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Liguria e Basso Piemonte

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LoanoMedica. La nuova sede dei ‘medici di famiglia’ è nel centro storico. Cosa cambia. La città ha perso il servizio del fine settimana


A migliaia di pazienti del ‘medico di famiglia’ (Asl 2) è arrivata questa comunicazione: Ti informo che il mio studio si trasferirà al seguente indirizzo: Corso Roma 224, Loano, con entrata anche in Piazza Massena. Questo cambio di indirizzo è definitivo e sarà in vigore dal 1 luglio 2024, sotto l’insegna di LoanoMedica.
Il nuovo numero telefonico della Segreteria è 019/9388901. Trucioli.it aveva anticipato lo scioglimento della benemerita LOANOSALUTE (per i suoi molteplici servizi, tra cui l’abbinamento di una quindicina di specialisti per visite a pagamento, oltre a studio dentistico) che negli ultimi tempi, di fronte alla sfratto dai locali, poteva contare su cinque medici, gli stessi che sono confluiti nella nuova Srl: LoanoMedica e altra sede ambulatoriale.

Si tratta del ‘decano’ dott. Luigi Bocchio, vice sindaco ed assessore, già presidente del consiglio comunale, un veterano del parlamentino loanese. Il dott. Marco Astegiano, la dott.ssa Daniela Lanza, il dott. Antonio Sanna  e l’ultimo arrivato il dott. Marko Siri che ha anche uno studio a Boissano. Il dott. Maurizio Mammì aveva lasciato ‘LoanoSalute’ e si è spostato con studio in località Meceti, zona decentrata, coprendo anche Boissano.

Con LoanoMedica il servizio per i pazienti si sposta nel centro storico, nell’area attigua al popoloso Corso Europa. Resta la differenza, non da poco, che a LoanoSalute c’era sempre disponibilità di parcheggio. Non è così per la nuova sede. Corso Europa e Piazza Mazzini dispongono di parcheggi a pagamento, come corso Roma. I più vicini parcheggi liberi si trovano sul lungomare di ponente ad almeno 800 metri da Piazza  Massena e se si ha la fortuna di non dover proseguire verso Borghetto. C’è da tenere soprattutto in considerazione il servizio medico ambulatoriale per le persone anziane e quanti hanno difficoltà di spostarsi a piedi o in auto. Va meglio per i motociclisti e ciclisti. E chi cammina volentieri.

Si direbbe che nel complesso si è passati da un ‘comodo e completo servizio’ di assistenza medica ad un mediocre, nessun riferimento alla professionalità. L’amministrazione comunale di Loano sia nella prima sede vicino a Piazza Italia contribuiva all’affitto e alle spese (impiegate di segreteria), sia quella in prossimità dell’Istituto San Giovanni Centri Medici della società San Giuseppe Pro Fin srl via della Moscova a Milano e di cui è direttore sanitario il dr. Francesco Provaggi. Contitolare e che ha venduto il Poliambulatorio di Cairo Montenotte. Il suo centro medico (Medicina dello Sport) che si trovava nella zona a mare  in via Delle Peschiere (porto turistico) ha chiuso trasferendosi nei locali di LoanoSalute dove da due anni era venuto meno il contributo del Comune, forse unico caso nel ponente.

Il San Giovanni di via Azzurri d’Italia continua a restare un punto di riferimento per la presenza di medici specialisti, radiologia, ecografie, polifunzionale, dal lunedì al venerdì e sabato mattina.

In una provincia dove ai poliambulatori di proprietà famigliare, si sono aggiunti in forza diversi gruppi dell’industria sanitaria del Nord Italia e che annoverano anche società finanziarie. Ma in generale la Liguria è diventata metà di chi investe nella sanità privata e nel costante sviluppo. Insomma un vero business con gli utenti che volenti o nolenti devono aprire i portafogli. Esclusi purtroppo i non abbienti che devono anche aspettare mesi e in qualche caso un paio d’anni per una visita specialistica e soprattutto accertamenti diagnostici. Questa è l’Italia con i governi di sinistra e di destra (la situazione complessiva si è aggravata) nonostante la fama di avere i migliori medici d’Europa, con diverse strutture d’eccellenza.  Chi ha la fortuna di raccogliere confidenze di medici ospedalieri (specialisti) si sarà fatto un’idea delle fughe di pazienti verso ospedali privati e pubblici della Lombardia, del Piemonte in primis, segue il Veneto, Emilia Romagna e Toscana. E perchè la pensione del medico si trasforma in un momento in cui si cambia la qualità della vita e in molti casi della professione non alle dipendenze di Asl affidate a direttori generali ed assessori di stretta nomina politica-partitica. Nel privato si seguono altre regole e purtroppo altri privilegi per chi lo gestisce anche con fondi pubblici.

 


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