In corrispondenza con il cinquantesimo anniversario dei tragici fatti savonesi, il tema delle “bombe di Savona” – la serie di dodici esplosioni avvenute nel capoluogo e nel suo immediato circondario tra il 30 aprile del ’74 e il 26 maggio del ’75, con il tragico corollario di due morti e decine di feriti – torna prepotentemente d’attualità. 2/TORNA ‘SAVONA IN FIORE’, NEL WEEKEND LA CITTA’ DIVENTA UN GIARDINO.
Ad aprire le danze è il “Comitato Villapiana Antifascista” che, in collaborazione con il “Doposcuola popolare” dello stesso quartiere savonese, venerdì 15 marzo, con inizio alle ore 17.30 nei locali della S.M.S. “Generale” in Via S. Lorenzo 23R organizza un evento significativo sin dal titolo: 50 ANNI DOPO LE BOMBE DI SAVONA E LE STRAGI FASCISTE.
Attraverso una ricca serie d’immagini, foto e testimonianze chi interverrà alla manifestazione (l’ingresso è libero) tornerà idealmente nella Savona degli anni ’70 e potrà ripercorrere l’orizzonte degli eventi che hanno caratterizzato la “stagione di sangue” nella città.
Ma l’incontro sarà anche l’occasione per fare il punto sullo stato delle indagini – ufficialmente mai del tutto archiviate – sui fatti savonesi e magari per proporre qualche ipotesi alternativa alla vulgata tuttora imperante (e di cui si ha qualche eco anche nel titolo dell’incontro) sui mandanti e sulle cause degli attentati.
Novità significative potrebbero infatti scaturire nel corso del dibattito tra Angelo Maneschi (docente emerito del liceo scientifico “Grassi” e organizzatoredell’evento), Daniele Biacchessi (cronista de “Il Sole-24 Ore” e di altre testate nazionali, specializzato nell’analisi della “strategia della tensione” e autore di numerosi volumi sui sanguinosi anni ’70 in Italia) e Massimo Macciò (studioso savonese, a sua volta autore di alcuni testi sull’argomento tra i quali, da ultimo, “Le bombe di Savona” pubblicato a dicembre nella collana “I grandi segreti
d’Italia” dalla Gazzetta dello Sport).
La teoria – ancora propagandata qua e là da alcuni settori dell’intelligencija locale – delle “bombe fasciste” scoppiate a Savona per condurre un test sulla risposta della popolazione in vista di un futuro colpo di Stato, e della “eroica Savona” che con la sua reazione (la vigilanza
popolare, le ronde, le manifestazioni) avrebbe sventato la minaccia golpista potrebbe subire qualche crepa. A meno di ripensamenti dell’ultimo minuto, infatti, venerdì potrebbe uscire allo scoperto il misterioso collaboratore di Paolo Emilio Taviani che nel ’94 raccolse le confidenze sulle bombe savonesi del ras democristiano di Bavari, a suo tempo potentissimo ministro della Difesa e degli Interni, poi defenestrato improvvisamente e definitivamente il 23 novembre del ’74 e, negli ultimi anni della sua esistenza, nominato senatore a vita da Francesco Cossiga. Dichiarazioni sconvolgenti, quelle di Taviani, già in parte conosciute ma per le quali rimane ancora ignoto, a tutt’oggi, l’identità (e, di conseguenza, l’affidabilità) dell’estensore; dichiarazioni che se confermate e “ragionate” insieme all’autore potrebbero mutare il quadro delle responsabilità di mandanti ed esecutori degli attentati savonesi e soprattutto contribuire finalmente a spiegare le ragioni reali per le quali Savona si è trovata a essere coinvolta nella “catena di sangue” degli anni ’70.
Ma, attenzione: la cronistoria delle “bombe di Savona”non è ancora finita e fascisti e nazisti, usciti dalla porta, potrebbero essere rientrati dalla finestra.
Appuntamento, quindi per venerdì alla S.M.S. “Generale”: un buon modo per riprendere e ricominciare ad approfondire un serio progetto di ricerca storica nella nostra città.
2/TORNA ‘SAVONA IN FIORE’, NEL WEEKEND LA CITTA’ DIVENTA UN GIARDINO
COMUNICATO STAMPA – L’attesa manifestazione coinvolge molte vie della città grazie alla collaborazione di 150 negozianti che esporranno in strada installazioni a tema floreale. Sabato 16 infiorata in piazza Sisto Savona, 14 marzo 2026 – Sabato 16 e domenica 17 marzo Savona si trasforma in un giardino grazie alla manifestazione SAVONA IN FIORE. Confesercenti Savona e Ascom-Confcommercio hanno condiviso gli obiettivi dell’Amministrazione di allargare la festa coinvolgendo i negozianti di un gran numero di vie del centro.
Il giorno 16, inoltre, in piazza Sisto IV è prevista l’infiorata.
Cuore della manifestazione organizzata da Fiva-Confcommercio, vera e propria tradizione a Savona, sarà Corso Italia, compreso il tratto pedonalizzato di recente, dove verranno montati 64 stand di espositori specializzati. Per coinvolgere anche il resto della città, però l’Amministrazione, grazie al coinvolgimento delle associazioni di categoria, ha dato ai negozianti la possibilità di aderire all’iniziativa creando installazioni a tema di fiori, piante, quadri e ceramiche da posizionare davanti alle proprie attività commerciali senza nessun canone per l’uso del suolo pubblico.
Hanno chiesto di partecipare all’iniziativa 150 negozianti distribuiti tra via Paleocapa, via Au Fossu, via Quarda Superiore, via Mistrangelo, via Pia, vico Spinola, piazza della Maddalena, vico dei Crema, vico Mandorla, piazza Chabrol, via Manzoni, corso Italia, via Astengo, via Luigi Corsi zona Darsena.
“Savona In Fiore – commenta Elisa Di Padova, vicesindaco e Assessore al Commercio – è una delle manifestazioni storiche più attese della primavera e quest’anno oltre a corso Italia che ospita un numero maggiore di stand abbiamo voluto coinvolgere il resto del centro, in quel cammino collettivo verso la candidatura a Capitale italiana della cultura. Come abbiamo sempre detto, tra gli obiettivi dell’Amministrazione c’è il dialogo tra commercio ambulante e commercio in sede fissa, perchè gli eventi commerciali di qualità rendono più attrattiva l’intera città. In questo momento storico della città e visto anche il percorso di candidatura che stiamo facendo è tanto più
importante il coordinamento per parlare tutti la stessa lingua. Quest’anno grazie al bel lavoro di coordinamento con le associazioni di categoria è nata una bella compartecipazione”.
Soddisfatto della collaborazione anche il presidente di Confcommercio Savona Enrico Schiappapietra: “Ben 150 attività commerciali hanno aderito all’iniziativa ed esporranno un vaso fiorito, uguale per tutti, in modo da contribuire a creare una scenografia di impatto e rendere l’atmosfera primaverile. Nasce così una collaborazione attiva tra commercio cittadino ed espositori della manifestazione, visto che i fiori sono frutto di un acquisto unico e mirato da uno dei soggetti che partecipa all’evento”.
“ Il grande entusiasmo e la grande partecipazione dei commercianti a questa bellissima manifestazione – commenta Erika Portabene, direttore di Confesercenti Savona – fa capire quanta voglia la città ha di collaborare, creare eventi sempre più rappresentativi. Ringraziamo il Comune per l’aiuto nel concedere gratuitamente il suolo pubblico dove verranno posizionate non solo piante ma anche vere e proprie opera d’arte a tema floreale: dal quadro, alla ceramica a composizioni floreali personalizzate. Come associazione siamo molto soddisfatti, speriamo in una buona affluenza di turisti e cittadini”