La Liguria, terra di mare e monti, stringe i pugni in un’eterna lotta contro un sistema di trasporti che scricchiola.
di Antonio Rossello
Un sistema viario fragile, ostaggio del maltempo, con frane e crolli che interrompono le tratte. Un’autostrada da incubo, perennemente in manutenzione, con code interminabili e cantieri infiniti, soprattutto dopo il crollo del Ponte Morandi.
La Gronda, un’opera faraonica avvolta nell’incertezza, e l’Aurelia bis a Savona, un progetto fantasma. Le ferrovie, non da meno, versano in uno stato di obsolescenza: binari e infrastrutture a discapito della qualità a basso costo manutenuti, carrozze ferroviarie spesso simili a carri bestiame, e ritardi all’ordine del giorno.
Un quadro desolante che si traduce in disagi quotidiani per i cittadini: code interminabili, smog alle stelle, stress e frustrazione. E la beffa? La consapevolezza che il trasporto su rotaia, pur essendo la scelta più ecosostenibile e funzionale, rimane sottoutilizzato. I terminal portuali, che potrebbero trasformarsi in hub marittimi di primaria importanza per l’Europa continentale, languono in attesa di un sistema di trasporto efficiente che li colleghi al resto del paese.
In questa tempesta di inefficienza, la Regione Liguria tenta di gettare un salvagente: treni gratis per gli studenti. Un’iniziativa lodevole, che da inizio anno ha già portato all’erogazione di 5000 abbonamenti gratuiti per gli under 19 e sconti del 50% per gli under 26. Ma è davvero la panacea che tutti aspettavano?
Le perplessità non mancano. C’è chi teme che si tratti di una mossa demagogica, un contentino preelettorale in vista delle prossime elezioni da parte di politici che cercano di conservare il cadreghino. Un palliativo che non risolve le criticità strutturali del sistema di trasporto ligure.
Le domande sorgono spontanee. Perché limitare l’agevolazione agli studenti? Non sarebbe più efficace estenderla a tutti i cittadini, incentivando l’utilizzo del treno e decongestionando le strade?
Quali risorse saranno impiegate per finanziare l’iniziativa? E a discapito di quali altri servizi? Come al solito difficile che si dia, senza anche togliere….
C’è un piano vero e proprio per il potenziamento e la modernizzazione del sistema ferroviario ligure?
Le risposte, purtroppo, non sono chiare. E il sospetto che si tratti di un’operazione di facciata, un mero specchietto per le allodole, serpeggia tra i cittadini.
La Liguria ha bisogno di ben altro che di treni gratis per gli studenti. Ha bisogno di una politica seria e lungimirante che investa in infrastrutture moderne ed efficienti, che ponga al centro il benessere dei cittadini e non il tornaconto elettorale.
Solo allora, forse, la tragica farsa dei trasporti liguri potrà volgere al termine.
Antonio Rossello
COMUNICATO STAMPA REGIONE LIGURIA
Treni gratis in Liguria per chi ha meno di 19 anni e sconto del 50% fino ai 26 anni.
Con l’arrivo del 2024 hanno preso il via le nuove agevolazioni sugli abbonamenti (mensili o annuali) al trasporto ferroviario dedicati a tutti gli studenti per raggiungere la scuola (o istituti per la formazione professionale) o l’Università.
Nell’area delle Cinque Terre, la nuova tariffazione prevede uno sconto dell’80% sugli abbonamenti mensili o annuali nella tratta Levanto-Spezia Centrale per i residenti nei Comuni di Monterosso al Mare, Riomaggiore e Vernazza, oltre che per i non residenti proprietari di seconde case e i loro nuclei familiari. Per quanto riguarda il Cinque Terre Express, è prevista una nuova tariffazione tra marzo e settembre con la distinzione, per i non residenti in Liguria, tra bassa, media e alta stagione. Sul tema è attualmente in corso un dialogo con gli enti locali e le associazioni del territorio, in modo da limare i dettagli della misura e arrivare alla sottoscrizione di un ‘Protocollo d’intesa per la razionalizzazione dei flussi turistici nelle Cinque Terre“.
“Con queste misure vogliamo dare un sostegno concreto agli studenti liguri e alle loro famiglie, elaborando allo stesso tempo un piano per gestire i flussi di visitatori che arrivano via treno nelle Cinque Terre – ha detto il governatore Giovanni Toti – In questo modo cercheremo di evitare che migliaia di visitatori italiani e stranieri si concentrino nei mesi estivi e nei giorni di festività, riducendo i disagi per i residenti e allo stesso tempo dando modo a tutti di godere serenamente delle bellezze di questo unico patrimonio Unesco, che oltre ad essere un patrimonio inestimabile dal punto di vista storico e naturalistico è anche un volano per l’economia di quel territorio, che ha proprio nel turismo ha il suo asso nella manica. In questi giorni – continua Toti – Regione Liguria sta continuando il dialogo con sindaci e imprese per analizzare il nuovo piano tariffario, che sarà adottato in via sperimentale e coinvolgerà nel tavolo di monitoraggio anche gli enti locali e le associazioni di categoria, in modo da valutarne gli effetti”.