Pieve di Teco è difficile scegliere dove cominciare. Una cosa è certa. Il lungo silenzio imbarazzante (?) oltre le mure della ‘casa di vetro’ (?), il Municipio. Proviamo ad andare in ordine sparso sperando di non annoiare e felici se chi di dovere vorrà darci una risposta per chiarire ai cittadini sempre rimasti all’oscuro. E’ corretto? Sbagliamo ? Senza sparare nel mucchio. Ognuno si assuma le sue responsabilità. Che dire inoltre delle promesse per la futura ‘Casa di Comunità’ in una realtà provinciale (e montana) dove mancano già i medici di famiglia e non solo.
E chi ha seguito anche di recente in Tv (Mediaset, Report, La 7) può raccontare l’incredibile sorte post inaugurazione solenne. Tutte in attesa di essere operative (Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Toscana e oltre). Persino porte chiuse. E sono costate milioni.
Qualcuno ricorderà come sono stati utilizzati i soldi per l’alluvione nella frazione Trovasta ? Qualcuno ha presente che il primo piano della Benemerita ed utilissima Casa di riposo è in gran parte vuoto e potrebbe essere utilizzato per finalità pubblica? Qualcuno rifletterà sulla circostanza che l’ex caserma ‘Manfredi’, ristrutturata, da anni è deserta ? E quale sorte, al di là delle promesse, avrà la ‘Casa di Comunità‘. Qualcuno ricorderà che si è a lungo parlato (e promesso) di aprire un ‘Museo Nazionale degli Alpini’ ed è tutto naufragato non per colpa dell’Associazione Nazionale Alpini- sezione di Imperia.
E’ saggio riflettere sul fatto che sono stati spesi soldi pubblici (in parte della Regione, in parte del Comune) con un investimento di 460 mila € per ristrutturare l’edificio dove avrebbe dovuto essere trasferito l’asilo comprensoriale della valle. Si aggiungano 60 mila € spesi per gli arredi che sono abbandonati in un magazzino comunale. Lavori realizzati durante uno dei tre mandati del sindaco Alessandri. Non abbiamo certezza ma parrebbe che tutto sia sfumato (uno spreco!) per disaccordi con altri sindaci della valle (quali?). La nuova sede dell’asilo è ultimata da 10 anni, poteva ospitare fino a 24 bambini, ma si poteva aprire anche solo un modulo spendendo senza maggiorazioni di spese del Comune rispetto alla vecchia sede. E’ mancata la volontà e si continua ad utilizzare i vecchi locali di via Edula.
Qualcuno potrà aggiornarci sulla causa legale delle bollette Enel-Comune, 2013-2017. Il credito è stato ceduto da Enel ad una società privata lombarda di ‘recupero crediti’. Si parla di una cifra iniziale di 22 mila euro, salita a 45 mila, oltre alle spese sostenute per gli avvocati del Comune. Parrebbe che le trattative siano interrotte. Sarebbe un bel salasso per le già ‘magre’ casse comunali.
Sul fronte contenziosi sarebbe utile conoscere quale sia ad oggi l’epilogo della complessa causa tra il Comune ed un artigiano-panettiere (Odetto) di Pieve di Teco. Una storia iniziata per un’area nei prati di San Pietro. Difficile districarsi in assenza di atti e documenti ufficiali. Una cifra di 9 mila euro da versare all’ente comunale per oneri di urbanizzazione. E’ sorta però la contestazione di tubi dell’acqua che hanno attraversato (senza autorizzazione) la proprietà privata. Pare che il Comune abbia offerto come risarcimento 490 € (?) Si sarebbe arrivati anche ad una transazione di fronte al giudice. Con l’impegno del Comune a realizzare lavori di allargamento della strada per 100 metri attraverso il terreno del privato. E un nuovo ingresso nella proprietà stessa. Lavori da completare entro 18 mesi. Qualora non fossero stati rispettati i tempi, il Comune avrebbe riconosciuto una penale di 500 euro al giorno. Qualcosa si è inceppato. Il risarcimento avrebbe raggiunto i 40 mila euro, a fronte di un’offerta (extragiudiziale?) di 16 mila euro. Ne è scaturita una perizia. Come finirà per le casse comunali e ulteriori spese legali che non sono noccioline? Il consiglio comunale è stato informato a dovere ? Premettendo che la nostra ricostruzione è parziale e non ufficiale.
Da ultimo e non per ultimo, per importanza, la scelta dell’ubicazione della Casa di Comunità. Il consiglio comunale, sindaco Alessandri, il 22 settembre 2022, ha approvato la concessione in comodato d’uso gratuito all’Asl 1 di Imperia di una porzione dell’ex caserma ‘Manfredi’ di piazza Borrelli. Importo dei lavori 480 mila euro.
“Istituire a Pieve di Teco la Casa di Comunità è un risultato straordinario”, dichiarava il sindaco Alessandro Alessandri. “La struttura infatti, permetterà di avere ambulatori multidisciplinari, studi medici, il servizio di guardia medica, il punto vaccini e il punto prelievi. Avremo quindi un medico 24 ore su 24 e l’intera struttura rappresenta quindi un punto di primo soccorso fondamentale e strategico per tutta la valle Arroscia. Sono previsti non solo ambulatori, ma delle soluzioni organizzative che permetteranno la fruizione di un hub di prossimità per le cure primarie e parallelamente anche per il supporto sociale e assistenziale. Un luogo dove si cureranno le persone non solo dal punto di vista strettamente medico, ma anche dove verrà data attenzione a tutte le dimensioni di vita dei cittadini. La Casa di Comunità rappresenta un vero e proprio modello rivoluzionario che permetterà l’upgrade dei servizi per gli abitanti e mi preme ringraziare l’ex dg di Asl 1 Silvio Falco e l’attuale dg Luca Filippo Maria Stucchi (ha lasciato nel frattempo l’ASL ndr) per l’impegno profuso in questa iniziativa che per noi tutti è di grande significato”. “Posso dire quindi, con grande orgoglio, che grazie alla maggioranza, a Pieve di Teco”, conclude il sindaco Alessandri, “sorgerà la struttura che costruirà per tutti i cittadini percorsi sanitari, sociali e relazionali e nel contempo darà una pronta risposta medica in modo continuativo”.
“Sono veramente dispiaciuto”, aggiunse il primo cittadino, “che la minoranza si sia espressa con voto contrario. Durante il dibattito in aula ho provato più volte e per molto tempo a spiegare le importanti ragioni a fondamento di questo progetto e tra tutte spicca la possibilità di avere 24 ore su 24 un medico qui a Pieve di Teco: ciò permetterà di avere una risposta concreta alle esigenze della popolazione”. (L.Cor.)
COMUNICATO STAMPA – Gruppo consiliare “Pieve Bene Comune”: l’Asilo Nido va nella ex Caserma Manfredi, pena la restituzione dei finanziamenti. Un secco NO a cedere all’ASL i locali già allestiti ad Asilo.
I firmatari della petizione a favore del nuovo Asilo Nido, inascoltati dal Sindaco, ora hanno un alleato in più. E’ la Regione Liguria che, a seguito dell’esposto del Gruppo consiliare “Pieve Bene Comune” e delle firme raccolte, si è espressa in modo inequivocabile, nel senso che se verranno smantellati i locali del nuovo Asilo nella ex Caserma Manfredi, ultimati nel 2017 e finanziati dalla Regione “…. corre l’obbligo di restituzione delle somme ricevute con gli interessi nel frattempo maturati”. Esattamente quanto sostenuto dal gruppo consiliare “Pieve Bene Comune” in ben due consigli comunali quando, nonostante l’evidenza di un vincolo di legge,ed anche del buonsenso, il Sindaco ed i consiglieri di maggioranza hanno votato a favore della cessione gratuita all’ASL 1 di detti locali, con delle motivazioni non vere. Ora il Sindaco dovrà dare spiegazioni alla Regione, e non solo. La popolare locuzione latina calza a pennello: “commettere errori è umano, ma perseverare è diabolico”.
Un comportamento improvvido e grave, che avrebbe portato il Comune al fallimento per dover rimborsare le somme ricevute, pari a 392.000 Euro più gli interessi maturati da oltre 10 anni. Uno spreco di danaro pubblico.
La nostra posizione sulla vicenda è sempre stata chiarissima. L’abbiamo evidenziata anche con una lettera aperta al Sindaco, alla quale non è stata data risposta. Sì alla Casa di Comunità ovvero nuovi ambulatori medici, gli spazi non mancano. Si al Nuovo Asilo nella Ex Caserma. Un secco NO a cedere all’ASL i locali già allestiti ad Asilo.
Troppe le cose che non condividiamo, per come sono gestite da questa Amministrazione e che alla fine costano care ai cittadini con le tasse. Lo ripetiamo da tempo. Il Comune è un bene di tutti, non di chi pro tempore si trova a gestirlo e distrugge ciò che ha.
Siamo anche sempre più convinti che per mantenere i servizi sul territorio bisogna farlo in unione a tutti gli altri Comuni della Valle. Proprio per discutere di questo argomento, nel Consiglio comunale tenuto a dicembre è stata formalizzata la richiesta al Sindaco Alessandri, nonchè Presidente dell’Unione, di procedere alla Convocazione del Consiglio dell’Unione. Lo invitiamo a farlo al più presto.
Gruppo consiliare “Pieve Bene Comune”
Renzo Brunengo, Alessandro Belmonti, Camilla Molinari.
2/TRA TAGGIA E RIVA LIGURE MILIONI PER ULTIMO TRATTO ARGINATURA TORRENTE ARGENTINA