Ceriale, come Trucioli.it non si è stancato di ricordare, da culla dell’agricoltura e primizie della piana ingauna, a desertificazione delle campagne e di serre. Con pochi resilienti e le nuove generazioni attratte da attività meno impegnative e forse remunerative. Pur senza dimenticare che proprio quelle campagne hanno reso ricche almeno un paio di generazioni. Ora un esempio virtuoso che merita di essere riportato.
Il periodico ‘cento TORRI‘, edito dalla Banca d’Alba, in costante espansione nel ponente ligure (e dire che avevamo ben tre banche del territorio, povera politica e politici al potere, a Ceriale tre filiali e ora una), inviato a ben 62 mila soci dell’istituto di credito, ha riservato una pagina e un articolo dal titolo ‘Far fruttare la passione per la terra’.
La bellissima storia di un cerialese d’adozione, Gianmaria Langellotto, classe 1991, laurea all’Università di Torino in Viticoltura e Enologia. Per 7 anni ha vissuto per gli studi nell’albese, lavorando anche come viticoltore e sommelier. Poi la svolta, la scelta di vita sicuramente controcorrente ed ammirevole. Ha scelto Peagna, un tempo terra di agricoltori, mezzadri, pastori. L’abbandono coinvolge anche molti oliveti contrariamente a quando accade in altre zone della liguria. Ebbene il dr. Langellotto ha acquistato 6.500 mq. di oliveti e terreni orticoli da recuperare. Grazie Gianmaria per l’esempio. E buona fortuna dal giornalista professionista coordinatore di trucioli.it ed ex peagnolo (o peagnino), ormai tra i pochi con i ricordi dell’infanzia in quel di Peagna.
