sempre onesto.

– Location curata, accogliente, con aria condizionata (cosa che in Liguria non é scontata). Personale cordiale, gentile, celere. Carne di ottima qualità, cotta a dovere.

– A 20 minuti di macchina da Imperia, locale caratteristico, personale gentilissimo, servizio veloce. Porzioni abbondanti, pizza stra buona (sottile, croccante, senza troppe bolle)… Peccato mi sia dimentica di fare una foto… Tiramisù ottimo.

– Ho trovato per caso questa pizzeria in stile pub. All’ingresso una cassetta di funghi freschi porcini proposti dalla cucina nella pizza, nella farinata, fritti e nella tagliata di carne. Io ho preso una pizza con funghi e mia moglie una con le pere. Ottime. Buoni anche i dolci fatti in casa. Ottimo il servizio informale e pronto. Prezzo decisamente corretto. Consigliato

– Siamo andati ieri sera a festeggiare i miei secondi 30 anni di compleanno a Pieve di Teco e per la prima volta abbiamo varcato la soglia della Pizzeria dal Maniscalco, un locale su due piani molto rustico e caratteristico. Pizze veramente impareggiabili ed uniche nel suo genere: sottili ma croccanti e morbide allo stesso tempo,  deliziosamente condite ed aromatizzate. Ampia scelta di carni alla brace,vini e dolci.Tre pizze, spiedini,patatine fritte,salciccia e da bere vino, acqua,coca e birra al costo di cinquantasei euro……in quattro……. Ci torneremo sicuramente presto. Consigliatissimo e garantito.

Alessandro Enrico- Mi spiace che abbiate preso questa decisione ma ovviamente è da rispettare. Solo una domanda: vi è la possibilità che riapriate da qualche altra parte? Con lo stesso nome o diverso? Grazie e comunqueq vi auguro sempre il meglio. Siete sempre stati gentili, onesti e professionalmente perfetti. Grazie ancora.


L.Corrado

L.Corrado

Torna in alto