Il Professore Francesco Gallea, una straordinaria figura di intellettuale, di sincero democratico, di insegnante (“per formare giovani intellettualmente liberi”), ci ha lasciati lo scorso febbraio.
di Bruno Marengo
È stato per me un carissimo e generoso amico. In una delle nostre ultime telefonate, gli avevo preannunciato che stavo lavorando, con l’amico regista Giorgio Molteni, alla pubblicazione della sceneggiatura tratta da un mio romanzo (da lui presentato in varie occasioni) che non era stata tradotta in film a causa di vari “intoppi“.
Una storia, in cui Franco era presente, che volevamo raccontare. La cosa lo aveva interessato e divertito perché il romanzo era in parte ambientato nella “sua” Alassio con personaggi a lui ben noti. Purtroppo, non ho fatto in tempo a portargli la pubblicazione come avevamo concordato.
Ricordo “Franco” (per gli amici) in tanti di quegli straordinari momenti culturali che hanno contraddistinto “Peagna” quale centro di ricerca, di dialogo, di attività culturale polivalente. “Rassegna Libri di Liguria” è diventata, nel tempo, la manifestazione più importante per il settore dell’editoria ligure e Franco ne è stato il “deus ex machina“. Fu Danilo Bruno a mettermi in contatto con lui e Romano Strizioli, un altro indimenticabile amico, a presentarmelo durante un’iniziativa della Biblioteca di Alassio curata dallo storico direttore Roberto Baldassarre, anche lui un caro amico.
Tra i tanti momenti di cultura, di riflessioni sulle “cose del mondo” vissuti insieme, voglio ricordare il Convegno nazionale di studi “Camillo Sbarbaro in versi e in prosa” organizzato dal Comune di Spotorno nel 2007. Gli chiesi, in qualità di Sindaco, di far parte del Comitato scientifico e lui, generoso come sempre, si mise subito a disposizione. A lavorare con noi, per la riuscita di quello che fu un momento alto del progetto dedicato alla figura e all’opera del “nostro” Poeta, ci furono Annunziata Gallo, Domenico Astengo, Alberto Beniscelli, Vittorio Colletti, Franco Contorbia, Giorgio Devoto.
Andavo a trovarlo al Liceo Giordano Bruno di Albenga dove insegnava o a casa sua a Ceriale, per parlare di iniziative culturali, di presentazioni di miei romanzi, spesso con le sue prefazioni. Scherzando, gli dicevo che, dopo averle lette, mi era più chiaro cosa avessi scritto. Glielo dicevo scherzando ma era proprio così.
Ciao Franco e grazie di tutto. Bruno Marengo