Che sia la volta buona? Cosa serve davvero al nostro spopolato entroterra montano? Solo l’outdoor e visitatori nei mesi estivi? Cosa insegna la presenza di cittadini stranieri che comprano antiche case e ristrutturano? Perchè continuano a chiudere (sino alla scomparsa totale) attività ricettive e commerciali? Quanti soldi pubblici investono Stato e Regione, a confronto con la opulenta Riviera, per un’area da anni in crisi profonda? Troppi sindaci e politici nella veste di ‘silenziatori’. 2/ Ciclovia del mare (a ponente e levante) finanziata con 34,5 milioni.
Perchè non si alleggerisce, con urgenza prioritaria, la tassazione a chi esercita attività turistiche e investe nello sviluppo economico e posti di lavoro? Come attrarre investimenti senza la locomotiva di interventi statali e regionale, di istituti di credito sempre generosi con la speculazione edilizia galoppante lungo la costa. Entroterra dove fare benzina è più caro che in città e ci sono enormi spese per il riscaldamento. Non è forse indispensabile mettere mano in fretta ad opere stradali (vedi tunnel Cantarana-Acquetico, allargamento di pericolose strettoie su strade provinciali) promesse da decenni? Pensiamo alla potenzialità che ha avuto Monesi di Triora da 20 anni in attesa che le promesse e piani di rilancio (a partire dalla seggiovia, giace inattiva, va anche allungata come chiede il buon senso). Che si aspetta, tra iniziativa pubblica e privata, ad acquistare la montagna di Monesi seguendo altri esempi neppure lontani come in Val d’Aosta.
Per ora bisogna accontentarsi del nuovo portale online. Contiene, si legge, “un intreccio di tradizioni: un patrimonio comune costruito nei secoli, di borgo in borgo. Pastori, commercianti, mulattieri, pellegrini, artisti: un viaggio dal mare ai monti, lungo le Vie del Sale e le Strade del Mare”.
COMUNICATO STAMPA – DAL MARE AI MONTI. MARKETING TERRITORIALE, OPERATIVO ON LINE ANTICHEVIE DELSALE.EU (https://anticheviedelsale.eu/), IL NUOVO PORTALE CHE VALORIZZA E PROMUOVE I TERRITORI ATTRAVERSATI DALLE ANTICHE VIE DEL SALE
GENOVA. È on line e operativo anticheviedelsale.eu, il nuovo portale realizzato per valorizzare e promuovere i territori attraversati dalle antiche vie del sale che collegavano il ponente ligure con il basso Piemonte: un piano di marketing territoriale sviluppato all’interno del progetto Valore di fare rete, promosso da Regione e Agenzia in Liguria, che riguarda e coinvolge i comuni di Aquila d’Arroscia, Armo, Arnasco, Borghetto d’Arroscia, Borgomaro, Cesio, Chiusanico, Chiusavecchia, Mendatica, Pieve di Teco, Pontedassio, Pornassio, Prelà, Ranzo, Rezzo, Vessalico in provincia di Imperia; Albenga, Cisano sul Neva, Garlenda, Laigueglia, Nasino, Ortovero, Vendone, Zuccarello in provincia di Savona, oltre ai comuni del cuneese di Briga Alta, Caprauna, Garessio, Montaldo di Mondovì, Ormea, Roccaforte di Mondovì e a quelli di Carmagnola e Robassomero, in provincia di Torino.
Il sito ha come obiettivo quello di promuovere e valorizzare una destinazione turistica come l’entroterra del ponente e dell’estremo ponente ligure attraverso una piattaforma digitale intuitiva e user-friendly, progettata sulle esigenze dei viaggiatori e arricchita da una mappa interattiva che permette di consultare tutti i punti di interesse della zona.
Il nuovo portale non solo esalta l’identità del territorio, ma funge da canale di comunicazione e informazione e coinvolge gli operatori locali offrendo loro uno spazio per promuovere le loro proposte turistiche con particolare attenzione per le esperienze outdoor.
Dalla costa all’entroterra, dal mare alla montagna, i percorsi di eccellenze ed esperienze si raccontano al visitatore in un percorso che vuole invitare il turista a godere della nostra regione non solo per le mete rivierasche più note, ma utilizzare proprio queste ultime come ‘esca’ per far scoprire i gioielli nascosti tra colline e montagne.
“Valore di fare rete è un progetto di ampio respiro su cui ho voluto puntare fin da subito certo delle sue potenzialità – afferma il presidente ad interim Alessandro Piana – Coinvolgere il territorio in maniera attiva in percorsi come questo è la chiave di volta per la creazione di un nuovo valore diffuso. Uno strumento capace di creare nuove opportunità per coloro che vivono nelle zone interne della nostra regione. La giornata di oggi rappresenta la “messa a terra” di questo progetto e siamo certi che in futuro questa buona pratica si potrà ripetere anche in altre zone della Liguria, grazie all’impegno dei Comuni e al mandato di Agenzia in Liguria quale incubatore di DMO, Destination Management Organization, in tutto il territorio regionale: un lavoro a sostegno di una governance diffusa che possa permettere uno sviluppo rafforzato e sostenibile del turismo nel nostro bellissimo e ricchissimo entroterra”.
Il progetto Valore di fare rete nasce grazie al sostegno regionale espresso nella formula di “incubatore di DMO (Destination Management Organization)”: Regione e Agenzia in Liguria hanno offerto a enti e associazioni del territorio tutto il supporto necessario per sistematizzare le esperienze fruibili in quest’area, organizzare lo sviluppo del prodotto turistico, rendere sempre più distintiva l’offerta esperienziale e sviluppare maggiormente la sinergia tra i Comuni e gli operatori aggregati che lavorano in rete.
Il gruppo di lavoro, composto di esperti, amministratori e operatori dei servizi turistici, ha operato in questi mesi per trasformare le eccellenze del nostro entroterra in prodotti turistici di valore per uno sviluppo economico-sostenibile del territorio. È stata realizzata un’analisi approfondita dell’area tramite audit territoriali e focus group in cui sono stati coinvolti operatori e stakeholders, pubblici e privati, per far emergere valori distintivi del territorio. Questo processo ha incluso interviste, questionari e workshop partecipativi.
Inoltre con la partecipazione e il coinvolgimento diretto degli operatori è stata realizzata una mappatura delle risorse, dei prodotti turistici del territorio al fine di definire le potenzialità e i cluster di prodotto su cui lavorare. Valore di fare rete è un progetto pilota, i cui esiti determineranno anche il possibile ampliamento in altre zone della Liguria.
“Fiero che la nostra realtà sia stata scelta come “caso pilota” per questo piano di valorizzazione – Alessandro Navone, Presidente dell’Associazione Antiche Vie del Sale -. Progetti ambiziosi come questo che mettono al centro le piccole realtà del territorio sono fondamentali e rappresentano occasioni incredibili per far rivivere le zone in cui abbiamo scelto di vivere, lavorare e far crescere i nostri figli. Grazie a Regione Liguria oggi presentiamo i primi risultati di un progetto che sarà durevole nel tempo e che aiuterà a far crescere l’entroterra sotto tutti i punti di vista”.
“Il ruolo di Agenzia in Liguria come incubatore di DMO è molto importante – dice il direttore generale di Agenzia in Liguria, Matteo Garnero -, ed è una pratica che vorremmo poter esportare anche in altri territori della nostra regione. Un sistema per creare degli organismi intermedi fondamentali nella creazione e nella gestione del prodotto, in un circolo virtuoso che, partendo dallo studio delle risorse del territorio, ne promuove le eccellenze, stimola la produttività dell’area interessata e attrae un turismo attento e responsabile“.
Nel portale è inoltre prevista una sezione interamente dedicata a “Strade del mare”, un ulteriore progetto di valorizzazione turistica territoriale che partecipa al bando di Fondazione Compagnia di San Paolo Territori in Luce 2024.
L’obiettivo in questo caso è il ripristino della rete di sentieri storici. Attraverso sopralluoghi, attività di manutenzione e attività di promozione, trekking e incontri sono stati individuati i principali punti di interesse sui quali il lavoro proseguirà nei prossimi anni.
2/INFRASTRUTTURE: PRONTI A PARTIRE NUOVI CANTIERI PER LA REALIZZAZIONE DEL LOTTO PRIORITARIO’ DELLA CICLOVIA TIRRENICA NELL’IMPERIESE E NELLO SPEZZINO CON LA CONSEGNA DELLE AREE ALLE IMPRESE
COMUNICATO STAMPA -GENOVA. Sono pronti a partire nel ponente e nel levante ligure i nuovi cantieri per la realizzazione del ‘lotto prioritario’ della Ciclovia Tirrenica, finanziato per complessivi 34,5 milioni di euro attraverso il Pnrr, fondi statali, fondi regionali e fondi Fsc 21-27. Concluse entro la fine del 2023 le fasi di gara e aggiudicazione, la prossima settimana verranno infatti consegnate alle ditte aggiudicatarie le aree dei lavori: nell’imperiese si procederà alla realizzazione della nuova tratta lungo l’ex sedime ferroviario dismesso della linea Genova – Ventimiglia per complessivi 7,1 km circa da Andora a Cervo fino a Diano Marina fino all’inizio della cosiddetta ‘Incompiuta’ (stralci 1 e 2), alla messa in sicurezza del sedime dell’Incompiuta’ tra Diano Marina e Imperia attraverso Capo Berta per la successiva realizzazione della ciclabile (stralcio 3, fasi A e B) e alla manutenzione straordinaria della pista ciclopedonale di circa 24 km tra San Lorenzo al Mare e Ospedaletti (stralcio 4); nello spezzino si procederà alla realizzazione del nuovo tratto di pista ciclopedonale tra il Comune di Sarzana e Fosdinovo e nel Comune di Castelnuovo Magra (stralcio 5, substralci 1 e 2). Partirà poi a luglio il cantiere anche per i tratti di Luni e Sarzana (stralcio 5, substralcio 3).
“Nel pieno rispetto delle tempistiche annunciate dalla Regione Liguria a fine 2023, la fase esecutiva del lotto prioritario della Ciclovia Tirrenica prosegue e lo fa in linea con gli obiettivi del Pnrr – commenta il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana -. Consapevoli che quella infrastrutturale è una sfida cruciale per il territorio, lavoriamo per dare alla Liguria la sua ‘via alternativa’ che promuove un turismo in grado di garantire tutela del paesaggio e dell’ambiente circostanti”.
“Dopo aver già realizzato il tratto da oltre 28 chilometri tra Imperia e Ospedaletti e aver avviato l’anno scorso l’intervento lungo i 14 chilometri tra Ospedaletti e Riva – ricorda l’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, che nelle prossime settimane effettuerà alcuni sopralluoghi – siamo pronti a far partire anche gli altri cantieri a ponente e a levante, aggiungendo ulteriori importanti tasselli nella realizzazione della Ciclovia Tirrenica, nel pieno rispetto dei tempi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, principale fonte di finanziamento del ‘lotto prioritario’. La conclusione di questi stralci è prevista entro il 2025, quando la Liguria vedrà realizzata gran parte di questa infrastruttura strategica che tra pochi anni collegherà Ventimiglia a Sarzana e poi fino a Roma, con positive ricadute anche non solo sotto il profilo ambientale ma anche sul tessuto economico e turistico di tutto il nostro territorio”.
Concluso l’intervento di messa in sicurezza dell’Incompiuta (stralcio 3), sarà realizzata la pista ciclopedonale, che sarà collegata con quella già realizzata dal Comune di Imperia grazie al finanziamento attraverso i fondi Fsc 2021-2027 così da dare continuità al percorso. Il tratto tra Andora e Cervo fino a Diano Marina (Stralcio 1) si collega a levante con la pista ciclopedonale di Andora di 2,3 km attualmente in corso di realizzazione da parte del Comune anche con fondi regionali per oltre 1 milione di euro e consentirà di raggiungere la nuova stazione ferroviaria di Andora, garantendo l’intermodalità.
Dal punto di vista progettuale, a ponente la Ciclovia Tirrenica prevede un percorso che sfrutta dapprima l’ex sedime ferroviario collegandosi poi al tracciato dell’Incompiuta per realizzare, nel complesso, un nuovo tratto di pista ciclopedonale quasi totalmente in pianura.
Nello spezzino, la realizzazione del lotto prioritario copre un percorso di 14,8 chilometri tra Sarzana centro e Marinella di Sarzana (confine con Toscana) attraverso i comuni Sarzana, Fosdinovo, Castelnuovo Magra e Luni. Questa tratta è finanziata con 14 milioni e 114.123 mila euro di cui quasi 13 milioni di euro (12.957.000 euro) a valere su fondi Pnrr e 1 milione e 166 mila euro a valere su fondi statali trasferiti dalla Regione Toscana per il lotto di Fosdinovo.
Dal punto di vista progettuale, questo tratto di Ciclovia Tirrenica corre prevalentemente lungo gli argini del Canale Lunense con la realizzazione ex novo di alcuni tratti e il restyling dei percorsi già tracciati, garantendo il collegamento con il tratto toscano.