Il 20 settembre scorso un comunicato stampa, peraltro cestinato da alcuni social più diffusi. La notizia è una nuova polemica (forse non è il termine adeguato) tra il sindaco di Genova e i giornalisti.”Maleducato e irrispettoso nei confronti dei lavoratori dell’informazione”?
IL COMUNICATO – Ci risiamo. Il sindaco di Genova Marco Bucci e candidato alla presidenza della Regione Liguria, a distanza di pochi giorni dall’ultimo episodio di intolleranza nei confronti dei giornalisti, ha nuovamente dato prova di essere allergico alle domande, in particolare a quelle che riguardano un bene pubblico e di interessa collettivo come il sistema sanitario regionale. Bucci, questa mattina, ha abbandonato una conferenza stampa da lui stesso convocata non appena ha dovuto rispondere a domande a cui, evidentemente, non aveva piacere di replicare.
“Si tratta di un atteggiamento assurdo, incomprensibile e ingiustificabile. Bucci, così come qualsiasi altro esponente politico di qualsivoglia schieramento, deve avere rispetto per il lavoro dei giornalisti ai quali non solo deve essere garantito il diritto di cronaca ma che a loro volta garantiscono il sacrosanto diritto dei cittadini ad essere informati”, dicono Matteo Dell’Antico, segretario dell’Associazione Ligure dei Giornalisti, Tommaso Fregatti, presidente del Gruppo Cronisti Liguri e Filippo Paganini, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Liguria.
L’Assostampa ligure (di cui oltre al Gruppo Cronisti fanno parte anche l’Ussi Liguria e l’Unione Giornalisti Pensionati Liguri) e l’Ordine condannano con fermezza questo ennesimo episodio che dimostra ancora una volta come Bucci sia non solo infastidito dalle domande che non sono di suo gradimento ma dimostri di essere anche maleducato e irrispettoso nei confronti dei lavoratori dell’informazione che questa mattina erano presenti a Genova a una conferenza stampa da lui stesso convocata”.
In precedenza la Lista Toti (prima di disintegrarsi) aveva bersagliato i cronisti di giudiziaria de Il Secolo XIX che seguivano l’inchiesta ‘tangenti, corruzione, voto di scambio’. Vedi…..
A completezza di informazione può essere utile ricordare che contro la ‘linea giudiziaria’ dei magistrati inquirenti si sono schierati, senza giri di parole, Il Giornale e Libero (editore-imprendisotre un ricco parlamentare leghista, Antonio Angelucci, detto Tonino). Insomma è la arcinota accusa riservata a chi, indossando la toga per conto della giustizia della Repubblica, viene giudicato (e disprezzato) ‘toga rossa’.