Ringraziando per la collaborazione, restiamo a disposizione per ulteriori informazioni.“È un’ordinanza, quella con cui viene negata la libertà a Giovanni Toti, che ci rammarica e che ci pone alcuni interrogativi. Con il parere negativo alla revoca degli arresti domiciliari viene minato il diritto del Presidente Toti di esercitare, in una fase ancora di indagini preliminari, il mandato che gli elettori liguri gli hanno assegnato. Da governatore può reiterare i reati, viene scritto nella motivazioni. Significa che se si fosse dimesso, e avesse rinunciato al ruolo di governatore e al suo mandato elettorale, sarebbe ora un uomo libero? E’ un cortocircuito. Il piano politico che viene subordinato a quello giudiziario in una fase di indagini preliminari, in cui nessuna sentenza è stata pronunciata e in cui dovrebbe valere il principio del garantismo nei confronti della persona e del ruolo che ricopre.
2/LISTA TOTI: “ASSESSORI IN AULA, SANSA SI RIDICOLIZZA DA SOLO”
COMUNICATO STAMPA -“Il consigliere Ferruccio Sansa ha sempre avuto la passione per lo scandalo a tutti i costi, per il presunto scoop, ma in politica evidentemente ha perso anche lo smalto del giornalista abituato a guardare bene attraverso il buco della serratura. Perché da dietro l’obiettivo del suo telefonino non si rende neppure conto della figuraccia che si sta regalando con quello scatto. Oggi ha sostenuto che il percorso della giunta Toti sarebbe finito perché in aula non c’era nessuno della giunta durante il dibattito sulla Diga. Per sincerarsi di prendere il granchio e anche bello grosso, sostiene esplicitamente che in aula non ci sarebbero stati né il vice presidente Piana, né l’assessore Giampedrone. Se gli fosse rimasto almeno un briciolo della correttezza deontologica del bravo cronista chiamato a verificare prima di scrivere, avrebbe notato che nella stessa foto che lui pubblica, sia Piana sia Giampedrone, si vedono chiaramente mentre parlano con i responsabili degli uffici regionali. Se poi Sansa avesse mai anche lavorato nel corso del suo mandato di consigliere, saprebbe che l’attività degli amministratori regionali non è quella di stare seduti come burattini a disposizione degli obiettivi dei telefonini dell’opposizione, ma proprio anche quella di valutare i provvedimenti – come nel caso dell’emendamento presentato dalla minoranza – con gli uffici preposti a dare valutazioni tecniche. Ma Sansa evidentemente ormai si accontenta solo di sbirciare. Lo faccia bene almeno”.
Risponde così la Lista Toti al post del consigliere Ferruccio Sansa che accusa gli assessori regionali di non essere presenti in aula, pubblicando una foto nella quale si vedono proprio gli assessori da lui citati impegnati in un confronto in aula con gli uffici regionali.
3/CAPIGRUPPO DI MAGGIORANZA: “DA GARIBALDI SOLO ILLAZIONI E INSINUANTI SUGGESTIONI SULLA MAFIA”
COMUNICATO STAMPA – “Fare l’eco alle insinuazioni di Andrea Orlando non le trasforma in verità. Il capogruppo del Pd Luca Garibaldi torna a straparlare di infiltrazioni mafiose ricorrendo a un minestrone di riferimenti che nulla hanno a che vedere con l’inchiesta in corso in Liguria, per accusare il centrodestra. Vale innanzitutto ancora una volta la pena ricordare al capogruppo del Pd che né il presidente Giovanni Toti, né i consiglieri regionali sono indagati per fatti che prevedano l’aggravante della finalità di agevolare l’attività di associazioni mafiose. Continuare a ripetere che il centrodestra resta in silenzio di fronte a indagini che riguardano la mafia (citando poi peraltro tutti fatti che nulla hanno a che vedere con l’attualità) è non solo falso, ma anche offensivo e non possiamo che rispedire al mittente simili bassezze”, rispondono i capigruppo di maggioranza Stefano Mai (Lega), Stefano Balleari (Fratelli d’Italia), Claudio Muzio (Forza Italia), Mabel Riolfo (Misto) e Alessandro Bozzano (Lista Toti) alle parole del capogruppo Pd, Luca Garibaldi.
“Ribadiamo inoltre agli esponenti dem, che continuano a sfruttare la suggestione dell’indifferenza al problema delle infiltrazioni mafiose in Liguria così come purtroppo in ogni parte del territorio nazionale, l’attività svolta dalla Commissione Regionale Antimafia, costituita sotto l’amministrazione Toti e il cui lavoro, coordinato dalla presidenza del consigliere di opposizione Roberto Centi, è stato approvato con un voto unanime dal consiglio regionale solo poche settimane fa. Anche in quella sede gli esponenti dem non hanno avuto nulla da obiettare alla relazione e alle conclusioni dei commissari, il cui lavoro, oggi sembra quasi essere banalizzato e sminuito da affermazioni gravi quanto gratuite di Orlando e Garibaldi”, concludono i capigruppo di maggioranza.
4/LISTA TOTI: “D’ANGELO E IL PD NON POSSONO NEGARE SOLDI E LAVORO ANCHE PER LORO”
