In una lettera del Baretti, il nostro grande giornalista e viaggiatore del Settecento, si parla di Noli. In realtà si tratta di una lettera fittizia, diretta ad un immaginario abate da un altrettanto immaginario amico.2/Leggi anche ‘Dante in musica’, un evento straordinario per Noli.
di Massimo Germano
Il Baretti insegnava Italiano a Londra e aveva bisogno di materiale per esercitare le sue allieve e i suoi allievi. Avendo esaurito le lettere del repertorio classico se ne inventava altre a fantasia.
E’ una garbata ma pungente satira della Noli Settecentesca, quella così magistralmente descritta dal Gandoglia nel libro ”In Repubblica”. Nel generale declino dell’Italia, Noli si barcamenava come poteva, all’orizzonte c’era ormai la Rivoluzione Francese e la perdita della sua lunga libertà, come per la consorella Genovese.
L’immaginario abate si trova a Savona e l’amico gli chiede di fare un salto a Noli: ”Un monferrino m’ha detto a’ di passati una cosa che mi stupisco non aver saputa mai: cioè che quella città di Noli formi una repubblica sovrana, il di cui dominio assoluto assolutissimo s’estende sopra due villaggi che le stanno a fianco, l’uno chiamato Vose e l’altro Tosse”.
Già da qui capiamo che aria tira. Ma andiamo avanti. La lettera del Baretti si sofferma sulla struttura politica della piccola Repubblica, ”due consoli che si mutano di quattro in quattro mesi”, e ne esamina le finanze, ”l’enorme somma di centotrenta zecchini, o poco meno; cinque de’ quali si mandano magnanimamente ogni anno alla repubblica di Genova”, anche se in realtà le persone ”che sono di più riguardo in quel dominio non sono i consoli,
ma due altre….”, che poi sono il Vescovo ed un certo Dottor Leoni non meglio identificato. La lettera si conclude infine con un’ultima scherzosa richiesta: ”Deh, signor abate, andate a far una visita per amor mio ai signori di Noli, onde possiate un giorno dirmi quali sieno le forze terrestri e marittime di quel loro governo! Ben m’ immagino che quelle forze non sieno a un gran pezzo formidabili quanto quelle della Francia e dell’Inghilterra….”
Caro Baretti, anima appassionata che girasti il mondo in cerca di un vero amico, sempre in lotta contro le ipocrisie, forse proprio nella piccola
Noli avresti trovato qualche conforto alle tue inquietudini e ai tuoi ardori.
Noli non aveva certo nel Settecento forze equiparabili a quelle della Francia e dell’Inghilterra, ma conservava quell’orgoglio che permetterà ai suoi ultimi Consoli di difendere a viso aperto davanti a Napoleone la propria identità,quella che purtroppo quasi tutta l’Italia allora aveva dimenticato.
Massimo Germano
2/DANTE IN MUSICA A NOLI, UN EVENTO STRAORDINARIO
COMUNICATO STAMPA – Sabato 27 aprile alle ore 21 presso la Chiesa di Nostra Signora delle Grazie al Vescovado di Noli, la Fondazione Culturale Sant’Antonio di Noli, con il patrocinio del Comune di Noli e l’importante contributo della Fondazione De Mari di Savona e della BPER Banca presenta la Prima Edizione di
“DANTE IN MUSICA”- Nuove composizioni sui versi della Divina Commedia
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti.
Noli, Città Dantesca-
Noli viene citata nel Purgatorio Canto IV, 25: “Vassi in San Leo, discendesi in Noli” come viene approfondito nel recente saggio “Dante, Noli e il Purgatorio” scritto dall’Ing. Giovanni Toso, attuale Presidente della Fondazione Sant’Antonio di Noli. Dante visse, con ogni probabilità, a Noli per un lungo periodo durante gli anni più bui del suo esilio, citandolo come suo “bel soggiorno”. Inoltre la “calla” del Purgatorio, quel percorso che va dalla spiaggia alla collina sulla cui sommità sorge il Castello di Noli, ha ispirato la struttura e le scenografie del Purgatorio.
Dante e la musica
Dante Alighieri è stato messo poco in musica. In particolare la Divina Commedia dispone di poche composizioni dedicate per voce e ensemble strumentale. A sopperire a tale lacuna nonché confermare l’indissolubile legame tra il Sommo Poeta e la Città di Noli ci ha pensato la Fondazione Culturale Sant’Antonio affidando a celebri compositori contemporanei nuove composizioni sui versi della Divina Commedia.
Per la prima edizione 2024 sono stati chiamati due compositori di chiara fama: Francesco Lanzillotta, tra i più importanti direttori d’orchestra e compositori italiani, e Vincenzo Parisi, compositore noto per il suo eclettismo e genialità.
I brani saranno diretti dai compositori stessi.
Le nuove composizioni dantesche
A Lanzillotta è stato affidato l’incipit della Divina Commedia e dell’Inferno: “OSCURA SELVA” per soprano ed ensemble, mentre a Parisi sono state assegnate le terzine del Canto IV del Purgatorio in cui si cita Noli: “UN’ANIMA S’ACCENDA” per basso, soprano ed ensemble.
Francesco Lanzillotta: “In Oscura selva ho deliberatamente scelto di dare grande risalto alla melodia; non solo la voce, ma anche gli strumenti cantano continuamente, costruendo zone polifoniche di ampio respiro. L’elemento timbrico assume una grande importanza, sia nel creare un “profumo” antico, come tutta la parte iniziale, sia perché gli strumenti vengono successivamente utilizzati sfruttando tutta lo loro estensione, fondendo i timbri o lasciandoli puri.”
Vincenzo Parisi: “Il gioco dell’anima nella dialettica filosofica che Dante instaura
a inizio del Canto IV del Purgatorio, si intreccia col travaglio della salita di un monte il cui sentiero sembrerebbe ricalcare quello che, nella luce dell’aurora, dalle rive di Noli sale su fin dove le ali del desiderio riusciranno a condurci. Lungo un percorso musicalmente assimilabile ci guideranno le voci e gli strumenti in questo mio ultimo lavoro. Ho voluto porre l’attenzione, di chi ancora è in ascolto, sul tema della salvaguardia di ciò che rappresenta una parte importante dell’anima della comunità savonese: il mare e le rive. Quelle da cui Dante inizia il suo cammino verso la luce.”
Musiche di scena
Durante lo spettacolo è prevista anche la prima esecuzione di due composizioni per soli strumenti di Marilena Licata e Massimiliano Seggio: “Musiche di Scena”, che accompagneranno le letture dell’attore Carlo Deprati.
I solisti
I solisti sono nomi di grande rilievo nel panorama lirico italiano:
Lavinia Bini, soprano per il brano di Lanzillotta, Linda Campanella, soprano e Matteo Peirone, basso per il brano di Parisi.
La parte strumentale
La parte strumentale è affidata all’ENSEMBLE NUOVE MUSICHE di Savona, guidata da Francesco Ottonello, una delle realtà più importanti della musica contemporanea.
L’organico strumentale prevede: Leonardo Boero, Violino; Lorenzo Guida, Violoncello; Federico Vallerga, Flauto; Elena Bocchiarello, Clarinetto; Francesca Zamponi, Tastiera,; Marcello Repola, Percussioni,
Il progetto e la direzione artistica
“Dante in Musica” è un progetto, nuovo ed originale, che si inserisce nell’ampio programma pluriennale della Fondazione Sant’Antonio che ha come obiettivo la promozione della cultura e del turismo di eccellenza nel territorio di Noli, Città Dantesca, Antica Repubblica Marinara, uno dei Borghi più belli di Italia, gemma preziosa ricca di storia, incastonata tra il mar color smeraldo e verdeggianti colline.
L’evento è stato ideato e si avvale della direzione artistica di Matteo Peirone, consigliere della Fondazione Culturale Sant’Antonio di Noli. “Noli, da diversi anni, è il mio “bel soggiorno”, dice Matteo Peirone. “Da qui parto per i miei giri nei teatri del mondo. Qui soprattutto ritorno per godermi la sua bellezza e la sua cultura, le salite e, dantescamente, le ripide discese dai monti che la incorniciano. La Musica è la mia vita e la Divina Commedia una mia passione dai tempi del Liceo e dell’Università. Coniugare le due cose? Assolutamente si. Un dovere che in realtà è un piacere.”