Da presidente dell’Unione Industriali aveva concesso almeno una trentina di interviste e decine di dichiarazioni pubblicate dai media liguri. Di gran lunga superiori le esternazioni quando era presidente dell’Unione provinciale albergatori aderenti a Confindustria. Chi ricorda il ‘divorzio’ da Confcommercio che risale ai tempi delle presidenze Pasquale (industriali) e Parodi (albergatori). Il primo è rimasto un big, eminenza grigia, gran protettore e sponsor di amici fidati, il secondo è naufragato.
C’è chi sostiene e scrive che a Finale Ligure, in realtà, si è creato un grande imbuto con ben tre liste di centro destra, un minestrone come mai era accaduto. Quale sarà la risposta di chi si reca alle urne? Il più loquace e mediatico finora è stato proprio il potenziale futuro sindaco-albergatore (IVG.it nel presentarlo ha generosamente omesso il suo ruolo di assessore nella giunta rossa del presidente Burlando) e che nei ruoli di ‘presidente’ non lesinava pubblicità a pagamento soprattutto a Ivg.it -Edinet srl di Pietra Ligure, senza dimenticare IL SECOLO XIX E LA STAMPA. Insomma era sensibile ai rapporti con il ‘potere’ dell’informazione locale.
C’è chi scommette che il candidato Berlangieri come ha rilanciato il turismo alberghiero, farà altrettanto a Finale da neo sindaco conoscendo bene la città da quando era assessore del centro destra che governava.
Da ‘presidente’ invitava a non dare troppa importanza a chi è solo capace di lamentarsi. Vale a dire. Gli hotel chiudono non per colpa della crisi da lunga data e salate spese di gestione, dei costi della tassazione comunale e statale, della stagione balneare sempre più corta, della continua dequalificazione (anche se Finale può contare sulla clientela ultra-stagionale da bike e outdoor) ma di chi vuole assicurarsi un bel e sicuro ‘gruzzolo’ con la trasformazione in seconde case.
Già come dimenticare il buon Angelo Vaccarezza, da presidente della Provincia. A chi osava contestare il disastro chiusure alberghiere e il turismo di qualità, ricordava che le seconde case e alberghi andranno in simbiosi. Più turisti al mare, più vantaggi per l’economia. E quasi nessuno al vertice delle categorie turistiche lo contestava. Anzi i bagni marini e le agenzie immobiliari si fregavano le mani. Vale a dire: con la folla di turisti tutti ne traggono vantaggio. Sta di fatto che gli hotel hanno continuato a chiudere e qualche imprenditore (a Loano) che ha rischiato con un investimento milionario si è ritrovato il diniego di una banca ligure a ‘alleggerire’ le rate del mutuo. Il nuovo complesso alberghiero è passato nelle mani di chi aveva acquistato parte dei crediti ‘deteriorati’ della banca stessa. E chissà chi avrà assistito da spettatore.
Per Finale, con un sindaco come Angelo Berlangieri, dopo aver letto i primi propositi di programma, si preannunciano anni radiosi. A cominciare dalla stampa amica, ma soprattutto un forte rilancio turistico-alberghiero, investimenti privati attratti dalla garanzia di un primo cittadino, ricco di esperienza e conoscenze, che è stato pure assessore alla Cultura della Regione Liguria. E ha sempre saputo tessere buoni rapporti con i suoi interlocutori.
Finale non può lasciarsi sfuggire questa occasione e dimenticare chi invece si è reso protagonista di maleodorante inciucio elettorale. Se tuttavia c’è qualche candidato sindaco (con la sua squadra) che è più meritevole, competente, affidabile, coerente nel suo percorso politico, c’è da augurare abbia il consenso dei finalesi. Cercheremo di approfondire senza bavaglio della pubblicità elettorale nei prossimi numeri del nostro blog di volontari, inviato a 11 mila iscritti gratis alla news letters settimanale e che è uso tacere o voltarsi dall’altra parte. Senza presunzione e senza pretese. Con modestia umili servitori di chi ci legge e di chi non condivide. E ci nega pure i suoi comunicati stampa affidandoli solo a giornalisti ‘liberi’.
PAGINA PUBBLICATA DAL SECOLO XIX….IL 1°DICEMBRE 2023. ALBERGATORI E INDUSTRIALI UNITI