Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albissola inaugura. Cristina Mantisi tra Digital Art, mostre in Italia e all’estero, fotografia, fotoceramica


Artista eclettica e poliedrica, è poetessa, scultrice, scrittrice, fotografa e pittrice. Cristina Mantisi nasce a Lille, in Francia, ma risiede a Savona.
Intraprende un suo percorso artistico tramite la scrittura, inizialmente con la poesia, passando in seguito al racconto ed alla favola.
Ricercatrice nell’arte e per l’arte, frequenta per anni un Circolo della ceramica ad Albissola, dove prova la grande emozione della manipolazione della terra sotto le mani, terra viva, da plasmare, per poi passare alla pittura con acrilici.
Questa sua continua ricerca di una strada e di emozioni nuove la “spingono” verso la Digital Art. Quello che inizialmente sembrava un gioco, col passare del tempo si dimostra il mezzo per dare sfogo alla sua creatività. È il guardare la realtà con occhi diversi, come quando si stendono sulla carta i segni di parole che diventano poesia.
Le sue opere in Digital Art non potrebbero comunque esistere senza il grande amore per la fotografia, passione che da sempre vive in lei, sin da quando si ritrova tra le mani la sua prima macchina fotografica. Il girovagare per l’Europa le consente di realizzare migliaia di fotografie, ma nasce la convinzione che anche dietro l’angolo di casa ci possa essere un fiore che aspetta di essere inquadrato, uno scorcio tra le case in strade da sempre percorse, un particolare apparentemente insignificante che si trasforma sotto l’occhio dell’obiettivo, che diventa lui stesso l’occhio dell’autrice degli scatti.
Ha partecipato ad innumerevoli mostre ed esposizioni in Italia e all’Estero.

Cristina Mantisi. C’è Sociurgia nella Digital Art?

Cristina Mantisi: ll mio curriculum. “Il mio percorso è iniziato con la scrittura, la ceramica a la pittura classica. Infine è arrivata la Digital Art, tecnica a cui mi dedico ormai da anni e adesso posso dire che è la mia arte, il mio modo di esprimermi, diverso dai canoni tradizionali, quindi “A modo mio”. La tecnologia mi affascina moltissimo, non la considera fredda, sta a noi estrapolarne la bellezza avvicinandola alla nostra umanità, quindi usarla come si fa con un pennello. Negli anni ho partecipato a molte mostre artistiche sia in Italia che all’estero. All’estero cito: Istanbul, Berlino, Hangzhou, Parigi, Montreal, Oxford, Russia (San Pietroburgo, Mosca…), New York, Philadelphia, Paraguay, Islanda…). Alcuni miei lavori sono apparsi su riviste d’Arte, tra le ultime cito ExpoArt e Policromia (presentata ogni anno alla Fiera del libro di Francoforte). Nel mio bagaglio di esperienze umane posso citare un corso di volo aeronautico, pianoforte, danza indiana, danza africana,..il premio Rustichelli per la realizzazione di un soggetto per un corto. Sono iscritta alle associazioni Aiolfi, QuiArte, Movimento Arcaista, Comitato Cristoforo Colombo, Satura Gallery. Le mie opere nascono inizialmente come elaborazioni di mie fotografie (la fotografia è una mia passione da sempre), ma, con l’esperienza acquisita sono giunta a creare immagini nuove. L’opera digitale, per avere la massima luminosità, dovrebbe essere proiettata, ma per renderla visibile va trasportata su un supporto fisico. In genere personalmente, la trasporto sulla tela, sebbene, ultimamente abbia realizzato anche fotoceramica su tavolette o tondi . In fondo è un po’ come imprigionarla. Mi piacciono i colori accesi con cui realizzo molte immagini, ma anche la commistione tra immagine reale e astratto.”  

 

 

 


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