In ricordo del dott. Giuseppe Cassarino.
di Mauro G. Zunino
Era la fine degli anni settanta, quando un giovane Presidente di una storica associazione aeronautica aveva quotidianamente scambi d’opinioni, sovente divergenze di vedute o quanto si possa immaginare di contrasto nei confronti dei rappresentanti istituzionali, ma sovente la caparbietà del soggetto o la disponibilità di (rari) dirigenti della pubblica amministrazione, riuscivano a far raggiungere traguardi a livello nazionale ed internazionale con interventi in termini di logistica e promozione del territorio, con stimoli di risorse umane, sportive e sociali.
Tra questi illuminati rappresentanti pubblici, spiccava il dott. Giuseppe Cassarino, allora Direttore delle Dogane Ingaune e responsabile in materia anche per l’aeroporto di Villanova d’Albenga, ove in tale veste si trovava quindi a stretto contatto con quel giovane Presidente, divenendo cari amici ancorchè di generazioni diverse. Pippo vedeva in lui quasi un figlio e nella di lui giovanissima bimba quasi una nipote acquisita.
Dopo i primi mesi di tensione portata dal rapporto funzionario/utente, si instauro’ un legame solido basato sulla trasparenza e sullo spirito di collaborazione, consentendo il raggiungimento di traguardi eccelsi. L’ambiente di lavoro che li accomunava era una “famiglia” di persone legate e volenterose e Pippo tra tutti primeggiava per competenza, disponibilità e supporto. Si potrebbero narrare vari aneddoti che spaziavano dalle nuove iniziative in campo nazionale sugli usi dei carburanti per la scuola di volo, la gestione dei movimenti e dei controlli degli aeromobili, sino a chiudere un occhio sulle goliardate o iniziative “borden-line” tutte mirate alla promozione della struttura e dei vincoli tra gli associati.
Il legame si strinse ancora di più come mentore nel lontano 1989 presentando al Rotary di Alassio l’ancor giovane Presidente e maggiormente questi, nelle vesti di Presidente del sodalizio nel 2001, poté usufruire dei suoi insegnamenti avendolo come V. Presidente.
Passarono gli anni, entrambe le figlie crebbero e portarono in dote nipoti, traguardi scolastici, passioni di lavoro di cui entrambi erano fieri e ne condividevano i successi attorno al tavolo delle conviviali che per ragioni di salute, lavoro e distanza divennero sempre più rare ma ogni incontro era una festa per entrambi.
Ora è volato e, come si suol dire in campo aeronautico, ha staccato per l’ultima volta le ruote del carrello dalla pista, ci mancherà, mancherà il suo entusiasmo il suo sorriso, la sua pacatezza e soprattutto la straordinaria innata disponibilità.
Mauro G. Zunino