Giovanni Toti è ormai pronto per la sua ‘terza età’. Dopo due mandati da presidente della Regione Liguria, l’ex leader di ‘Cambiamo!’ ha ormai consolidato la sua posizione e potrebbe essere destinato a un terzo mandato.
di Antonio Rossello
Il sostegno della Lega di Savoni, palesato dal sottosegretario di Stato Edoardo Rixi, è un segnale importante. La Lega è il primo partito in Liguria e il suo endorsement sarebbe un’assicurazione per Toti di avere una solida base di partenza per le elezioni regionali del 2025.
Toti ha dalla sua diversi punti di forza. Innanzitutto, è un politico abile e carismatico, che ha saputo costruire un consenso trasversale e unico politico ligure con frequenti presenze alle Tv nazionali e da record al TGR Liguria.
In secondo luogo, ha una buona reputazione per quanto riguarda le opere pubbliche e le infrastrutture. La Liguria, infatti, è una regione che ha sofferto per anni di una carenza di investimenti in questi settori, e Toti ha cercato di colmare questo gap.
Tuttavia, Toti ha anche delle debolezze. Innanzitutto, è un politico di centrodestra, ma ha sempre cercato di mantenere una posizione moderata. Questo gli ha permesso di raccogliere voti anche da parte di elettori di centrosinistra, ma ha anche suscitato alcune critiche da parte dei suoi alleati.
In secondo luogo, Toti è un politico ambizioso. Ha sempre coltivato l’idea di fare un salto di qualità nella politica nazionale, ma finora non ha avuto successo. Un terzo mandato da presidente della Liguria lo relegherà ancora per anni a dover assumere un ruolo piuttosto defilato sulla scena politica italiana.
In conclusione, la ‘terza età’ di Toti sembra essere un’età di consolidamento. Il presidente della Liguria ha tutte le carte in regola per vincere un terzo mandato, ma dovrà fare attenzione a non perdere la sua carica di novità e di cambiamento.
Un’ambiguità ironica. Il titolo “La terza età di Toti” è pertanto volutamente ambiguo. Da un lato, può essere interpretato in senso letterale, come la terza fase della vita di un uomo. In questo caso, il titolo allude al fatto che Toti, classe 1968, ha ormai superato i cinquant’anni e man mano si avvicina alla pensione.
D’altra parte, il titolo può essere interpretato anche in senso figurato, come la terza fase della carriera politica di Toti. In questo caso, il titolo allude al fatto che Toti è ormai un politico navigato, che ha alle spalle una lunga esperienza.
L’ambiguità del titolo è voluta per sottolineare la doppia natura di Toti. Da un lato, è considerabile un uomo di mezza età, che per forza di cose si avvicina ad un punto di svolta della sua carriera. Dall’altro lato, è considerato un politico affermato, che ha ancora molti anni davanti a sé.
Un uomo per tutte le stagioni. Toti è un uomo che ha saputo reinventarsi più volte nel corso della sua carriera. Da giovane è stato un giornalista, poi un imprenditore, e infine un politico.
In ogni ruolo, Toti ha dimostrato di essere un uomo capace e ambizioso. Ha sempre avuto un’ottima capacità di comunicazione e di leadership.
Toti è un uomo per tutte le stagioni. È un politico che sa adattarsi alle circostanze e che riesce a conquistare il consenso di un’ampia fascia di elettori.
Un terzo mandato da presidente della Regione Liguria sarebbe un’ulteriore conferma del talento politico di Toti. Tuttavia, sarebbe anche un’occasione per lui di rilanciare la sua carriera nazionale.
Toti ha sempre coltivato l’idea di fare un salto di qualità nella politica nazionale, ma finora non ha avuto successo. Un terzo mandato da presidente della Liguria gli darebbe la possibilità di mostrare ancora una volta le sue capacità e di farsi conoscere da un pubblico più ampio.
Tuttavia, un terzo mandato potrebbe anche essere un rischio per Toti. Se dovesse perdere (vedi la piaga della Sanità pubblica e il boom di quella privata) le elezioni, la sua carriera nazionale sarebbe probabilmente compromessa.
Antonio Rossello