La Torre del Brandale viene comunemente chiamata “A Campanassa” che deriva dalla Campana della Vittoria di oltre 20 q. alloggiata nella cella campanaria. La nuova campana fusa nel 1931 per sostituire la vecchia del 1380. Gli ultimi rintocchi, in ordine di tempo, in occasione della ‘fiaccolata’ popolare di protesta contro il rigassificatore.
E un particolare che pochi conoscono: solo il sindaco può disporre che la campana suoni. E non già l’Associazione A Campanassa con il suo presidente Mirenghi che, tra l’altro, non ha aderito al ‘no rigassificatore’.
E’ accaduto il 23 marzo 2024. Si è letto sui media. “In 2000 (?) alla fiaccolata a Savona per protestare contro il rigassificatore. I manifestanti sono partiti da piazza Pertini per arrivare in piazza del Brandale dove è stata suonata la Campanassa. Oltre a tanti cittadini, presenti anche i sindaci dei Comuni interessati (Savona, Bergeggi, Albissola Marina, Quiliano, Altare) tranne Albisola Superiore e Cairo Montenotte”.
Quanti sono a conoscenza che il complesso del Brandale, oltre alla Torre, è unicamente di proprietà del Comune e data in comodato gratuito, con le chiavi, dal 1924, all’Associazione A Campanassa che si è costituita proprio in quell’anno. Le chiavi, oltre alla benemerita associazione, sono nelle ‘mani’ del Comune, ovvero del sindaco. La campana non può suonare senza il suo consenso o disposizione. Non solo, abilitati a ‘suonarla’ esclusivamente i vigili del fuoco.
Ci sono state in passato anche occasioni particolari in cui si è disposto il suono della campana. La visita del presidente della Repubblica Francesco Cossiga 23 novembre 1991, di papa Ratzinger (Benedetto XVI) il 17 maggio 2008 e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il 24 settembre 2016, che si è recato a Stella e a Savona per celebrare i 120 anni dalla nascita di Sandro Pertini.
La campana i cui rintocchi salutano solitamente l’anno nuovo in segno augurale. Il sindaco dispone inoltre che venga suonata in occasione del Natale, di Pasqua, in altre solenni e particolari circostanze civili, ma anche quando la città di trova in pericolo. E il primo cittadino Marco Russo ha rimarcato che i rintocchi sono stati disposti proprio perchè Savona, con il rigassificatore alle ‘porte’, corre un ‘pericolo’.
SAVONA LA MOSTRA -DAL 3 APRILE AL 4 GIUGNO –
La Banca BPER ha concesso, sempre gratuitamente, l’uso di n. 4 vetrine collocate nel Palazzo della sua sede centrale in Savona, corso Italia, 10, agli Artisti, associati “Aiolfi” che potranno esporre (in due vetrine per ogni Artista inserito nel programma annuale) per due mesi. Dal 3 aprile 2024 al 4 giugno 2024 si potranno osservare le opere di
Brunella CORIANDO. Nativa di Carcare (SV) vive e lavora a Savona. Dal 2000 si perfeziona nel campo della scultura ceramica frequentando il Laboratorio di Ceramica Creativa di Savona, diretto dalla Prof.ssa Laura ROMANO e corsi di perfezionamento di anatomia del nudo maschile e femminile presso la Scuola di Ceramica di Albisola Superiore. Ha conseguito il riconoscimento del titolo di Prof.ssa Accademica Associata “Sezione Arte” da parte dell’Accademia Internazionale “Greci Marino” Accademia del Verbano di Lettere, Arti, Scienze di Vinzaglio (NO) e dal 2017 è docente del corso di ceramica modellata “ UNIVALBORMIDA “ presso la sede del Comune di Carcare (SV). Scultrice con la ceramica, ideatrice, anche, di monili, si esprime con lirismo e oggettività con questa antica materia essendo, ormai, padrona di molte tecniche con le quali riesce ad essere alquanto personale e creativa, non a caso è stata presente in molte mostre nazionali e internazionali.
Vittorio Patrone. Vive e lavora a Savona. Personalità creativa che spazia dalla fotografia alla pittura alla ceramica. Con la pittura intende evadere dalla realtà con visioni siderali, alla ricerca di un mondo primigenio e, quindi, comune a tutti, quasi alla ricerca di una mitologia contemporanea, stando al di fuori della pop art e delle mode imperanti. Usa colori acrilici per rendere astratto il suo personale commento visivo dedicato alla realtà anche di un mondo sconosciuto, per molti aspetti, come il cosmo. Tratti geometrici, colori brillanti e fulgidi, non banali e monotoni, giochi ed effetti di bianchi e neri (si sentono echi lontani filtrati dall’arte di Emilio Scanavino) che portano la sua sperimentazione con risonanze e sensazioni a volte, surreali, financo onoriche. Come pittore pare di poter dire che abbia seguito, anche, la lezione del pittore Carlo Giusto in una ricerca, se vogliamo, anche grafica, di composizioni collocate in uno spazio “altro” da noi, ancora tutto da esplorare, da comprendere per progettare il nostro futuro, rispettando la Terra e la Natura e il mistero del Cosmo (a cura di Silvia Bottaro)