Caro Trucioli.it, nella serie di articoli sulla massoneria, scritti da esponenti della medesima, hai inserito una testimonianza che si riferisce ad una realtà svizzera (vedi…..). Perciò m’ha incuriosito, ma l’avevo già visto sull’edizione online del Corriere del Ticino.
Sono abbonato a quella stampata, sulla quale, però non é comparso. Già parecchi anni fa un altro giornale – “La Regione”, di Locarno – se ben ricordo aveva pubblicato il risultato di un’altra vana ricerca sui massoni ticinesi. L’argomento, a quanto pare, non interessa perché nella vita pubblica – che io sappia – la massoneria non compare e non sembra avere un seguito. (Non è così nel ponente ligure e non solo ndr).
Ma, tornando nel Ponente, seppi che il benemerito sindaco perpetuo di paese per me assai noto….è membro della consorteria, il che mi ha fatto riflettere tristemente sul livello culturale della medesima. Per “trucioli” le beghe interne ed esterne dei massoni locali possono essere un diversivo invitante, ma io preferisco di gran lunga gli articoli che riporti a firma di Bevilacqua e di Alesben B.
Una cordiale stretta di mano da Silvio…
3/Da una parte ci dicono che l’età media in Liguria è la più alta d’Europa, dall’altra dicono che alla ns Sanità servirebbero 150 milioni in più per il record dell’anzianità ligure, dall’altra ancora che l’assistenza sociale e sanitaria fa acqua da tutte le parti e non c’è rimedio. E si devono accettare lunghe liste di attesa o ricorrere alla sanità privata dove non mancano medici e servizio perfettamente funzionante, poi ancora i Pronto soccorso sono spariti (esempio Albenga) nonostante il boom turistico che sovraccarica e toglie servizio ai residenti. Infine finanziamo (esempio Alassio) tre ripascimenti per 10 milioni di euro e per i residenti mediamente anziani cosa fanno? Tutto questo accade mentre da anni i neo laureati se ne vanno a lavorare in Germania e non solo. Carlo…
4/ENOGASTRONOMIA: ARRIVA CANTINEDOC LIGURIA, UN’IMPRESA EDITORIALE CHE RACCONTA LE AZIENDE VITIVINICOLE LIGURI. VICEPRESIDENTE PIANA, “VERO STRUMENTO DI MARKETING TERRITORIALE CHE RIPERCORRE NOSTRA STRAORDINARIA BIODIVERSITÀ”
“Ci congratuliamo per questa impresa editoriale con cui il nostro vino sarà ulteriormente percepito nella ricchezza delle sue declinazioni e particolarità zonali. Il testo ripercorre la nostra straordinaria biodiversità e i servizi fruibili nei vari comprensori, andando ad offrire un vero e proprio strumento di marketing territoriale integrato capace di promuovere tout court le eccellenze liguri dalle informazioni tecniche a quelle turistiche e d’insieme”. Così il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana intervenuto alla presentazione di CantineDoc Liguria, il volume edito da Multiverso nato dall’amore per la Liguria, il libro si propone come una raccolta organica di tutte le realtà vitivinicole che vi operano. Uno strumento alla portata di tutti: enoturisti, esperti del settore, ma anche semplici curiosi per esplorare il patrimonio costituito dall’enologia ligure e destreggiarsi in questo mare di cantine ed aziende vinicole sparse lungo il territorio.
Il libro si apre con un’introduzione tecnica in cui si approfondiscono geologia, clima, vigneti, vini ed enti della regione. Passa poi in rassegna ciascuna cantina: per ognuna si trova una descrizione, una sezione riservata alle informazioni tecniche, l’etichetta del vino signature dell’azienda e un box “dove”, in cui sono indicati tre indirizzi in cui mangiare, dormire ed acquistare nelle vicinanze. I testi sono a cura di Virgilio Pronzati, giornalista ed esperto del settore. Presenti anche le prefazioni del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e di Andrea Moser, enologo errante e winemaker.
Nel panorama editoriale non esiste un’opera simile: per contenuti, per peculiarità, per ampiezza della zona esplorata. Nessuna cantina viene esclusa: tutte e 170 vengono citate e raccolte. Arricchiscono il volume le 140 etichette con relativa scheda tecnica del vino e 41 storie di produttori, accompagnate da un servizio fotografico realizzato ad hoc per la pubblicazione.
Un progetto che ha richiesto un coordinamento notevole di energie e che ha coinvolto numerosi attori in varia misura: dai produttori all’editore, dall’autore agli enti. L’impresa è stata spesso gravosa e ha richiesto tempo e sforzi notevoli: anche chi si era inizialmente dimostrato entusiasta, si è visto costretto ad abbandonare il progetto in corso d’opera, aggiungendo difficoltà a qualcosa di già parecchio arduo. Il risultato finale è un prodotto che intreccia indissolubilmente enologia e gastronomia, oltre a tutto il grande compartimento dell’accoglienza: lo scopo è incentivare un turismo consapevole delle realtà locali, siano esse piccole, medie o grandi.
“Abbiamo iniziato il nostro lavoro editoriale in Liguria con TavoleDOC – ricorda l’editore Mario Cucci – Unire delle realtà in una regione così geograficamente complessa non è semplice, ma il risultato è stato sorprendente. CantineDOC nasce con lo stesso principio, con un’aggiunta in più. L’enologia in Liguria è in costante crescita, anche se è ancora poco esplorata sul piano nazionale: desideriamo fare emergere tutto il potenziale di questo microcosmo”. CantineDOC Liguria è stato realizzato anche grazie all’importante collaborazione con InLiguria, Camera di Commercio Riviere di Liguria, Camera di Commercio di Genova e CNA.