La Sezione Ingauna dell’Istituto di Studi Liguri ha organizzato, sabato 24 agosto, una riunione “estiva”, a Caprauna, uno dei piccoli centri montani della Riviera di ponente al culmine della val Pennavaira, che offre un esempio di nucleo antico, ricco di spunti ambientali e artistici e di vicende storiche, nella cornice di una natura intatta.
Caprauna è un caso straordinario di piccola comunità che mantiene ben salda la memoria del suo passato e desidera valorizzarlo e offrirlo
come bene comune, nella più viva continuità della tradizione ligure. A Caprauna l’Istituto ha organizzato una visita legata alla presentazione della tesi di Dottorato discussa presso l’Università di Padova da Veronica Merlo, con una attenta ricerca compiuta negli archivi di Stato di Torino e Genova, ma anche nell’archivio dei conti Cepollini, feudatari della valle per quasi sette secoli e strettamente legati alla vita di Albenga; archivio che la contessa Angiola Cepollini, ultima della famiglia, ha donato al nostro Istituto ed è oggi parte dell’Archivio Storico Ingauno.
Lo studio rispecchia la vita, l’economia, i legami e le lotte di un piccolo borgo della montagna ligure per mantenere i suoi diritti e i suoi confini, sia nella situazione locale sia nella più ampia storia a livello europeo, che ha sconvolto anche la val Pennavaira, frazionandone la realtà storico-geografica e amministrativa; identità che la valle mantiene invece ancor oggi, con la sua straordinaria bellezza naturale ancora integra.
Accanto alla vita e all’ economia montana, le bellezze artistiche e i legami culturali della comunità sono stati illustrati da Massimiliano Caldera, della Soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Alessandria, Asti e Cuneo, Regione cui appartiene oggi il territorio di Caprauna, spostandosi poi all’ Oratorio di San Sebastiano, che ha affreschi quattrocenteschi in corso di restauro.
Il Comune di Caprauna ha appoggiato costantemente questa iniziativa ed è esempio di come possano collegarsi studi seri, condotti con rigore scientifico, con la valorizzazione del territorio, consegnando agli abitanti la conoscenza sicura del loro passato e le possibilità di uno sviluppo
turistico culturale che abbini la memoria storica consapevole con la tutela della tradizione e dell’ambiente
La Sezione Ingauna dell’Istituto di Studi Liguri
I RINGRAZIAMENTI DELLA NEO LAUREATA
Ringrazio prima di tutto il mio relatore Andrea Caracausi, per i suggerimenti, le preziose indicazioni e il sostegno che mi ha dimostrato in questi mesi.
Al Sindaco Giuseppe Ruaro e al Comune di Caprauna per l’iniziale incentivo ad accogliere lo spunto suggeritomi dal Relatore e per l’entusiastico e costante supporto durante la stesura della mia tesi.
A Mario e Gilda, per il sostegno morale, per i preziosi consigli derivanti dalle conoscenze in ogni ambito, per il tempo che mi hanno concesso abbellito da laute cene.
A Enrico, per le traduzioni dal latino, le dotte interpretazioni, le preziose integrazioni e le salutari correzioni.
A Irma, per le traduzioni dal latino.
Ad Aldo, per ogni cosa.
A mia madre per la paziente e proficua opera di collaborazione impreziosita dal suo sempre ricco e pertinente patrimonio lessicale.
A mio padre per i riferimenti di filosofia della scienza e per le preziose conoscenze del mondo rurale tramandato dalla tradizione orale.
A Marco, per la possibilità di aver avuto un continuo riferimento per molte parti della ricerca e della sua stesura.
Alla Dott.ssa Costa Restagno e al figlio Camillo, per l’indispensabile e prezioso materiale documentario fornitomi.
NOTA- Sui prossimi numeri del blog pubblichiamo alcuni capitoli della tesi.