Tra ring a suon di comunicati stampa, braccio di ferro, annunci di incontri e mediazioni, un neo blog in tempi elettorali con editore massone e candidato. Tra buone notizie sullo stato dell’occupazione in Liguria, Trucioli.it che non ha pretese pubblica un’eloquente foto scattata nei giorni scorsi in un cantiere edile in Piazza San Michele davanti al Municipio.
Un operaio privo di qualsiasi protezione antinfortunistica, al quarto piano, si sporge per collaborare con il collega a terra. Si trova addirittura su un ponteggio e attende che arrivi il cestello della carrucola -montacarichi. Sono le 11,30 del mattino. Hanno varcato la soglia del Comune di Albenga pubblici amministratori e non solo. C’è chi guarda per curiosità e chi tira dritto. Nessuno interviene. Poco lontano è parcheggiata un’auto dei vigili. Lungo le strade, in piazza del Popolo, altro personale in divisa.
Un caso eccezionale e raro ? Neanche per sogno! Sono numerose le situazioni analoghe come abbiamo potuto constatare in diverse zone della città e periferia, ovviamente non nello stesso giorno. E non accade solo ad Albenga, ci mancherebbe! Basta farsi un giro tra i cantieri della Riviera e della piana, nelle frazioni.
Nessuno si preoccupa, se non a parole, delle statistiche che pongono la Liguria ai primi posti in Italia per infortuni sul lavoro? I messaggi e gli appelli del presidente Mattarella lasciano il tempo che trovano. Come le promesse del governo/i. L’Ispettorato del Lavoro di Savona, come denuncia il sindacato stesso dei funzionari, è da tempo ai minimi termini. C’è qualche politico ‘nostrano’ che si rivolge almeno al prefetto, ai parlamentari liguri?
Vale la pena riferire il clima che si respira ad Albenga. Mentre scattiamo le foto ed osserviamo increduli (il giornalista non fa il poliziotto) veniamo avvicinati da una coppia di anziani. Moglie e marito. Lui: “Bravi, bravi fate bene a fotografare….Siete di IVG.it, i più coraggiosi, vi seguo sempre….vi ha mandato Eraldo…” Obiettiamo chi Eraldo ? Risposta “Il nostro Ciangherotti, ce ne fossero come lui a mettere tutti in riga…non vede che menefreghismo, e lui è l’unico che ci mette la faccia e denuncia le porcate….leggo sempre. Purtroppo non lo vogliono sindaco, è troppo onesto e lo sa quanta gente aiuta anche con la sua professione….Quando pubblicate le foto ? Scrivetelo…scrivetelo che ad Albenga c’è bisogno di Eraldo….io sono anziano e conosco Albenga, ridotta come ora non è mai stata….ci sono strade con asfalto pericoloso per buche e avvallamenti. Certi marciapiedi non parliamone, comunque se la gente è contenta così continuino a votare gli stessi e se ne pentiranno….”. Neanche a ricordarlo i fans di Ciangherotti non mancano e avranno le loro buone ragioni. Francamente destra e sinistra non brillano nel buon esempio quanto a litigiosità. Loro litigano e distraggono l’opinione pubblica. Mentre tutti o quasi corrono per il ‘cadreghino’.
Ci sarebbe da chiedersi chi controlla i cantieri edili di Albenga, non da ieri, ma da tempo. E quale sia lo stato di prevenzione e protezione, oltre che sanzionatorio. E non c’è solo la Polizia Urbana che ha il suo daffare con l’assillo degli extracomunitari che fanno cronaca con la microcriminalità. Ci sono i Carabinieri e la Guardia di Finanza. Qualcuno si fermerà davanti ad un cantiere (vista l’inflazione della sfida al rischio infortunio)?
2/COMUNICATO STAMPA DEL PARTITO DEMOCRATICO – 27 GENNAIO 2024-
“Amare e rispettare la propria città…..”
“Amare e rispettare la propria città rappresenta la base per poter operare nel suo interesse con onestà, coerenza, capacità e lealtà. Queste sono tutte caratteristiche che hanno contraddistinto questi ultimi dieci anni di amministrazione della nostra bellissima Albenga. La sua unicità rende indispensabile una profonda conoscenza, il rispetto della storia e della cultura, dei prodotti enogastronomici e dell’ agricoltura, così di nicchia quanto conosciuta a livello internazionale. In questi dieci anni non ci si è limitati all’ordinario ma a realizzare dei veri e propri “sogni”: dall’attrazione di turisti da tutto il mondo alla riqualificazione urbana di alcune aree passando valorizzazione del patrimonio artistico e culturale per citarne alcuni. Fa malissimo vedere come il centrodestra riduca la nostra città ad un mero terreno di lottizzazione partitica nel quale gli attori siedono nei salotti romani o genovesi (e che forse neanche saprebbero indicare Albenga su una cartina). La nostra città non è un terreno di conquista, ma una stupenda realtà che merita amore, passione ed onestà. Solo chi è sul territorio rappresenta una garanzia di tutto ciò e in questi anni lo abbiamo ampiamente dimostrato”.
3/Convenzione tra Comune di Albenga e Guardie Zoofile
Michael Ferrante Presidente delle Guardie Ecozoofile: “Ci occuperanno di monitorare il territorio prevenendo e contrastando qualsiasi forma di depredazione dello stesso e ci attiveremo per la tutela e la cura degli animali”.
È stata firmata ieri, lunedì 29 gennaio, la convenzione tra Comune di Albenga e Guardie Ecozoofile di GADIT OdV. Nasce così una collaborazione importante in grado di andare a dare risposte sempre più efficaci su tematiche come la tutela ambientale e la tutela degli animali (ad esempio l’esatta conduzione dei cani, la raccolta delle deiezioni canine ecc).
Afferma Michael Ferrante Presidente delle Guardie Ecozoofile: “Sono estremamente orgoglioso di annunciare che le Guardie Ecozoofile di GADIT OdV, di cui ho l’onore di essere il Presidente e Dirigente Territoriale, hanno stretto una convenzione di collaborazione con l’amministrazione comunale di Albenga. Desidero esprimere la nostra gratitudine per la fiducia che ci è stata accordata. Questa collaborazione rappresenta un importante passo avanti nel nostro impegno a favore dell’ambiente e del benessere animale. Il nostro nucleo si garantiranno la tutela e la salvaguardia del nostro territorio, attraverso servizi di vigilanza attiva.Siamo consapevoli dell’importanza di preservare la bellezza e l’equilibrio ecologico di Albenga e delle sue zone limitrofe, pertanto, ci impegneremo a monitorare il territorio, prevenendo e contrastando qualsiasi forma di depredazione.Ma il nostro impegno non si ferma qui. Le Guardie Ecozoofile si occuperanno anche della tutela e della cura degli animali, contribuendo a garantire un trattamento dignitoso e rispettoso per tutte le specie presenti sul nostro territorio. Ringrazio ancora l’amministrazione comunale di Albenga per questa opportunità preziosa e rinnovo l’impegno della nostra organizzazione ad agire con professionalità, passione e dedizione, al servizio della tutela dell’ambiente e degli animali. Insieme, possiamo creare un futuro migliore per il nostro territorio e per le future generazioni. Continueremo a lavorare a stretto contatto con le autorità locali e le comunità per promuovere la consapevolezza e l’importanza di un ambiente sano e di una convivenza pacifica tra uomo e animale. Grazie a tutti coloro che sostengono il nostro lavoro e credono nell’importanza della protezione dell’ambiente e del rispetto per ogni forma di vita. Siamo pronti a metterci in gioco e a dare il massimo per Albenga e per tutto il nostro splendido territorio”.
Afferma l’assessore Mauro Vannucci: “Persone competenti, preparate e con una spiccata sensibilità ambientale e per la tutela degli animali, attraverso la collaborazione con le Guardie Ecozoofile il Comune di Albenga si occuperà in maniera ancora più efficace e attiva di quelle che sono tematiche di fondamentale importanza per noi. Grazie alle Guardie Ecozoofile riusciremo a tutelare e controllare il territorio anche a vantaggio della sicurezza dei cittadini”.
Il sindaco Riccardo Tomatis aggiunge: “Ringrazio le Guardie Ecozoofile per essersi messe a disposizione e per la collaborazione che hanno offerto all’Amministrazione, ma ancor più alla città. È insieme che possiamo fare sempre meglio per Albenga su tematiche importanti come quelle trattate”.
4/Presentazione del Libro “I Tesori di Albenga. Olio, vino e ortaggi”
Sabato 3 febbraio alle ore 17:30 all’Auditorium San Carlo. Seguirà un rinfresco offerto dalla Fondazione Gian Maria Oddi.
COMUNICATO STAMPA – Sabato 3 febbraio alle ore 17:30 all’Auditorium San Carlo, verrà presentata l’ultima opera dedicata all’agroalimentare di Paolo Lingua: “I Tesori di Albenga. Olio, vino e ortaggi”, con ricettario inappendice a cura di Roberto Pirino (De Ferrari editore).
Presenti Paolo Lingua, autore del volume e coordinatore territoriale della Liguria dell’Accademia Italiana della Cucina, e Roberto Pirino, Presidente della Fondazione Oddi e delegato di Albenga e del Ponente Ligure dell’Accademia.“Paolo Lingua è uno storico della cucina e ha voluto scrivere questa ricerca sulla bonifica agraria della piana di Albenga, affidandomi la parte relativa al ricettario – spiega Roberto Pirino -. Ne sono stato veramente onorato e ho cercato subito una chiave ‘sincera’ per parlare dei nostri prodotti, delle nostre campagne”.
Pirino ha infatti raccolto testimonianze e ricordi di persone anziane, tutte donne, che nella vita hanno esercitato l’attività di agricoltrici e che hanno raccontato le emozioni legate a ogni ortaggio che coltivavano. “I campi ad Albenga non sono tutti uguali – continua Pirino -. Ogni contadino distingueva la propria produzione da quella del vicino di campo. C’era chi aveva più carote, chi più porri, più aromatiche o pomodori e via così. Soprattutto quando la piana di Albenga era in un periodo di grande semplicità, la verdura non era uno degli ingredienti del piatto, ma era proprio il piatto. Andavano nel campo, raccoglievano il prodotto più maturo o pronto al consumo, lo cucinavano con grande semplicità, lo condivano con il proprio olio e la cena era pronta”.
In pratica, la vera essenza delle verdure di Albenga, secondo Pirino, è nell’estrema semplicità della preparazione, perché il prodotto eccellente rappresenta il piatto stesso, soprattutto in periodi in cui l’agricoltore non pensava all’estetica del piatto, ma esclusivamente a nutrirsi.
“Lo spirito è quello di far comprendere il silenzio che cala sulla terra di Albenga la sera, ma che ti introduce al giorno successivo per poter portare ancora nuovi prodotti e nuove emozioni”conclude il Presidente della Fondazione Oddi.
Pirino ha dedicato il suo ricettario “alla memoria di chi con sacrificio, tenacia e sobria gioia ci ha donato questi ricordi infiniti. Questo racconto scava nella terra, riporta alla luce tracce di un passato remoto e prossimo, come da una ricerca archeologica volta a riportare in vita ricette dimenticate, riposte nel cassetto dei ricordi di famiglia, nell’armadio della soffitta, aperto di nuovo per noi e per chi ha il desiderio di sentire il sapore della Liguria di un tempo. Quella originale, non confusa dal rumore e dalle contaminazioni recenti”.
Seguirà un rinfresco offerto dalla Fondazione Gian Maria Oddi.