La capogruppo di Nuova Grande Loano ha rilasciato dichiarazioni ai media locali dopo le dirette di ‘calcio mercato l’Originale’ di Sky Sport da Alassio, Pietra e Finale Ligure. E il trasferimento del West Coast Meeting da Loano a Finalborgo che per Luciano Pasquale e Carlo Scrivano “è un importante evento di qualità nel savonese”. Ecco chi ha pagato….
Trucioli.it nel marzo 2022 pubblicava la determina del Comune di Loano: La somma di €20.000,00 al Centro Culturale Cara Beltà, con sede a Finale Ligure, nell’ambito di finanziamenti per “iniziative turistiche” (PreMeeting a Marina di Loano che riscuote ‘successo promozionale’ per la città con oltre 200 mila visualizzazioni)….”. Non abbiamo conto (i media solitamente evitano) dello stanziamento a bilancio del 2023. E quanto abbia stanziato l’amministrazione comunale di Finale Ligure.
Luana Isella, geologa, già assessore provinciale dal febbraio 2017 con deleghe a Viabilità e Lavori pubblici. Salvo errori è la prima donna di Loano nominata (3 giugno 2023) Cavaliere della Repubblica dal presidente Mattarella. Nella copiosa rassegna stampa si può leggere ‘l’apprezzamento di tutti i sindaci savonesi per il suo concreto impegno nell’amministrazione provinciale”.
DA IVG.IT- “….La novità di questa edizione (PreMeeting) è il suo “trasloco”, dopo otto edizioni di grande successo, dalla tradizionale sede della Marina di Loano alla location dei Chiostri finalesi, ampliando anche il suo raggio di azione: non solo incontri e confronti, ma anche musica e iniziative culturali….”.
DICHIARAZIONI DI ISELLA ORA NEO PRESIDENTE DEL LIONS CLUB LOANO DORIA. “Guardando la televisione e leggendo un po’ di notizie sui quotidiani e sui social si scopre che: in questi giorni la trasmissione ‘calcio mercato l’Originale’ di Sky Sport’ sta trasmettendo in diretta alla sera, e in replica i giorni successivi, da Alassio con collegamenti da Pietra Ligure e da Finale Ligure. Loano saltata. ll neo sindaco di Finale Ligure (Angelo Berlangieri ndr) annuncia, giustamente orgoglioso, che il West Coast Meeting che da anni veniva svolto a Loano presso la Marina, da quest’anno è a Finale Ligure. Non mi interessano i tecnicismi che sicuramente qualcuno dirà che ci sono dietro queste scelte, mi interessa vedere come Loano perda delle occasioni di avere eventi a tiratura nazionale. Mi spaventa che non ci sia l’ambizione di fare salto, di far conoscere il nostro patrimonio ambientale e culturale con eventi nazionali – conclude Isella -. E mi spiace solo che ci sono da spendere circa 3 milioni di avanzo e non si sa in che cosa e sabato assisteremo alla ennesima Notte Bianca che speriamo porti gente. Ma sarà solo, come sempre, per una sera…“.
Aggiungiamo. Purtroppo, in Riviera, non si parla più se siamo alle prese con un turismo di qualità, medio alto o di massa. Quale sia la percentuale di occupazione delle camere nelle strutture ricettive (vera cartina di tornasole nei bilanci delle aziende), quale sia il trend della capacità di spesa giornaliera del turista in hotel e residence, seconde case. Aldilà delle aride statistiche di arrivi e presenze che fanno testo fino ad un certo punto.
Quali benefici ha portato anche a Loano del futuro, delle famiglie e dei giovani, la continua cementificazione della ‘casa al mare’ (bilocali soprattutto) e cosa rappresenta, rispetto al passato, la stagione di lavoro ridotta ad un paio di mesi. La perdita di ‘Loano capitale del turismo invernale‘ e che ha pure ospitato una tappa del Giro d’Italia. O i campionati internazionali di basket e di tennis. Loano che era la ‘città del divertimento notturno’ in Liguria con ‘Ai Pozzi’ (4 piste da ballo, 4 bar, pizzeria e ristorante, 5 mila posti a sedere) cantanti nazionali e internazionali da giugno a settembre e spesso ‘tutto esaurito’. Tempi lontani. Giusto guardare avanti anche se l’esperienza dovrebbe insegnare a non ripetere errori e strategie, una più saggia pianificazione allo sviluppo e qualità della vita. Certamente il ‘Piano Casa del governo Toti’ ha incrementato volumi ed insediamenti abitativi in zone già saturi. Più Imu per i Comuni. Più turismo di massa da week end. Affitti brevi a suon di posti letto. Loano in attesa di un nuovo Piano regolatore; promesso già dalla prima giunta Pignocca mentre sono trascorsi più di 10 anni a suon di varianti ad hoc, pro costruttori e progettisti del ‘cerchio magico’, imprese artigiane che nascono e chiudono, l’estinzione dell’impresario edile locale.
2/INTERVISTA DI SANDRO CHIARAMONTI, DIRETTORE EDITORIALE DI IVG.IT, AI BIG LUCIANO PASQUALE E CARLO SCRIVANO (Vedi……)
Luciano Pasquale, presidente della Fondazione De Mari che la manifestazione sostiene anche finanziariamente. Domanda del giornalista:“Perché la Fondazione De Mari è al fianco del West Coast Meeting? “Il 90% del nostro impegno si sviluppa nei campi dell’istruzione, della cultura, del welfare. Il Meeting aggiunge temi che fanno riflettere, comportamenti collettivi virtuosi. In sostanza, si tratta di un evento che migliora il territorio, come quelli che noi cerchiamo. Poi, oltre al pubblico presente, ci sono le dirette streaming che portano l’iniziativa in tutta Italia se non nel mondo”.
Domanda a Carlo Scrivano. Perché Comunione e Liberazione non appare tra gli organizzatori: “Il nostro evento è organizzato dall’associazione Chiara Beltà, grazie all’impegno del suo presidente Paolo De Salvo.…Il Meeting testimonia che i turisti che scelgono la nostra Riviera non vogliono soltanto sole, mare, escursioni e divertimento, ma apprezzano anche un’offerta a 360 gradi che porti a riflettere sui temi che proponiamo. E’ quasi un campione dell’Italia, utile a far riflettere il settore del turismo”. Aggiungiamo che non è certo un disonore che il dott. Scrivano sia tra i più attivi esponenti savonesi di Comunione e Liberazione il cui “unico scopo è testimoniare come l’avvenimento cristiano sia la risposta più vera alle esigenze umane, ed è per questo che la persona educata alla fede si trova spinta a una responsabilità, a un impegno civile”.
3/C’ERA UNA VOLTA UN SINDACO (FELICE ELICE)
CHE OGNI SETTIMANA ISPEZIONAVA UNA ZONA DELLA CITTA’
E’ probabile che il decoro pubblico della città non sia tra le priorità che più stanno a cuore ai loanesi e agli elettori. Siamo un piccolo blog che in 12 anni ci siamo sforzati di documentare. Loano non brilla più nel decoro pubblico, non riesce ad essere una città ordinata, pulita, con aiuole curate e fiorite, strade che non siano ‘asfalto gruviera’, se non addirittura dossi pericolosi per radici di pini (parte di viale Azzurri d’italia nei pressi del poliambulatorio San Giovanni), tombini-chiusini ‘abbassati’ sul sedime, vie che, con pochi millimetri di pioggia, si trasformano in ‘torrenti’. Non possiamo immaginare cosa accadrebbe con un violento o prolungato temporale. In conseguenza del pessimo stato dei canali di scolo. Eppure leggiamo di autoritratti di consiglieri che si esibiscono quando viene asfaltato questo quel breve tratto di strada. La riasfaltatura della Via Aurelia annunciata con grande enfasi un anno prima e in più occasioni.
I tempi cambiano in meglio ? In peggio ? Spetta ai cittadini ‘l’ardua sentenza’, per modo di dire. Difficile poter testimoniare alle nuove generazioni, cosa accadeva a Loano alla fine degli anni ’60 con il sindaco comm. Felice Elice, fornitore di bordo di navi mercantili in mezzo mondo e che dava lavoro a molti concittadini. Un ex miliardario morto in povertà e che da sindaco si era ritrovato già con il disastro urbanistico edilizio di corso Europa e palazzoni lungo l’Aurelia. Nella sua giunta bis ‘finì’ per entrare in rotta di collisione con l’ingegnere che all’epoca era il ‘principe’ dei progettisti locali.
Ebbene da Genova, dove abitava, raggiungeva la sua seconda casa, a Loano, ogni sabato mattina di buon’ora. Allora l’Ufficio tecnico poteva contare su un’organico di due geometri, Birocchi e Bolognesi. Il corpo di Polizia municipale sotto il comando di Attilio Ripamonti e tre vigili, uno era Marchese suo vice. In estate i rinforzi arrivavano da fuori regione.
Elice si faceva accompagnare per un paio d’ore e ispezionava le aree pubbliche (strade, piazze, marciapiedi, lungomare, giardini, impianti sportivi, cimitero, edifici scolastici compresi, raccolta rifiuti urbani, acquedotto). Una tappa, di settimana in settimana. In alcuni mesi aveva il quadro della città. Così ogni anno. Per 7 anni finché rimasto in carica prima di essere tradito da tre consiglieri della sua maggioranza di centro sinistra. L’avv. Stefano Carrara era vice sindaco.
Si trattava di verificare anche ‘piccole cose’ e delle quali Elice chiedeva conto della soluzione o meno dopo aver concordato i tempi di intervento necessari con uno dei due tecnici, o il comandante e che a loro volta dovevano relazionare. E’ pure successo che uno dei geometri sia stato sospeso per alcune settimane per ‘gravi negligenze’ nelle sue mansioni. I residenti erano 12 mila rispetto agli attuali 10 mila. Oggi sono oltre un centinaio i dipendenti comunali, all’epoca poco meno di 50 ma con Nettezza Urbana e Servizio Acquedotto comunali. Quasi una favola per chi non l’ha vissuta personalmente.
LE IMMAGINI CHE NON FANNO ONORE…