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Stangata sull’acqua a Giustenice, la rabbia dei cittadini: “Bollette pazze, vogliamo i rimborsi della quota di depurazione”


Anche più di mille euro a famiglia. Le bollette salatissime per il servizio idrico sono arrivate nelle case dei cittadini di Giustenice generando sconcerto e preoccupazione, in un paese afflitto da problemi con guasti ricorrenti alla rete dell’acquedotto.

Secolo XIX acqua GiusteniceA pesare è la quota di depurazione, sulla quale, anche nel paese della Val Maremola, ora scattano iniziative coordinate, in quanto non dovuta (le pronunce di legge sono state chiare) in caso di mancata effettuazione del servizio. C’è, poi, il problema della lettura dei contatori, che viene delegata interamente ai cittadini, mentre dovrebbe essere un’opzione aggiuntiva: spetta al gestore l’obbligo di effettuare una lettura effettiva periodica.

Questo è quanto avviene nello stesso Comune di Giustenice che di recente il Difensore Civico Regionale ha esplicitamente bacchettato, insieme a Stellanello e Andora, per “fatture con costi ingiustificati, perdite occulte, sospensione della fornitura di acqua a nuclei familiari dove sono presenti minori o persone fragili, consumi commisurati al principio di presunzione, carenze strutturali degli impianti idrici”.

Grava in maniera massiccia anche la quota di depurazione, che viene applicata con costi iperbolici sebbene il Comune (che gestisce direttamente l’acquedotto) non sia allacciato al depuratore. Ora però, grazie ad una mobilitazione di cittadini, si richiede all’amministrazione comunale di eliminare nelle prossime bollette l’addebito non dovuto e soprattutto di fornire ai cittadini le modalità per il rimborso delle quote pagate negli anni pregressi. “Il tutto per adeguarsi, come imposto dagli organi di vigilanza, alla normativa e alle sentenze della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale, che si sono espresse in modo inequivocabile e netto sull’argomento”, si legge in una richiesta firmata da un folto numero di cittadini che sta formando un comitato.

E’ in corso una raccolta firme nel Comune di Giustenice che espone le argomentazioni sul problema e chiede con urgenza che siano rese note le modalità di rimborso delle quote di depurazione non dovute e pagate negli anni precedenti, oltre a maggior chiarezza sui calcoli dei consumi e sulle letture dei contatori.

I cittadini, si legge nella petizione, chiedono all’amministrazione comunale di fornire alla Cittadinanza di Giustenice tutte le informazioni necessarie riguardanti:

1. Le modalità per ottenere il rimborso delle somme già versate in bolletta per la quota di depurazione non dovuta. Sulla scorta delle pronunce giurisprudenziali e dell’intervento del Difensore Civico, riteniamo che debbano essere predisposti canali chiari e trasparenti per la restituzione delle somme ingiustamente percepite, senza gravare ulteriormente i cittadini con procedure complesse o ritardi. Il tutto con l’urgenza dovuta al caso e alla considerazione delle difficoltà serie patite dai Cittadini di Giustenice nella fruizione dei servizi idrici, continuamente sottoposti ed esposti a disagi.
2. Le motivazioni che hanno portato all’applicazione di tali quote di depurazione, nonostante la consapevolezza da parte dell’Amministrazione della situazione strutturale del Comune. Ci risulta difficile comprendere come, pur in presenza di un quadro normativo consolidato e noto, siano stati richiesti importi così elevati per un servizio non reso. Questo appare ancor più grave in un contesto di disservizi idrici generalizzati, con frequenti guasti e interruzioni che affliggono la rete idrica del Comune.

 


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