Quando il peso del sistema sanitario sembra insostenibile.
di Antonio Rossello
La Liguria, terra di panorami mozzafiato e tradizioni millenarie, si trova attualmente ad affrontare una sfida titanica nel suo settore sanitario. L’annuncio di nuove assunzioni per 600 medici potrebbe sembrare un segno di miglioramento, ma la realtà che emerge dalle pieghe di questa notizia è tanto tragica quanto comica, tanto paradossale quanto il mito di Sisifo stesso.
Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, si sforza di dipingere un quadro ottimistico, sottolineando che la Liguria si classifica come la terza regione d’Italia per il rapporto tra popolazione e numero di medici e infermieri. Tuttavia, dietro questa facciata di normalità, si nascondono gravi carenze, specialmente in alcune specialità mediche cruciali.
L’assessore alla Sanità, Angelo Gratarola, ammette che nonostante le autorizzazioni per i concorsi non siano mai mancate, il numero di assunzioni è molto al di sotto del fabbisogno effettivo. Questo è sintomatico di un problema più ampio nel Servizio Sanitario Nazionale, che sembra aver perso l’attrattiva che una volta aveva per i professionisti del settore. La politica si preoccupa di fornire gli strumenti e la formazione necessari, ma non può sostituire la mancanza di personale qualificato.
Ma la lotta contro i mulini a vento della sanità ligure continua. Nonostante l’aumento delle prestazioni erogate nel 2023 e la riapertura del punto nascite di Sanremo, le liste d’attesa restano un problema serio. I tentativi di recuperarle sono lodevoli, ma sembrano una goccia nell’oceano dei problemi che affliggono il sistema sanitario.
Infine, il tema della Neuropsichiatria Infantile aggiunge un’altra dimensione alla tragedia. Sebbene siano stati fatti sforzi per migliorare i percorsi diagnostici e terapeutici, le sfide rimangono immense.
Così, come Sisifo condannato a far rotolare eternamente una pietra su una collina, la Liguria sembra condannata a lottare incessantemente contro i suoi problemi sanitari. Ma mentre Sisifo può trovare un senso di soddisfazione nella sua lotta senza fine, per la Liguria il compito è ancora più cruciale: risolvere questi problemi è una questione di vita o di morte per i suoi cittadini.
2/La Dialettica Tragica della Liguria: Contraddizioni tra Solidarietà e Turismo
Nel cuore della Liguria, terra di antiche tradizioni e bellezze naturali mozzafiato, si stagliano due realtà che, sebbene apparentemente distinte, si intrecciano in una dialettica tragica, riflettendo le contraddizioni e le tensioni della società contemporanea.
Da un lato, troviamo un esempio di solidarietà umana e impegno sociale. La recente accoglienza di 62 persone, inclusi bambini provenienti dalla Striscia di Gaza, presso il Porto della Spezia, sottolinea la volontà della Regione Liguria e di diversi enti del Terzo Settore di offrire sostegno e assistenza a coloro che ne hanno bisogno. La collaborazione con l’Ospedale Gaslini per garantire cure mediche ai bambini è un segno tangibile di compassione e impegno civico.
Dall’altro lato, emerge una realtà altrettanto potente ma diametralmente opposta: il turismo e la promozione dell’immagine della Liguria come meta ambita per viaggiatori nazionali e internazionali. La presenza alla Bit di Milano, la fiera internazionale del turismo, è un’occasione per celebrare i successi passati e presentare le novità in arrivo, inclusa la riapertura della storica Via dell’Amore, simbolo delle Cinque Terre e della Liguria nel mondo.
Tuttavia, questa retorica gloriosa del turismo nasconde spesso una realtà più complessa. Mentre la Liguria si vanta dei suoi risultati turistici record, si dimentica spesso di affrontare le sfide e le contraddizioni che accompagnano questo boom. Il turismo di massa può portare a un’erosione delle tradizioni locali, all’aumento dei costi della vita e alla gentrificazione delle comunità più vulnerabili.
Così, la Liguria si ritrova intrappolata in una dialettica negativa, dove gli sforzi per la solidarietà e l’assistenza sociale si scontrano con la corsa al profitto e alla promozione turistica. Queste due realtà coesistono, spesso senza dialogo o confronto, creando un tessuto sociale intricato fatto di contraddizioni e tensioni.
E mentre la Liguria continua a oscillare tra questi due mondi, è importante riflettere sulle implicazioni etiche e sociali di queste dinamiche. Solo attraverso un dialogo aperto e una volontà sincera di affrontare le sfide che ci circondano possiamo sperare di trovare una via d’uscita da questa dialettica tragica e costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti.
Antonio Rossello